Un maresciallo finisce in manette per aver proposto di chiudere un occhio sulla Cerin

Il militare delle Fiamme Gialle aveva chiesto tremila euro a Giuseppe Colapinto, ex amministratore delegato della società di riscossione dei tributi, indagata per somme mai versate al Comune di Bitonto

1146
0
CONDIVIDI

Cinquemila euro per attenuare gli stringenti controlli patrimoniali su Giuseppe Colapinto, patron della Cerin, la società di riscossione tributi finita nel mirino della magistratura qualche tempo fa.

Con questa accusa i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari e della Compagnia Carabinieri di Bari San Paolo, congiuntamente ai colleghi della Guardia di Finanza, hanno arrestato Giuseppe Priore, maresciallo delle Fiamme Gialle in servizio alla Tenenza di Bitonto.

L’attività d’indagine è stata avviata in seguito alla denuncia dello stesso ex delegato della società, che – sulla base di accertamenti svolti dalla stessa Tenenza di Bitonto con attiva partecipazione dello stesso mar. Priore – nel mese di febbraio 2016 era stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di peculato continuato.

Colapinto aveva informato i militari dell’Arma della richiesta formulata da Priore, che si era spinto fino all’abitazione dell’uomo, di una somma di denaro – l’ originario importo di euro 5.000,00 era stato ridotto ad euro 3.000,00 – per “addomesticare” le indagini patrimoniali in corso di svolgimento da parte della Tenenza di Bitonto su delega della Procura della Repubblica di Bari.

L’immediata predisposizione di attività d’indagine con servizi dinamici di pedinamento e osservazione oltre che con intercettazioni – ha consentito l’esecuzione del provvedimento di arresto in flagranza, dopo la consegna dei tremila euro avvenuta all’interno di un bar di Bari.