“L’esperienza della realtà aumentata si è rivelata molto interessante perché ci è stata offerta la possibilità di vedere con occhi diversi aspetti della realtà di cui forse mai ci saremmo accorti”. “E’ un’esperienza divertente e allo stesso tempo ho imparato nuove cose”. E ancora: “La realtà aumentata ci ha permesso di utilizzare lo strumento tecnologico in modo intelligente”. “E’ davvero un’opportunità utile, soprattutto in questo momento in cui siamo obbligati a stare distanti”. “Abbiamo imparato ad apprezzare aspetti della nostra scuola che reputavamo noiosi”. “Il progetto della realtà aumentata mi è servito tantissimo per studiare in modo diverso. E’ incredibile!”.
Sono solo alcuni dei commenti fatti dai ragazzi di prima media dell’Istituto Preziosissimo Sangue di Bari, nei pressi del Policlinico. Con la preside suor Francesca Palamà entriamo in un’aula, interrompendo la lezione degli alunni in presenza e di quelli a distanza, collegati al monitor dell’insegnante. Le argute riflessioni dei giovani sintetizzano l’innovazione, la validità e l’utilità del progetto, primo in Italia e in Europa: questa è la prima scuola mappata con la realtà aumentata.
Si tratta di una nuova sperimentazione: la mappatura virtuale applicata solitamente alle strade, ai monumenti nell’ambito turistico o alla cinematografia è stata trasferita ai banchi di scuola. E’ la prima volta che gli uffici, le aule, i corridoi di un edificio scolastico si avvalgono di una dimensione virtuale per visualizzare informazioni in modalità AR (Augmented Reality), accedendo a una sorta di banca degli elaborati, dei laboratori e dei luoghi che gli alunni frequentano tutti i giorni. Ogni spazio scolastico parla “del passato e del presente” attraverso il linguaggio della tecnologia, percorrendo nuovi e plurimi “canali” oltre quelli tradizionali di un libro o di un quaderno.
Utilizzando un’app dallo smartphone, tutto ciò che circonda alunni e insegnanti diventa una “mostra virtuale” con contribuiti di link, grafici, video, personaggi e oggetti in 3D anche animati. Puntando la fotocamera alla cappella della scuola, per esempio, verranno aperti contenuti informativi su Santa Maria De Mattias, fondatrice delle Adoratrici del Sangue di Cristo che guidano l’istituto barese. Come pure, mettendo a fuoco la collezione di coppe che campeggiano nei corridoi si ha la possibilità di conoscere la storia dei meritati trofei. “Al centro della nostra sperimentazione vi sono i nostri ragazzi, veri protagonisti del progetto, che sviluppando competenze digitali ed immersive utilizzano un nuovo modo per fare cultura e lasciare nell’oggi traccia di sé”, spiega suor Francesca.
“Per una scuola pubblica paritaria gli open days sono un appuntamento fisso e importante per i genitori che desiderano conoscere l’istituto e per gli alunni che ogni anno, guidati dai docenti, organizzano lezioni aperte, laboratori di interazione, eventi, testimonianze in presenza”, prosegue. Quest’anno invece, per le motivazioni legate all’emergenza sanitaria, si sono dovute progettare modalità diverse per far conoscere l’istituto. “Abbiamo pensato di ricorrere alla realtà aumentata per far avvicinare singolarmente e autonomamente i genitori, con l’ausilio del proprio cellulare, agli ambienti della scuola e a tutti i contenuti interamente realizzati dai nostri ragazzi”, chiarisce la preside.
L’idea, in realtà, nasce dall’attenzione che l’istituto riversa da anni sull’innovazione tecnologica, il coding, la robotica, la realtà aumentata, a partire già dalla scuola dell’infanzia per poi proseguire con la scuola primaria e, infine, con quella secondaria di primo grado. Un’innovazione frutto anche della proficua collaborazione tra lo staff scolastico, le famiglie e gli studenti: un mix essenziale per migliorare la didattica e utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per la crescita culturale e umana degli studenti.
