Per il corto “Il futuro di Gaia” un lungo elenco di successi

In gara in un festival internazionale, il film dei ragazzi della De Amicis di Bisceglie, frutto dei laboratori sul cinema d'animazione, sbarca su Rai Cinema Channel

Il futuro di Gaia è in corsa al festival internazionale dei corti Tulipani di seta nera, la prestigiosa rassegna romana (organizzata dall’Università Cerca Lavoro (Ucl) con il sostegno di Rai per il Sociale e Rai Cinema) che premia cortometraggi e film di vario genere provenienti da tutto il mondo e dedicati alla diversità e alla tutela dell’ambiente. A prescindere dall’esito del contest, il cortometraggio sarà inserito da maggio nel palinsesto di RaiPlay e potrà rientrare nella programmazione di Rai Cinema Channel. Una grande soddisfazione per i piccoli registi coinvolti nel progetto Il gioco del cinema, finalizzato a far conoscere i principali meccanismi del linguaggio cinematografico e a permettere ai ragazzi, attraverso la realizzazione di un cortometraggio d’animazione, di superare il tabù della rappresentazione di sé stessi nella relazione con gli altri, familiarizzando con la dimensione del proprio corpo nello spazio.

Il progetto, in corso presso la scuola Edmondo De Amicis di Bisceglie, coordinato dalla dirigente scolastica Marilisa Di Liddo e vincitore del bando SIAE Per Chi Crea – Edizione 2023: Formazione e promozione culturale nelle scuole – Settore Cinema, rappresenta per gli alunni dell’istituto un “esperimento” ormai consolidato: già lo scorso anno scolastico, infatti, erano stati coinvolti nella realizzazione di un piccolo film sulle tematiche ambientali, selezionato al prestigioso Sottodiciotto Film Festival di Torino e vincitore del premio sostenibilità al concorso internazionale di multimedialità VideoCinema&Scuola.

Ma cerchiamo di spiegare concretamente in cosa consiste Il gioco del cinema. Si tratta di attività laboratoriali rivolte ai bambini della scuola primaria (9 – 10 anni) e ai loro insegnanti, con l’obiettivo di avvicinare i primi al cinema e di formare i secondi all’utilizzo consapevole del linguaggio audiovisivo come efficace strumento didattico e di comunicazione. Un progetto che fin dal titolo accosta i termini “cinema” e “gioco”, ponendo in evidenza la dimensione ludica del medium: un “espediente” grazie a cui far apprendere ai bambini i principi basilari della sintassi del linguaggio cinematografico. Attraverso dei veri e propri giochi creativi, gli alunni imparano a scoprire le meraviglie del cinema d’animazione, sperimentando direttamente, con l’ausilio di esperti, tecniche e procedimenti per realizzare un cortometraggio d’animazione.

I quattro laboratori proposti, tre di cinema di animazione e uno di musica da film, si compongono di due fasi: una introduttiva, per imparare le regole principali del linguaggio cinematografico, e l’altra dedicata alla creazione audiovisiva nelle sue due componenti costitutive: suono e immagini. Gli esperti che conducono i laboratori, tutti professionisti nell’ambito della didattica dell’audiovisivo, si soffermano sulla dimensione del vedere/sentire e sulla fruizione artistica come esperienza legata alla percezione, ai nuovi linguaggi dell’arte e al rapporto di questi ultimi con le più moderne tecnologie. 

A coordinare la fase di ideazione del soggetto e la creazione delle animazioni in stop motion del cortometraggio è Maria Cavallo, animatrice ed esperta di didattica del cinema di animazione e comunicazione per l’inclusione sociale e per la salute. Ad affiancarla, Adolfo Di Molfetta, regista d’animazione e animatore 2D, vincitore di oltre 30 premi con i suoi cortometraggi, e Luigi Iovane, fotografo e videomaker, che si occupa della fase di ripresa, montaggio e post-produzione, oltre che delle animazioni digitali e in pixillation. A Gabriele Panico, compositore, producer e musicologo, è affidato invece il laboratorio di composizione musicale, finalizzato alla creazione della colonna sonora del cortometraggio.

Dopo essere stati introdotti alla tecnica del collage, gli alunni della scuola biscegliese hanno appreso le basi della stop-motion, la tecnica d’animazione “frame by frame” che permette alla storia immaginata dai piccoli sceneggiatori di prendere finalmente vita su schermo, conferendo movimento ai personaggi e ai fondali realizzati. La fase di animazione digitale si svolge attraverso l’utilizzo di software e attrezzature professionali, ma anche di applicazioni gratuite per tablet che i bambini imparano ad utilizzare in classe ma con cui potranno in futuro cimentarsi autonomamente a casa, per esprimere liberamente la propria fantasia e creare le proprie storie.

Altra tecnica utilizzata dai bambini è quella del rotoscopio, ideata da Max Fleischer, che la impiegò per la prima volta nella serie Out of the Inkwell (1918-1929), assieme a suo fratello Dave Fleischer che nelle vesti di un clown interpretava il noto personaggio Koko il Clown. I disegni realizzati dagli alunni sui lucidi vengono così fotografati in successione, in tempo reale, man mano che vengono prodotti, e nel montaggio finale sono posti in sequenza creando l’illusione del movimento.

Parallelamente alle attività laboratoriali, i ragazzi avranno la possibilità di partecipare a un’inedita rassegna di cortometraggi di animazione e a specifici appuntamenti dedicati al cinema breve con diversi animatori biscegliesi. La rassegna consisterà quindi in un programma di workshop con gli animatori, rivolti ai bambini, agli insegnanti e agli esperti coinvolti nel progetto. 

Spazio, infine, al laboratorio di media education destinato agli insegnati e condotto da Antonio Musci, che del progetto è anche responsabile scientifico: un piccolo corso per la promozione della didattica del linguaggio cinematografico in ambito scolastico, attraverso l’utilizzo consapevole e innovativo dell’audiovisivo come veicolo di contenuti disciplinari specifici, con approfondimenti sui principali software per cucire insieme le riprese oltre che per sincronizzare l’audio, inserire tracce sonore, titoli e sottotitoli. Conoscere e utilizzare le tecniche di montaggio-video significa poter creare autonomamente contenuti utili alla didattica, anche con software amatoriali e gratuiti di facile accessibilità, ma soprattutto avere uno strumento in più nel proprio bagaglio da utilizzare nelle attività che prevedono la realizzazione di elaborati audiovisivi.

Il progetto si concluderà a fine maggio con una grande manifestazione alla presenza del regista, animatore e illustratore Marino Guarnieri, che presenterà alcuni suoi lavori: in particolare, i cortometraggi Mezzanotte di Segni (2015) e Loop (2020). Sarà particolarmente interessante far dialogare i ragazzi con un grande maestro del cinema d’animazione, ideatore di opere importanti come la Gatta Cenerentola, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e ai David di Donatello, dove si è aggiudicato due statuette. Guarnieri porterà nella scuola di Bisceglie la propria esperienza artistica, spiegando le tecniche utilizzate nei propri lavori. Insomma, un finale con i botti per un progetto che punta a formare, fin dalla scuola primaria, gli artisti e gli animatori di domani.