Il bullismo dilaga tra adulti e ragazzi: aggressività, ridicolizzazione dell’altro, giudizi affrettati, uso inopportuno di parole, pregiudizi, volgarità sono abitudini comportamentali sempre più diffuse. Certo la società sempre più complessa, consumistica, egocentrica, sofferente è un terreno fertile per rinforzare comportamenti sbagliati. Stiamo dimenticando di essere uomini, creature speciali che hanno come scopo del loro esistere la cura della terra e della varietà della vita. Vediamo l’altro come nemico, come minaccia al nostro esistere e abbiamo dimenticato che nel passato siamo riusciti a migliorare solo quando abbiamo collaborato tra noi.
Anche il nostro organismo è frutto di collaborazione primordiale tra le varie cellule, senza questa collaborazione e continua evoluzione forse la vita non esisterebbe. Scoprirsi come esseri preziosi, unici, spirituali può essere un punto di partenza per evolverci al meglio. È necessario un cammino, fatto di piccole tappe; dobbiamo cambiare alcuni pregiudizi che ci bullizzano e cercare gli “anticorpi”.
Non siamo soli. Noi ci portiamo dentro, inscritto nel nostro Dna, la storia dell’umanità, del mondo animale e vegetale e ognuno di noi è l’anello che consegnerà questa storia ai posteri. Non siamo fuscelli travolti dal vento capriccioso della vita. Siamo preziosi per la vita, per i genitori, i fratelli, gli amici, per coloro che verranno dopo di noi che hanno il diritto di avere un mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato. Non siamo una manciata di fango. Abbiamo tanti talenti, siamo destinati a diventare una grande pianta, preziosa per l’umanità. Non siamo destinati alla morte. In ciascuno di noi c’è il soffio del Creatore. Siamo impastati d’infinito. Una volta che superiamo questi pregiudizi e ci lasciamo plasmare da queste certezze, chi di noi si sentirebbe di dare spazio ai suoi istinti aggressivi?
Continuiamo ad osservarci. Ciascuno di noi ha un corpo, emozioni, valori. Il corpo è fatto di ossa, muscoli, nervi, vene, organi di senso, organi interni, cellule di vario tipo, materia grigia, neuroni tutte cose che possiamo vedere anche se a volte con apparecchiature speciali. Non siamo molto diversi dai nostri primi antenati che, in un lungo processo di adattamento, ci hanno consegnato questo corpo così prezioso. Se osserviamo bene vediamo che c’è un altro livello di vita che ci appartiene e che sperimentiamo ogni momento: le emozioni. Paura, rabbia, diffidenza, nervosismo, tensione, odio, divisione…
Certo all’inizio della nostra storia anche queste emozioni erano utili per difenderci da un mondo ostile, difficile. Le emozioni che hanno provato i nostri antenati si sono stampate nel Dna come istinti e allora come ora servono a tutelare la vita che procede forte e vigorosa di millennio in millennio.
Che cosa ci differenzia veramente dagli esseri degli altri regni? Che cosa ci fa sentire bene, che cosa ci dà gioia, cosa ci dà forza di superare ostacoli e difficoltà? Cosa veramente ci dà la possibilità di evolverci? E’ il soffio dell’amore, dell’amicizia, della solidarietà, della giustizia, della fiducia, della carità, della curiosità, della ricerca, dell’unione, della solidarietà che dà senso a ciò che facciamo. Noi siamo, quindi, un corpo, proviamo delle emozioni, veniamo spinti dai nostri valori.
C’è un’altra caratteristica importante della nostra umanità: siamo esseri sociali, abbiamo bisogno degli altri, di comunicare con loro. Come? Con le parole: ci sono tanti tipi di parole. Parole che indicano oggetti, luoghi, persone, eventi e sono la maggioranza. Parole che ci aiutano a ragionare come i numeri e le parole che indicano termini matematici, i termini astratti. Parole che indicano azioni. Parole del cuore: scusa, grazie, perdonami, ti amo. Parole che indicano una sofferenza, rabbia, risentimento. Attraverso queste parole cambiamo il mondo: se sbagliamo ad usarle, se le diciamo male, se usiamo spesso le parole che offendono, la comunicazione s’interrompe e combiniamo un gran pasticcio.
Le parole hanno delle regole: conoscere il significato delle parole, usarle al momento opportuno, inserirle correttamente in un pensiero, saperle osservare, riflettere ed esserne consapevoli: è questo che nella nostra vita dobbiamo imparare. Con i pensieri. La comunicazione non è fatta solo di parole: le parole sono i piccoli mattoncini con i quali creiamo i pensieri. I pensieri prima di essere espressi sono nella nostra mente e fioriscono come gemme in noi. Sono gemme che produrranno frutti saporiti o gemme che gli insetti, il freddo o l’eccessivo calore bruceranno?Ci sono in noi i pensieri che fanno male e i pensieri che fanno bene. Come regola generale possiamo affermare che tutti i pensieri che fanno male vengono dal male, tutti i pensieri che fanno bene vengono dal bene. Se sto soffrendo è perché ho pensato una cosa sbagliata o ho fatto una cosa sbagliata.
Con le azioni. Qualsiasi siano i nostri pensieri segue sempre un’azione che modificherà il mondo esterno e il nostro mondo interno. Infatti le parole, i pensieri creano una piccola gemma nei nostri cervelli, ma è l’azione che dà a questa gemma la forza di fiorire e di modificare la struttura della materia grigia che alla fine ci permetterà di cambiare noi stessi e il mondo. Noi cambiamo la realtà che ci circonda con azioni che costruiscono, comunicano, distruggono, sono automatiche e fisiologiche, ci fanno crescere.
Ognuno di noi è prezioso per il mondo, è un tassello del grande mosaico della vita: non importa se sembra che il tuo tassello sia insignificante, senza colore, scuro. Nel grande disegno della vita sei importante; forse sei quel tassello scuro che disegna la pupilla di un personaggio. La felicità è nelle nostre mani vogliamo farcela sfuggire solo perché non ci siamo allenati a pensare bene, a parlare bene, ad agire bene? Possiamo farcela a sconfiggere il bullo che è in noi!
Nella foto in alto Bullying di Edel Rodriguez