Il cielo stellato sopra Castel del Monte

Il trekking notturno, proposto da Treccani Esperienze, è un modo tra i più coinvolgenti per riscoprire il monumento simbolo della Puglia, sulle orme del Palomar di Calvino

Nel 1983 Italo Calvino pubblicò Palomar per la prima volta. Un romanzo semplice, che parlava di un uomo singolare che aveva con la vita un rapporto unico. Questo protagonista sui generis viveva l’attimo, solo ed esclusivamente nel presente, senza fare il minimo cenno al passato e senza darsi pensiero del futuro. La sola volta in cui sembra trasgredire a questa istintuale visione delle cose, muore. Si spegne come quelle stelle che ama contemplare.

A Castel del Monte, almeno una volta al mese a partire da febbraio, un gruppo di esploratori ha percorso il cammino che collega la masseria Sei Carri al bellissimo quanto misterioso castello, costruito nel XIII secolo da Federico II di Svevia. Un monumento diventato simbolo della nostra regione e meta ambita del turismo internazionale. Questi infaticabili esploratori, all’interno di un tour guidato, hanno percorso l’area intorno al castello e, sotto le stelle, hanno assistito a un concerto di musica medievale, mentre sorseggiavano del tè caldo.

Ad affiancare la guida c’erano degli esperti di architettura, che hanno raccontato ai presenti, un gruppo di appena trenta persone, la storia del castello e il motivo per cui è divenuto famoso in tutto il mondo. Non solo per il grande fascino e la raffinata bellezza, ma anche perché nasconde al suo interno una serie di simboli, che sin dalla sua creazione hanno tolto il fiato e il sonno a parecchi studiosi. Simboli astrologici, per esempio, che fanno pensare che la forma ottagonale della costruzione sia una rappresentazione dell’infinito, dell’unione tra la Terra e il cielo. Dopotutto, il Medioevo era pieno di appassionati di astrologia e astronomia. La Divina Commedia di Dante ne è la prova lampante.

Il gruppo è partito dall’antica masseria nelle vicinanze del maniero e con la flebile illuminazione delle torce si è spinto sino in cima al castello. “Non avevo mai visto tante stelle” mi racconta una signora, che ha avuto la fortuna di fare l’intero percorso. Durante il tour, che si è concluso con una colazione in un agriturismo, lo stesso della partenza, la guida ha parlato anche della flora del luogo, senza dimenticare alcune insospettabili pianticelle che, per gli antichi abitanti del castello, erano magiche. “Si diceva che alcune di queste piante avessero delle proprietà misteriose. Potessero allungare la vita, provocare la morte, far innamorare” spiega la signora, guardando fuori dal finestrino, mentre il treno avanza sui binari. “Quanto sarebbe bello se tutte le storie che ci raccontano fossero vere” afferma.

Alcuni componenti della compagnia, anche se non potevano allontanarsi dalla guida, visto che il percorso era piuttosto accidentato, hanno presto smesso di ascoltare quelle lezioni di biologia e hanno fatto come avrebbe voluto il signor Palomar e si sono messi a contemplare quel vasto cielo scuro, trapunto di stelle luminose. Qual era stata l’ultima volta che avevano visto un cielo così? Forse, quando erano bambini e si affacciavano al balcone. Oppure quando si erano appena sposati con la figlia della vicina e si trovavano, all’apice della felicità, a contemplare il cielo in segno di gratitudine. Chissà.

Sono molti i bambini che percorrono la lunga strada fino a Castel del Monte. Non serve essere molto allenati per fare quel percorso a piedi. “Sono solo dieci chilometri in tutto – spiega la guida – e c’è un piccolo dislivello di settanta metri” e in effetti nessuno ha avvertito la fatica. La signora, che ho incontrato un paio di giorni dopo in treno, nella tratta Bari-Andria, mi ha raccontato che c’erano due bambini, gemelli probabilmente, all’interno del gruppo. Non facevano altro che saltellare, fare domande ai genitori e alla guida. Sembravano aver ripreso vita a contatto con la natura, all’aria aperta. Poi, non appena sono giunti alla meta tanto ambita, si sono zittiti e hanno ascoltato quella musica tanto lontana, eppure così familiare, e le storie che gli esperti raccontavano sul luogo. “Si era aperto come un portale, sembrava di essere tornati indietro nel tempo. Era così suggestivo” racconta la signora, con gli occhi sognanti.

Non so molto di questa signora. L’ho incontrata per caso qualche tempo fa e ha subito visto in me una persona amica, con cui scambiare qualche chiacchiera. Porta con sé sempre un cappellino rosa, che la protegge dal sole come dalla pioggia. Le ho chieste se l’avesse portato anche lì, in quel percorso denominato La Luna e il Castello fino all’edificio federiciano, ma mi ha detto di no. In estate preferisce non indossare i cappelli, ed è tornata a raccontarmi delle stelle. Era a parer suo la cosa più interessante del tour. “Perfino la colazione in masseria è stata meno interessante” mi racconta la signora, ridendo.

Palomar sostiene, nel romanzo di Calvino, che la prima cosa che si deve fare per contemplare le stelle sia trovare un posto con scarsa illuminazione elettrica, dove lo sguardo possa spaziare da una parte all’altra senza problemi. E, infatti, Palomar, che in spagnolo significa “colombaia” o “palombaro”, è il nome di un potente telescopio che veniva usato nell’osservatorio astronomico statunitense per osservare uno ad uno gli astri. È un simbolo di precisione assoluta. Il sig. Palomar – proprio come quella piccola signora di Andria, che lavora a Bari come segretaria – ha un’idea molto precisa sulle notti stellari: “quando c’è una bella notte stellata, dice: Devo andare a guardare le stelle. Dice proprio devo, perché odia gli sprechi e pensa che non sia giusto sprecare tutta questa quantità di stelle che gli viene messa a disposizione”.

Quello de La Luna e il Castello è un percorso di trekking, organizzato da Treccani Esperienze. Un emozionante esperienza nelle notti di luna piena intorno all’area di Castel del Monte, tra misteri e nuove teorie sulla fortezza costruita da Federico II di Svevia. Un giro insolito e pieno di sorprese in una delle più suggestive zone della Puglia. Un’occasione per unire il fascino dell’escursione notturna con il piacere della scoperta, tra storia e leggenda, di questo straordinario sito UNESCO.

Il prossimo tour è in programma il 6 settembre, per evitare le temperature troppo alte. La durata va dalle 23 alle 6 della mattina e ha un costo di 150 euro. Per i bambini dagli 11 ai 14 anni il costo è di 75 €. Si può prenotare mandando una mail all’indirizzo parentesi@treccaniesperienze.it o telefonando al numero 39 351 46 52 892, altrimenti andando sul sito del percorso (clicca qui).

Ci sarò sicuramente a settembre. Spero solo che ci siano quelle bellissime stelle” conclude la signora. Poi, scende dal treno e percorre lo stradone fino a casa.

Le foto di Castel del Monte sono tratte dal sito Treccani Esperienze