A sviluppare il progetto di mappatura scolastica con la realtà aumentata è stata la startup Augumented.city che ha già mappato diverse città del mondo come San Pietroburgo, Mosca, New York, Barcellona ed in Italia Verona, Sanremo, Alberobello, Bari. La società ha sede a Bari ma i suoi sviluppatori operano in tutto il mondo. Lo sviluppo dell’AR nel settore scolastico è attivo solo da un paio d’anni ma sono già numerosi i progetti, le idee e gli utilizzi che crescono al passo col progresso tecnologico: il nuovo approccio all’informazione ‘on spot’, la visualizzazione degli oggetti da studiare sovrapponendo all’immagine statica quella in 3D o video con spiegazioni, il flusso infinito di informazioni in 3D con l’effetto gamefication rappresentano la nuova frontiera per rendere più efficaci e stimolanti le metodologie di insegnamento. In questo modo gli studenti vivono un’esperienza immersiva e virtuale nella realtà delle mura scolastiche.
La pandemia non ha certo fiaccato la volontà della scuola barese di sperimentare nuove idee e progetti. Suor Francesca, grazie ad un prezioso lavoro di coordinamento, punta lo sguardo oltre: “Sperando che l’emergenza ci congeda una tregua vorremmo inserire nella nostra proposta educativa il liceo scientifico tecnologico con potenziamento linguistico. In realtà sono state avanzate già alcune richieste da parte delle famiglie, che stiamo raccogliendo e che cerchiamo di tradurre in realtà per ampliare la nostra offerta formativa”. Offerta educativa che oltre a garantire competenze dell’iter curriculare, si pone l’obiettivo di educare la persona. Le attività scolastiche ed extrascolastiche, infatti, puntano a valorizzare l’eccellenza umana e culturale.
Camminando lungo i corridoi dell’istituto Preziosissimo Sangue si possono sentire i dialoghi delle lezioni in lingua inglese sin dai primi anni scolastici. E’ l’unica scuola a Bari che segue il programma Cambridge International School a partire dai tre anni con una impronta chiaramente bilingue ed anglosassone. “Proviamo a porre le basi nelle giovani generazioni di quelle che saranno le conoscenze e le modalità di comunicazione dell’Europa dei prossimi anni, in cui avrà un grande peso il mondo digitale con la realtà aumentata” spiega la dirigente, mentre nella saletta due docenti gestiscono da un pc alcuni dati per la realtà aumentata.
Per concludere suor Francesca ci racconta del progetto SONUM avviato lo scorso aprile: “La nostra scuola è inserita in un più ampio contesto continentale e ha in sè la spinta al confronto, all’eccellenza, all’apertura verso nuove alleanze. E’ nato così da pochi giorni un gemellaggio con l’Istitution Du Mont Saint Jean di Antibes, famoso college francese sulla Costa Azzurra, una bella e prestigiosa opportunità. SONUM – Model of United Nations prevede che gli studenti durante le simulazioni delle assemblee ONU si confrontino con studenti di altre scuole in lingua inglese, francese ed italiana per avere scambi di vedute, opinioni e informazioni”.
L’impegnativo ruolo della scuola nella formazione culturale ed umana dei giovani sollecita numerosi interrogativi in tutti quanti rivestono responsabilità nel settore. Suor Francesca avverte il carico di responsabilità in capo alle famiglie, agli amministratori e agli educatori.
Guardando fuori dalla finestra, si vede in lontananza un campo di calcio: “Dall’esterno arrivano numerose richieste di aiuto – afferma suor Francesca -: una sempre più grande fetta di popolazione ha bisogno di essere accompagnata e presa per mano. E’ come se sono venute meno tutte le false certezze di benessere, di libertà, di autosufficienza che tenevano in catene la nostra vita. La pandemia ha messo a nudo la verità in vari ambiti come quello economico, sanitario, scolastico. Il sistema scolastico italiano, al margine dell’interesse pubblico, mostra tante falle e noi educatori siamo fortemente interpellati a contrastare l’inevitabile fenomeno della dispersione”. “Tutti dovrebbero avere possibilità e opportunità, perciò bisogna mettere bambini e ragazzi nelle giuste condizioni di crescita. E’ complicato conoscere bene cosa ci aspetta e questo sentimento di incertezza preoccupa tutti. Perciò dobbiamo conservare tutti dentro di noi il desiderio di riprendere il cammino insieme”, conclude la presi del del Preziosissimo Sangue.