Elezioni? Che a vincere siano i giovani!

Politico di lungo corso, Massimo Iurino, sottolinea la sostanziale "identità " delle maggiori forze in campo, auspicando il riscatto di Altamura grazie alle nuove leve

Da sempre in politica, Massimo Iurino è stato consigliere di maggioranza nella giunta Melodia, ricoprendo il ruolo di presidente della commissione Servizi sociali, cultura e sport e, nell’ultima fase, di vicepresidente del consiglio comunale. Le amministrative del 15 e 16 maggio si avvicinano a grandi passi e ad Altamura la macchina elettorale gira a pieno regime.

Sono cinque i candidati alla carica di sindaco: Donato Laborante (I Nuovi Socialisti), Michele Loporcaro (Movimento 5 stelle e Semi di futuro), Giovanni Moramarco (coalizione Polis 2030), Antonio Petronella (coalizione Petronella Sindaco) e Carlo Vulpio (Avanti Mediterraneo – Rinascimento Sgarbi).

Il centro storico di Altamura (foto paesionline.it)

Altamura Bene ComuneAbc, il movimento politico di cui Iurino è stato espressione nell’aula del Palazzo di città, non prenderà parte alle elezioni amministrative, “ritenendo necessario un momento di pausa e riflessione, utile per cercare di ricreare, all’interno della comunità, un movimento realmente attento alle istanze della cittadinanza e non meramente calato dall’alto solo in vista dell’imminente appuntamento elettorale”, come spiega un recente comunicato.

La lunga militanza politica e le tante battaglie condotte in favore della comunità cittadina unitamente alla decisione di non scendere in campo, e quindi di poter guardare all’agone politico con sufficiente distanza, rendono particolarmente interessante la sua riflessione sullo stato della città e sulla prospettiva elettorale. Un’analisi che, ovviamente, non può non prendere le mosse dalla decisione di interrompere, alcuni mesi fa, l’esperienza di governo.

Abc è stato uno dei pilastri della giunta dimissionaria…
Il programma della ex sindaca era entusiasmante e importante. L’amministrazione ha focalizzato l’attenzione su tanti progetti finanziati dal Pnrr: in campo ci sono risorse per una sessantina di milioni che certamente daranno i loro frutti. Bollare, dunque, come inconcludente questa stagione amministrativa non è giusto. Progetti di una simile rilevanza necessitano di più tempo per essere portati a termine.

Ma di quali progetti si parla, in particolare?

La riqualificazione della zona che va da Porta Matera, per intenderci, fino a via Pietro Colletta, di diverse strade del centro storico, del palazzo dell’acquedotto, dell’edificio di via ricovero (ex cappuccini) e di piazza Aldo Moro.

Un’ampia progettualità, dunque. E perché la sindaca ha scelto di rassegnare le dimissioni prima della scadenza del mandato?

Perché non ha più potuto contare su una maggioranza stabile: com’è noto, infatti, il movimento Abc si è dissociato dalle scelte della sindaca, richiamandosi alle premesse e agli obiettivi su cui era nata la giunta. Ci siamo opposti, nello specifico, ad una delibera che non aveva quelli che si possono definire i crismi della liceità…

Ci può spiegare meglio?

Mi riferisco all’avvio della procedura per l’acquisizione di una struttura che si trova nel Parco degli Ulivi, in via IV Novembre, in cui trasferire l’ufficio anagrafe. Ci siamo opposti perché il consiglio comunale nel piano delle opere pubbliche aveva stabilito di costruire una nuova sede per quegli uffici in una proprietà comunale, accanto alla polizia locale. Tale operazione avrebbe comportato una spesa di un milione e seicentomila euro, mentre il trasferimento nel palazzo di Parco degli Ulivi avrebbe richiesto ben due milioni e mezzo di euro di finanziamenti.

E per quale motivo la giunta ha preferito pensare a quest’ultima opzione?

Posso solo immaginare una forzatura di alcuni componenti della giunta. In realtà, la procedura non sarebbe stata lineare: occorreva tornare in consiglio e modificare il piano triennale delle opere pubbliche. Per noi questo passaggio è stato dirimente. Il gruppo Abc non ha voluto aprire una crisi ma fare gli interessi della città. Avevamo già detto che un’operazione del genere avrebbe creato una frattura insanabile.

Uno dei nuovi autovelox già fuori uso

E veniamo al voto del 15 e 16 maggio…

Quello che è subito chiaro è che le parti in campo non hanno un’identità precisa: ci sono due grossi raggruppamenti che, tutto sommato, con qualche lieve differenza, pescano in una stessa area elettorale di centro-destra. Coalizioni molto eterogene e discutibili: due “ammucchiate”. Forza Italia non appoggia più Petronella ma Moramarco.

Chi raccoglierà le istanze dell’elettorato di sinistra?

Oggi il Pd altamurano dovrebbe pensare a raccogliere il vento favorevole portato dall’elezione della Schlein, spostandosi con convinzione a sinistra. Si tratta, in definitiva, di coagulare quelle forze progressiste che si erano raccolte attorno alla candidatura di Rosa Melodia che, tuttavia, si è dimostrata accentratrice nella gestione del mandato ricevuto.

Quanto ha influito, a suo modo di vedere, la comunicazione attuata dall’ex sindaca durante il periodo pandemico più duro?

Gli altamurani non hanno dimostrato rispetto verso le istituzioni. Probabilmente l’ex sindaca non poteva fare più di quello che ha fatto. Questa città ha bisogno di fare un salto di qualità dal punto di vista civico. Basti pensare, solo per fare un esempio, ai sedici autovelox posizionati in alcune strade della città: già quasi tutti vandalizzati o rimossi a pochi giorni dall’installazione. In realtà, risulta difficile capire la decisione di collocare gli autovelox in zone a scorrimento veloce quando ci sono ancora zone, come nel centro storico, dove le auto possono circolare anche a cinquanta chilometri orari. Non si riesce a comprendere il limite di soli trenta chilometri su strade quasi periferiche: gli incidenti in tante altre arterie cittadine non sono da meno e, anzi, paiono essere in numero superiore. Resta il fatto che bisogna sempre mantenere il dovuto rispetto nei confronti dell’amministrazione ed esprimere il proprio dissenso nelle sedi opportune. Le elezioni sono un’occasione per far valere il proprio punto di vista e per fare chiarezza, dopo, interpellando gli amministratori eletti.

Ma quali possono essere le cause di tale atteggiamento?

La politica non ha saputo far avvicinare i giovani alle istituzioni. Le vecchie generazioni hanno perso l’interesse nella politica e il senso del suo valore, mentre i bisogni dei giovani non sono stati ascoltati.

Qual è, dunque, il suo augurio per il futuro della città?

Impegnarsi per mandare al governo persone che non abbiano paura di affrontare le ingerenze dei burocrati che affollano le stanze del comune, e che possano raccogliere la voce del vasto elettorato giovanile, sempre più affamato e bisognoso di ascolto. Il mio augurio è, insomma, che non si ripetano gli stessi errori commessi dall’amministrazione Melodia.

Nella foto in alto, Massimo Iurino