Il nuovo disco di Iovene è un distillato di emozioni

Il pianista bitontino torna al suo pubblico con "The New Day", un progetto all'insegna della contaminazione che gode del talento di Daniele di Bonaventura

Un distillato di emozioni. Un profluvio di note che s’insinua limpido e suadente tra le arsure della memoria. Un lampo salvifico che squarcia l’ombra ostinata dei pensieri, svelando le insospettabili armonie impresse dentro inediti arcobaleni. E’ la magia di cui ci hanno fatto dono i maestri Daniele di Bonaventura, Camillo Pace e Mimmo Campanale guidati dal pianista e compositore Alberto Iovene nel concerto al Sancti Nicolai Convivium.

Un canto dolce e sincero che vortica in un pensiero struggente che s’impenna in un inno gioioso alla vita, alla bellezza della vita. Nonostante tutto, malgrado tutto! Malgrado l’affanno, le delusioni, le sconfitte e l’angoscia di questi giorni così terribili e assurdi. Un cono di luce che s’insinua impetuoso nel groviglio fitto e scuro della tempesta che lumeggia all’orizzonte.

Non è un caso che il progetto artistico, nel cui orizzonte si inscrivono i brani che abbiamo ascoltato, s’intitoli The New Day. Un titolo manifesto, un impegno programmatico, la volontà ostinata di raccogliere il bagaglio delle esperienze più belle, i tesoretti più preziosi, i progetti più originali per voltare pagina. Lasciandosi alle spalle la stagione delle ferite, le rinunce, gli ostacoli insormontabili e lanciando al galoppo l’animo e la mente nelle verdi praterie della libertà, della fantasia, della sincerità.

“The New Day per me ha un enorme valore, artistico ed umano. Racchiude due significati, che alla fine vanno in un’unica direzione. ‘Il nuovo giorno’ è prendere consapevolezza dell’esperienza maturata, della musica composta – spiega Alberto Iovene per riproporsi al pubblico con una diversa e maggiore contezza della propria, originale identità. E poi, un voltar pagina sul libro della propria vita, comprendere che anche le nuvole più dense possono essere scacciate lasciando che l’ispirazione si faccia finalmente più libera, robusta e feconda. Mettere un punto e andare a capo, ricominciare a scrivere musica, con il vigore e la certezza di poter riempire le tante pagine bianche che aspettano solo di raccogliere emozioni”.

Un’umanissima parabola personale che si può leggere, in realtà, come la metafora di un’intera comunità, dell’umanità più sensibile che lotta con ostinazione per accendere, in tempi così cruciali, fiaccole di speranza tra le pieghe della storia, annichilita dagli strepiti delle armi, trafitta dalle vite disperse in mari d’indifferenza, oppressa da tirannidi ideologiche, profanata dalle ferite inferte all’ambiente, soggiogata alla logica del profitto che non riconosce la dignità del lavoro.

“Il brano ‘The New Day’ che ha dato il titolo all’intero progetto – prosegue Iovene – è rimasto chiuso nel cassetto per molto tempo prima di rivedere la luce una sera di aprile del 2021, quando ho deciso che quelle note meritavano di essere condivise. Avevo sempre pensato ad uno strumento speciale che potesse regalare a questa composizione un suono e una densità particolari. La voce del bandoneon, ricca di pathos ed intensità espressiva, è stata in grado di sposarsi perfettamente alla voce del pianoforte, in un suggestivo vortice di intrecci melodici”.

Ed ecco il concerto, costruito intorno a The New Day, a cui abbiamo assistito qualche sera fa: la voce cristallina e profonda del pianoforte – capace di volare alta sulle miserie di questo tempo, di illustrare con limpida ed essenziale verità gli anfratti più reconditi del cuore; di cantare ora gli affetti più teneri (il brano dedicato alla piccola Maria Stella) ora gli entusiasmi più esplosivi (Cinderella e Mirando la lluvia) per planare poi sulle periferie desolate del mondo (Quiet restless town….) e risalire senza esitazione ai colori radiosi della vita – a cui fa da sponda armonica, riverbero suadente, la voce ora garrula ora struggente del bandoneon di Daniele di Bonaventura. Il talentuoso maestro a cui Alberto si è affidato per riportare a galla con bellezza inusuale e suadente efficacia, il mondo sommerso delle emozioni, intrecciate a girandole fantastiche di sogni, ricordi e atmosfere. Si pensi ai brani Tango por el cielo, L’altra storia e Valse pour monsieur di Bonaventura. Un dialogo fitto di emozioni, a cui hanno saputo offrire profondità scenica e pulsione dinamica le personalissime interpretazioni di Camillo Pace al contrabbasso e Mimmo Campanale alla batteria.

Un viaggio emozionante, un’esperienza antica e insieme moderna, un flusso vitale di connessioni, un dialogo toccante di segreti svelati e dolci allusioni, una magica tavolozza con cui dipingere le stagioni della vita, a cui ha offerto linfa e forma il lessico malioso del jazz, del tango, delle ballads, ricondotti a unità e coerenza dall’estro immaginifico e dal rigore stilistico messi in campo dall’intera ensemble dei jazzisti.

Un concerto destinato a lasciar traccia nella memoria, a segnare un prima e un dopo nella già lunga e significativa esperienza musicale di Alberto Iovene. Un disco che nella raffinata originalità delle nuove composizioni è in grado di disegnare infiniti orizzonti di poesia, regalando a chi lo ascolta sorprendenti speranze di futuro e irrinunciabili mondi di felicità.

Nell’immagine in alto Alberto Iovene e Daniele di Bonaventura nel concerto al Sancti Nicolai Convivium di Bitonto. Le foto sono di Giuseppe Fioriello