L’idea di proporre un’offerta cinematografica plurale e diffusa su tutta la regione ha dato il via, lo scorso ottobre, a un percorso fortemente voluto dalla Fondazione Apulia Film Commission, che sta coinvolgendo, in maniera permanente, il territorio pugliese nella sua interezza. Fondata sulla qualità delle visioni e sulla varietà dei diversi linguaggi della settima arte, il progetto Cinema Addiction è stato ufficialmente inaugurato con due rassegne dedicate ad altrettanti temi portanti della storia del cinema: La parola amore esiste e Sogno Americano. Un film alla settimana, in contemporanea nei Cineporti di Bari, Lecce e Taranto e a Laltrocinema Cicolella di Foggia, con proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Una proposta innovativa che, nelle prime tre settimane, ha fatto registrare una media di 500 spettatori per ogni proiezione tra le varie sale, a dimostrazione di un sempre crescente desiderio di cinema di qualità da parte del pubblico pugliese. Il primo tema della rassegna La parola amore esiste propone quattro capolavori di quattro grandi registi, tutti in versione restaurata. Partendo dal titolo di un film di Mimmo Calopestri, il ciclo mostra – attraverso poetiche diverse – le contraddizioni, la logica del desiderio, le sublimazioni dei rapporti amorosi. Si va da Le Mepris, melò di Jean-Luc Godard, fino al poetico e immaginifico Ferro 3. La casa vuota di Kim Ki Duk, passando per La prima notte di quiete di Valerio Zurlini e Breve film sull’amore di Krzysztof Kieslowski, due registi che declinano a loro modo l’amour fou, tra romanticismo e destino.
Il secondo tema, Sogno americano, affronta invece il mito del cinema americano, forse anche della fine di questo sogno, o solo dell’incrinatura, dagli anni Settanta a oggi. Si parte con M.A.S.H., miracolo cinematografico di Robert Altman, fino a Il maestro giardiniere di Paul Schrader, culmine della sua rude poesia, passando per Re per una notte il capolavoro di Martin Scorsese e Crash di David Cronenberg, trionfo conturbante del corpo e del sesso.
“Dopo il successo di pubblico della rassegna proposta da Apulia Film Commission l’estate scorsa a Bari, ha inizio la programmazione della stagione invernale. Cinema Addiction scaturisce dalla volontà della Fondazione di sollecitare il ritorno in sala del pubblico per riscoprire la magia del grande schermo e della visione condivisa. Per questo è stata prevista, per la prima volta nella storia di AFC, la proiezione dei lungometraggi in rassegna in contemporanea a Bari, Foggia, Lecce e Taranto e ne è in corso l’organizzazione nel territorio della BAT”, spiega Anna Maria Tosto, Ppesidente di Apulia Film Commission. “La presenza in sala di esperti e critici cinematografici vuole essere un modo di accompagnare il pubblico nella visione del film e, al tempo stesso, fare di quest’ultima l’occasione per tornare a confrontarsi, a dibattere, a condividere idee ed emozioni. Siamo convinti che questa formula, nel prossimo futuro integrata da contaminazioni musicali e letterarie, troverà la risposta che ci attendiamo non solo da chi già ama il cinema, ma anche dai tanti che il cinema hanno dimenticato o conoscono poco. La danza delle immagini è pronta a incantare di nuovo e sempre”, prosegue.
Una passione, quella per il cinema d’autore, che dai capoluoghi di provincia si estende fino alle aree interne, grazie anche alla determinazione e all’impegno di associazioni giovanili mosse dalla voglia di contribuire alla crescita culturale dei propri paesi. È il caso dell’associazione “Fernando Di Leo” di San Ferdinando Di Puglia, che ogni anno, in estate, organizza un festival indipendente, intitolato proprio al celebre regista sanferdinandese. Una kermesse che diventa sempre più grande edizione dopo edizione, impreziosita dalla partecipazione di personaggi illustri e di autori emergenti che hanno lì la possibilità di presentare al pubblico i loro cortometraggi inediti.
In queste settimane, l’associazione, composta da giovanissimi appassionati, con il sostegno dell’Apulia Film Commission, sta proponendo con entusiasmo una interessante rassegna cinematografica gratuita che ha già riscosso grande interesse nella comunità sanferdinandese, facendo registrare numeri forse inattesi anche per gli stessi organizzatori, con una media di 150 spettatori a serata. Il cinema nel paese (il titolo della rassegna) si svolge presso l’Auditorium IISS “Michele Dell’Aquila” e prevede la proiezione di film d’autore, preceduta – anche in questo – dall’introduzione di critici, docenti e professionisti del settore cinematografico. L’idea nasce dalla volontà di portare il cinema in un paese, come San Ferdinando di Puglia, sprovvisto di una sala cinematografica, attrezzandola in questo caso nell’auditorium di un istituto scolastico che ha subito sposato il progetto.
Dopo le prime due proiezioni del 27 ottobre e 3 novembre, domenica 17 sarà la volta del lungometraggio L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano, con un’introduzione di Roberta Rutigliano, e poi, domenica 24, quando sarà proiettato The Holdovers di Alexander Payne, preceduto da un’introduzione di Massimiliano Martiradonna.
Da citare, infine, tra le proposte per cinefili e appassionati di questo densissimo autunno pugliese, anche il progetto Interferenze al Politeama Italia di Bisceglie: una “programmazione settimanale alternativa” che porta il meglio del cinema d’autore contemporaneo nelle sale dello storico cinema cittadino, che proprio quest’anno festeggia i cento anni di attività. Ogni settimana viene selezionato un titolo tra le nuove uscite più interessanti, offrendo così al pubblico un’occasione per godere di alcuni dei film più belli tra quelli in circolazione, ma anche un modo per radunare appassionati e spettatori curiosi. Un progetto che, si augurano gli organizzatori, potrà continuare ad evolversi con rassegne a tema, eventi e altre attività dedicate al mondo del cinema.
Caratteristica comune tra queste differenti iniziative è il coinvolgimento attivo di critici cinematografici, giornalisti ed esperti, che, finalmente, protagonisti di questo genere di manifestazioni, hanno il modo di ritrovare il proprio ruolo sociale, al di fuori dei battibecchi sui social e lontani dall’ansia di reel, storie e contenuti online usa e getta. Chiamati a introdurre le proiezioni, fornendo agli spettatori il giusto contesto storico-culturale nel quale inquadrare i titoli in rassegna, oppure nelle vesti di selezionatori (come nel caso del progetto biscegliese), vengono valorizzate professionalità spesso bistrattate, capaci invece di creare un dibattito fertile attorno ai film e di promuovere anche nelle sale di provincia quelle opere che spesso – nonostante la loro qualità – vengono fagocitate dalle produzioni più grandi e da un sistema distributivo che tende ad appiattire l’offerta.