È tutta pugliese l’unica redazione italiana volata a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, per seguire e raccontare al pubblico il mondiale Futsal della Fifa, conclusosi lo scorso 6 ottobre con la vittoria del Brasile sull’Argentina. Una squadra affiatatissima di giornalisti sportivi, nata nel 2018 con l’idea di mettere a disposizione del mondo del calcio a cinque pugliese le competenze maturate in oltre un decennio nell’ambito della comunicazione sportiva, grazie alle numerose e varie esperienze con FIGC, Divisione Calcio a 5 e i principali club del panorama regionale e nazionale.
In pochi anni, Puglia5 è riuscita a diventare punto di riferimento in tutta’Italia per gli addetti ai lavori, offrendo alle squadre e alle organizzazioni sportive servizi e strumenti utili per un più efficace dialogo con il pubblico e con i media, oltre che per la promozione del proprio marchio a livello commerciale. Al tempo stesso, i due fondatori del progetto, Gianluca Valente e Davide Menolascina, da buoni giornalisti, non hanno smesso di pensare al pubblico e agli appassionati, facendo di Puglia5 anche un portale, ormai imprescindibile, per tutti gli amanti del futsal, in grado di fornire notizie puntuali e complete, così da permettere ai lettori un costante aggiornamento su ciò che accade nel calcio a cinque pugliese e nazionale.
Ed è proprio con questo spirito, raccontare un evento inedito, andare dove altre testate non vanno, far scoprire una realtà nuova, sia dal punto di vista sportivo sia geografico e culturale, che i nostri si sono mossi dalla propria sede, zaino in spalla, per realizzare un piccolo documentario sulla decima edizione del mondiale di futsal, direttamente sul campo, dagli spalti della Humo Arena di Tashkent, capitale dell’Uzbekistann, palcoscenico principale della competizione, con una capienza di 12.500 spettatori. Per intenderci, un numero sufficiente per l’omologazione degli stadi di Serie A, superiore alla capienza dello stadio Penzo di Venezia (12.048, dato aggiornato ad agosto 2024). Uno dei palazzetti più grandi dell’intera Asia centrale, con i suggestivi interni decorati dall’artista uzbeko Bobur Ismoilov.
“Seguire il mondiale in Uzbekistan è stata un’esperienza nata dalla voglia di sperimentare nuove vie rispetto a quanto fatto sino ad oggi”, spiega Gianluca Valente. “Abbiamo investito su noi stessi mettendoci alla prova. Un nuovo punto di partenza per capire dove migliorare e cosa possiamo fare nel futuro prossimo. La stagione che sta per partire ci vede in costante crescita dal punto di vista delle partnership. Siamo pronti per un’annata lunga e intensa, consapevoli di quanto siamo capaci di fare e di non doverci mai accontentare, aspirando a fare sempre meglio”.
Uno dei fiori all’occhiello di Puglia5 in questi ultimi anni è sicuramente il progetto dell’International Futsal Clinic, un corso riservato a tecnici di calcio a 5 nato con l’obiettivo di creare una vera e propria “scuola” grazie a cui ampliare il proprio bagaglio di conoscenze, imparando direttamente dai più grandi e partecipando a sedute teoriche e pratiche con ospiti illustri del settore. Il Futsal Clinic, giunto alla sua quarta edizione, ha ospitato, nel tempo, tecnici di Serie A del calibro di Piero Basile (dell’Asd Sandro Abate), Sylvio Rocha (Came Treviso) e Fausto Scarpitti (Italservice Pesaro), ma anche tecnici stranieri come Miki Garcia Belda e Manolo Peris Gavalda, e autentiche leggende del futsal come Jesus Candelas, tra i tecnici più vincenti della storia recente del calcio a 5. Il tecnico spagnolo con il Boomerang Interviù, ora Inter Movistar, ha dominato la scena, tra fine anni novanta ed inizio nuovo millennio, a tutte le latitudini, vincendo cinque campionati spagnoli, cinque coppe di Spagna, cinque Supercoppe di Spagna, due Uefa Futsal Cup (la Champions League del futsal) e quattro coppe Intercontinentali. Senza dimenticare Fulvio Colini, l’allenatore più vincente nella storia del calcio a cinque italiano, capace di portare la squadra del Montesilvano alla vittoria della Uefa Futsal Cup, la cosiddetta Champions League del futsal: ad oggi la prima e finora unica squadra italiana a vincere la coppa. Entrambi sono stati ospiti di punta del clinic rispettivamente nella seconda e terza edizione.
Oggi Puglia5 è senza dubbio un esempio virtuoso di come un’attività considerata “settoriale”, limitata ad uno specifico campo di applicazione, possa, attraverso la dedizione e la caparbietà di chi la gestisce, giungere a coinvolgere un’intera comunità di addetti ai lavori, tifosi, semplici curiosi, mettendo in gioco idee nuove su come raccontare lo sport e tutto ciò che ruota attorno ad esso: storie personali di giocatori e tecnici, esperienze vincenti sul territorio e, con quest’ultimo viaggio in Uzbekistan, anche il modo in cui viene vissuto lo sport a latitudini diverse dalle nostre e come si organizza la manifestazione più importante a livello mondiale dedicata al futsal.
È solo in questa maniera che si possono tracciare coordinate sportive che travalicano i confini continentali, come racconta la storia di Wilmer Cabarcas Ronaldo, giocatore del Vitulano Drugstore Manfredonia convocato dalla Nazionale Venezuelana per partecipare alla Coppa del Mondo FIFA 2024 in Uzbekistan. Anche in questo caso, un talento che dalla squadra sipontina è partito in direzione Tashkent per giocarsi il titolo mondiale con grande determinazione, almeno fino ai quarti di finale, quando il Venezuela è stato sconfitto dall’Ucraina.
“Il viaggio in Uzbekistan è stata l’occasione per vivere un’esperienza totalmente diversa, un modo di scoprire sul campo come funziona l’evento più importante della nostra disciplina e provare allo stesso tempo a portare al pubblico un prodotto nuovo”, ci racconta Davide Menolascina. Che prosegue: “È stato anche il modo di partire di slancio verso la nuova stagione sportiva, in cui come azienda abbiamo come sempre l’obiettivo di raccontare tutto quello che accade nella nostra regione e allo stesso tempo di estendere ulteriormente la copertura e la presenza sui campi”.
Un’intuizione, quella dei giovani giornalisti di Puglia5, che ha trovato terreno fertile in una regione che sembra aver capito solo adesso, anche a livello di amministrazione regionale, il potenziale che alcune discipline sportive producono in termini di attenzione mediatica, contribuendo ad aumentare la visibilità del territorio pugliese, valorizzando non solo le eccellenze sportive, ma anche il patrimonio dei tifosi residenti che rende la Puglia una destinazione unica e interessante. Fare leva sul coinvolgimento mediatico e comunitario innescato dallo sport può essere una strategia vincente, come dimostra l’ottimo riscontro che, in pochissimi giorni dalla pubblicazione, ha ottenuto il documentario realizzato da Valente e Menolascina, con il supporto tecnico di Angelo Ruggieri, disponibile su YouTube.
A dimostrazione che c’è davvero richiesta di contenuti di qualità e di approfondimento competente in un mondo dell’informazione che diventa al contrario sempre più approssimativo, vorace, dozzinale.
Nella foto in alto, Gianluca Valente e Davide Menolascina davanti allo stadio Humo Arena di Tashkent