La nuova vita del centro antico negli sguardi di Maddalena Marzulli

Con una serie di dipinti sulle case di Bitetto, l'artista compie un viaggio nella memoria alla riscoperta dell'identità personale e collettiva

Un’ancora di salvezza cui aggrapparsi per non affondare nell’oceano profondo. Talvolta, però, penetrare l’abisso diviene necessario per risalirne più forti e consapevoli. Una consapevolezza che ritempra e rigenera quando è propiziata dalla bellezza dell’arte, amica invisibile che vivifica lo spirito salvandolo dal torpore dell’esistenza.

Aveva solo dieci anni Maddalena Marzulli quando a Bitetto si faceva strada nel negozietto familiare di artigianato, costellato di pizzi, merletti e macchine da cucire. Mentre rimaneva abbagliata dallo sfavillìo delle perline colorate, ammirava la mamma ridipingere vecchi mobili e rivestire bambole di porcellana per dare loro una nuova vita. Ignara che quel mondo fatato avrebbe determinato il fluire della sua esistenza, posava i suoi occhi sull’insegna della bottega realizzata da Mimma Martino, autrice di splendidi disegni a carboncino e sanguigna. Fu amore a prima vista. È così che Maddalena, sfogliando le pagine più belle dei ricordi d’infanzia, rivede se stessa tra bozzetti, manufatti e lavoretti artigianali che polarizzano il suo sguardo trasognato e curioso, solleticando il suo desiderio di mettersi all’opera.

Oggi conserva ancora il rimpianto di non aver potuto frequentare una scuola d’arte per perfezionare la sua tecnica. Ma la vita l’ha stupita regalandole una sorpresa inaspettata. Anzi, forse più di una sorpresa racchiusa in quel tripudio di sgargianti tonalità erogate da bombolette spray multicolori, la cui peculiarità consiste nel riempimento di superfici più ampie rispetto a una tavola o una tela. Non la spaventa la grandezza del supporto figurativo ma crea sapienti connessioni tra spazi illustrativi estesi e l’ambiente che la circonda, disvelando la bellezza di edifici abbandonati del centro storico attraverso la sua arte.

L’idea di dipingere le case dismesse nel nostro borgo nasce dalla necessità di restituire alle mura la generosità con la quale mi hanno accolta, quando tutto sembrava perduto“, spiega l’artista. “Ammetto che all’inizio è stata dura poiché molti residenti serbavano perplessità sulla riqualificazione del nucleo antico. Ma non mi sono arresa“, continua. A Maddalena è bastato chiudere gli occhi per vagheggiare il paesino natìo pervaso da una nuova e nutriente linfa che rinvigorisce il fascino dell’antico attraverso le sue opere a spray, ispirate ai capolavori rinascimentali, depositando qua e là sassi variopinti strappasorrisi, realizzati da Francesco Occhiogrosso (leggi qui). “Donare la bellezza a chi popola i vicoli prendendosene cura quotidiana è l’obiettivo principale che mi sono posta ancor prima di cominciare ad ideare forme e colori che potessero rendere gradevole l’impatto con la nuda pietra“, chiarisce Maddalena.

L’apporto della giovane artista si misura nella capacità di creare una fascinosa commistione tra l’antico e il moderno, riattivando parallelamente ricordi personali di infanzia, in cui è racchiusa l’istantanea della dolce passeggiata con i nonni tra i vicoli della città vecchia. A loro la gratitudine della scoperta della pietra nella sua algida compostezza, ma sempre detentrice di una storia da raccontare. “Nonno, sei la persona che più mi ha incoraggiata credendo fin dall’inizio in questo progetto. Da quel giorno ho dipinto alcuni portoni incastonati nelle vecchie mura e tanti altri ancora nasceranno con la stessa magia e gioia di quel pomeriggio trascorso insieme, che porterò per sempre nel mio cuore”, commenta commossa l’artista.

Quella di Maddalena non è una pittura figurativa astratta, ma un dipanare labirintico di volti in cui si riconosce l’enorme potenziale espressivo che l’artista ha desiderato conferire a ciascuno di essi per instaurare un dialogo con chi osserva: un susseguirsi di sguardi languidi o assorti, accompagnati da una gestualità mai definita con rigore che fluttua nello spazio, ravvivata dal getto colorato degli spray. Che sia l’arte a dare nuovo splendore al centro antico di Bitetto!

Alcuni dipinti realizzati da Maddalena Marzulli sui muri del centro antico di Bitetto