Con la cultura, l’ambiente e l’inclusione Zorba costruisce solidi intrecci

Dopo i laboratori, la comunità di campagna, la biblioteca e il teatro biologico, la cooperativa di Terlizzi inaugura il b&b gestito da giovani con disabilità

Chi dice che per i ragazzi affetti da disabilità non ci possa essere un futuro degno di questo nome? C’è una bellissima storia che dimostra come con impegno, tenacia e fantasia si possa consentire a questi giovani di guardare con fiducia alla vita, trovando una giusta collocazione nel mondo del lavoro. Si tratta del progetto realizzato da Zorba, cooperativa sociale di Terlizzi, diretta da Anna Maria Ricciotti, che grazie ai finanziamenti del Gal Nuovo Fior d’olivi, ha inaugurato il b&b denominato Intrecci, affidandone la gestione proprio ad alcuni ragazzi disabili. Un’altra iniziativa, tra le tante varate dalla cooperativa il cui motto è Vola solo chi osa farlo, ispirato al celebre racconto La Gabbianella e il gatto di Luis Sepulveda. Per approfondire le motivazioni del progetto ma anche per conoscere l’ampia e diversificata realtà in ambito sociale di cui Zorba si occupa, abbiamo intervistato la presidente Ricciotti.

La presidente di Zorba, Anna Maria Ricciotti, in un incontro alle Serre

Come nasce l’idea del b&b? 

Abbiamo deciso di acquistare alcuni locali in un edificio storico di Terlizzi e di ristrutturarli per farne un b&b. Per il nome “Intrecci” ci siamo ispirati ad una bottega per la riparazione e vendita di macchine da cucire, attiva negli anni passati in un altro ambiente dello stesso palazzo, che si trova nel cuore del centro storico, a pochi passi dalla cattedrale, dalla Torre Normanna e dalla piazza principale di Terlizzi.

Come si coniuga l’idea dell’alloggio turistico con quella dell’attività sociale?  

L’idea di fondo di “Intrecci” è far incontrare le storie dei giovani che vi lavorano con quelle delle persone ospitate, promuovendo una cultura dell’inclusione. Proprio come un intreccio di fili colorati, le storie di vita, tutte diverse come tanti colori, possono incontrarsi e contaminarsi, sfidando le barriere e creando uno scambio a doppia direzione: dalla comunità al progetto e dal progetto alla comunità. Sarà il modo per consentire ad alcuni giovani con disabilità di sperimentare piccoli spazi di autonomia, attivare nuove competenze, rendere il soggiorno degli ospiti un’esperienza unica di inclusione e relazione. Grazie anche al supporto offerto dai soci della cooperativa, in grado di valorizzare possibilità e potenzialità dei giovani coinvolti nel progetto nelle varie fasi di accoglienza dei turisti.

Quali altri progetti porta avanti Zorba?

Il b&b è solo l’ultima delle numerose iniziative che la cooperativa ha realizzato da quando è presente sul territorio. Qualche tempo fa abbiamo inaugurato uno spazio polifunzionale, denominato “Alle Serre” in contrada Parco, sulla provinciale Terlizzi-Ruvo, dove far incontrare i bambini e le loro famiglie. Una grande comunità, in cui trascorrere il tempo all’aperto ma anche promuovere attività culturali in modo assolutamente libero, senza barriere di alcun genere. Sul terreno acquistato ci sono delle serre destinate alla coltivazione ma anche spazi dedicati alla formazione, al coworking, al confronto, alla lettura e alla crescita professionale e personale. E persino aule didattiche, diverse da quelle tradizionali, immerse nella natura perchè bambini e genitori possano trarre beneficio a livello fisico e psicologico. Ma vorrei ricordare anche il “teatro biologico”, che connette innovazione sociale e culturale, editoria, agricoltura, ambiente, artigianato e arte, e infine la “biblioteca itinerante di lettori alla pari”.

Il vostro impegno in campo sociale in realtà è molto noto…

All’interno della cooperativa ci sono tanti altri servizi e realtà, come la “comunità controvento”, che si occupa principalmente dell’accoglienza delle mamme con figli a carico, donne sole che hanno bisogno di sostegno per offrire un futuro migliore ai propri ragazzi. Il tutto in collaborazione con i servizi sociali e il tribunale dei minori. Offriamo sostegno socio-psico-pedagogico ai minori e alle madri e, per queste ultime, un accompagnamento nella ricerca attiva di un posto di lavoro e l’inserimento in progetti lavorativi tramite il collegamento con aziende del territorio. Meritano un cenno anche le Officine Kreative, un laboratorio di attività educative, ludiche, ricreative e culturali, rivolto ai bambini di età tra i 3 e i 14 anni. E ancora le Officine 360, per lo svolgimento di attività psicodiagnostiche e psicoeducative rivolti a minori con disturbi di diverso genere, dall’apprendimento al linguaggio, dallo spettro autistico a quelli emotivo-relazionali. Un posto a parte rivestono le Officine Kreative Kids Micro Nido: l’asilo nido per bambini dai 3 ai 36 mesi, che è un luogo di crescita per tutti i minori che vogliono migliorare le proprie potenzialità cognitive, psico-motorie, affettive e relazionali. Infine, l’attività di Semina Storto che consiste nell’acquisire spazi incolti e “storti” da valorizzare grazie al coinvolgimento di ragazzi che frequentano la cooperativa, mettendoli a contatto con la natura, insegnandoli a coltivare e far fiorire le piantagioni e, chissà un domani, rendendoli protagonisti di un vero e proprio lavoro. Insomma, Zorba è una grande e impegnativa realtà, che procede grazie all’impegno di tutti i soci e in particolare della vicepresidente Rossana Giannattasio e dei consiglieri d’amministrazione Giovanni Cipriani, Doriana di Gennaro e Rossella Chiapperini, ai quali va tutto il mio ringraziamento e la mia fraterna amicizia.

Nelle foto alcune attività realizzate a Terlizzi dalla cooperativa sociale Zorba