Nella maggior parte delle città il Natale è ormai nell’aria. Un’atmosfera particolarmente calda e suadente – che annuncia la festa più importante dell’anno – resa palpabile sia all’interno delle abitazioni che all’esterno, grazie ai caratteristici, policromi e multiformi addobbi. Un’autentica sinfonia di luci e suoni che si diffonde con soave leggerezza tra strade, piazze e architetture storiche; un richiamo irresistibile a ritrovarsi nel segno di un rinnovata disponibilità all’amicizia, alla fratellanza, alla cittadinanza.
In questo scintillante panorama di scenografie natalizie, la città di Ruvo si distingue per la particolarità di un’iniziativa che, utilizzando con sapienza e raffinatezza, non disgiunte da una ricca dose di inventiva, migliaia di minuscole lampadine, dà vita all’artistico fondale di queste singolari giornate di festa: Luci e suoni d’artista, un progetto di arte natalizia promosso dall’amministrazione comunale, cofinanziato dalla Regione Puglia e in convenzione con il Consorzio Popolare Pugliese, che si avvale della collaborazione di Bass Culture, la società che si occupa degli aspetti tecnici e logistici e coordina la parte artistica in continuità con il Talos Festival.
In una serata decisamente fredda, in cui la calda ospitalità propiziata dalle luminarie ha l’effetto di richiamare nelle vie e negli slarghi, nei vicoli e nelle piazzette migliaia di cittadini, insieme ai numerosi forestieri e turisti, si è assistito all’accensione della lunga e festosa sequela di oggetti luminosi (ben 350) che si snodano lungo un percorso che va da piazza Matteotti al cuore del centro storico.
Un progetto che è ormai sinonimo delle feste natalizie nella patria del Talos, da quando molti anni fa l’amministrazione del sindaco Chieco ne decise l’avvio, affidandone la realizzazione a Vittorio Palumbo, con la collaborazione dell’architetto Ivan Iosca. Un progetto che si arricchisce ad ogni Natale di nuove installazioni, realizzate da laboratori di coprogettazione e coproduzione composti da decine di esperti, a cui si associa il contributo di numerosi volontari.
La giostra di cavalli a dondolo, i funamboli, le astronavi ispirate alle macchine di Leonardo da Vinci, il rosone della Cattedrale, i cavalli giganti, gli uccelli, le farfalle e le carpe volanti; e ancora, gli occhi che evocano le poesie di Gianni Rodari, le parole favolose di Giacomo Leopardi, gli acchiappasogni, le miniature dei monumenti ruvesi sono alcune delle luminarie più famose lungo il percorso che collega il centro al cuore antico della città.
Da piazza Matteotti alle piazze Menotti Garibaldi e Bovio, continuando sui principali corsi cittadini, Antonio Jatta e Cavour, e su piazza Dante, Ruvo risplende in queste magiche serate di dicembre di tutto il mistico bagliore e l’atmosfera di intimo calore che il tempo di Avvento esige.
Ad impreziosire la serata, lo spettacolo di danza aerea di Nico Gattullo, il noto acrobata aereo ruvese, il coro e l’orchestra dell’Istituto Bosco Giovanni XXIII Carducci diretto dai maestri Rocco Di Rella e Erika Mezzina, gli auguri in musica delle IV classi della scuola Bovio Cotugno e poi il coro dell’Università della Terza Età insieme alla Corale polifonica Michele Cantatore entrambi diretti da Angelo Anselmi.
E ancora, in piazzetta Le Monache, le performance sui trampoli di Kubiza Teatro, i canti dei bambini delle IV classi della scuola primaria San Giovanni Bosco, Fuorisagra con l’esposizione di stand gastronomici e musica popolare a cura della Pro loco Unpli Ruvo e i mercatini di La Puglia in piazza.
Non mancano, inoltre, le visite guidate di Ruvo Sotterranea, della Chiesa del Purgatorio, di San Cleto della Cattedrale con l’Ipogeo, di Palazzo Spada e della Torre Aragonese, della Torre dell’Orologio e del Museo Jatta.
Insomma, ci sono tutti gli “ingredienti” perchè la festa di Natale sia ancora più bella e ricca. Perchè l’evento più atteso dell’anno continui a parlare al cuore della gente, attraverso il linguaggio universale dell’arte.
Le foto sono tratte dalla pagina FB dell’evento