Quell’umile lembo di lana così denso di significato

ll pallio, che il nunzio apostolico imporrà sulle spalle dell'arcivescovo di Bari-Bitonto, Giuseppe Satriano, indica giurisdizione in comunione con il santo padre

Un piccolo paramento liturgico. Una striscia di lana bianca posta sulle spalle degli arcivescovi metropoliti. Un grande simbolo che indica giurisdizione in comunione con il santo padre, il papa. Domani, domenica 12 settembre, nella cattedrale di Bari, l’arcivescovo Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico per l’Italia dal 2017, celebrerà una solenne liturgia eucaristica nel corso della quale imporrà il pallio sulle spalle dell’arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano.

Dopo il saluto iniziale, il nunzio apostolico spiegherà il senso del rito che si appresta a compiere. Subito dopo l’arcivescovo si presenterà davanti al nunzio apostolico e pronuncerà la formula di giuramento: “Io Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto, sarò sempre fedele e obbediente al beato Pietro apostolo, alla Santa, Apostolica Chiesa di Roma, al Sommo Pontefice e ai suoi legittimi Successori. Così mi aiuti Dio onnipotente”.

Il nunzio apostolico Emil Paul Tscherrig con papa Francesco

Il diacono presenterà al nunzio apostolico il pallio da porre sulle spalle dell’arcivescovo, proclamando la formula seguente: “A gloria di Dio onnipotente e a lode della beata sempre Vergine Maria e dei beati Apostoli Pietro e Paolo, nel nome del Romano Pontefice, il Papa Francesco e della santa Romana Chiesa, a onore della sede di Bari-Bitonto a te affidata, in segno della potestà di Metropolita, ti consegniamo il Pallio preso dalla Confessione del beato Pietro, perché ne usi entro i confini della tua provincia ecclesiastica. Questo Pallio sia per te simbolo di unità e segno di comunione con la Sede Apostolica; sia vincolo di carità e stimolo di fortezza, affinché nel giorno della venuta e della rivelazione del grande Dio e del principe dei pastori Gesù Cristo, possa ottenere, con il gregge a te affidato, la veste dell’immortalità e della gloria. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R. Amen”.

La cerimonia di insediamento di Giuseppe Satriano sul soglio vescovile di Bari-Bitonto

Una celebrazione sobria, ma solenne. Un piccolo, simbolico paramento, fatto di lana di pecora, porta a tanta riflessione. Come non sentire evocate le parole del Vangelo di San Luca 15, 3-7:“Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.”

Quanto amore, per quella pecora smarrita! Che fortuna per quella pecora, cercata, trovata, accarezzata e messa in spalla da Gesù stesso, il buon Pastore. Una indicazione, una missione chiara, precisa per l’Arcivescovo Metropolita: vai alla ricerca proprio di quella pecora che manca al tuo gregge. Cercala. Trovata, mettila sulle tue spalle. Fasciati le tue spalle di lei, falle sentire il tuo calore, la tua gioia, il tuo affetto. Portala nel tuo ovile. Ma, anche noi, accorgiamoci del Suo amore!

“Nella visione di Gesù non ci sono pecore definitivamente perdute, ma solo pecore che vanno ritrovate”. (Papa Francesco: udienza generale del 4 maggio 2016). Nessuna pecora può andare perduta. Il Signore non può rassegnarsi al fatto che anche una sola persona possa perdersi. Che fortuna saperlo! Possiamo dire che tutte le liturgie, come quella di domenica prossima, si affidano alla forza, alla capacità evocativa dei segni. Capirli, viverli, condividerli è una ricchezza che porta alla gioia cui si vuole far partecipare gli altri. Non solo qui, con le altre novantanove, ma anche in cielo.

Mons. Giuseppe Satriano

Compimento di tutto questo sarà vissuto nell’imminente celebrazione del sinodo diocesano, la grande consultazione “dal basso” di tutta la chiesa voluta da papa Francesco. Tutte le diocesi potranno vivere “un processo ecclesiale partecipato e inclusivo”, che offra a ciascuno – in particolare per chi si trova ai margini – “l’opportunità di esprimersi e di essere ascoltato”. Questa è l’occasione per scoprire ruolo e funzioni del nunzio apostolico, figura poco nota ai più, ma con responsabilità molto sensibili e delicate.

Il nunzio è il rappresentante del papa alla guida di una nazione, agisce in suo nome, ma ha anche un ruolo diplomatico, equiparato a quello di ambasciatore. I suoi atti sono “atti autoritativi”: caratterizzati dall’imperatività, in quanto incidono unilateralmente sulla sfera giuridica dei destinatari, dall’esecutività e dall’esecutorietà. In merito alla nomina dei vescovi e di altri ordinari ad essi equiparati, il nunzio apostolico ha l’incarico d’istruire il complesso processo canonico informativo sui candidati, esprimendo il proprio parere e il voto preferenziale.

E’ bene rendersi conto anche della struttura ecclesiale esistente in Puglia. La Regione ecclesiastica Puglia è suddivisa in quattro province: Bari-Bitonto, Lecce, Foggia, Foggia-Bovino, Taranto. Ad esse fanno capo le diocesi pugliesi suffraganee rette da un vescovo. La sede metropolitana è retta da un arcivescovo. Le 19 diocesi pugliesi sono così suddivise in province ecclesiastiche: alla sede metropolitana dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto fanno capo cinque diocesi suffraganee: l’arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, la diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, la diocesi di Andria, la diocesi di Conversano-Monopoli, la diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.

La provincia ecclesiastica di Lecce comprende l’arcidiocesi di Lecce (sede metropolitana), l’arcidiocesi di Otranto, l’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, la diocesi di Nardò-Gallipoli, la diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca.

La diocesi ecclesiastica di Taranto comprende l’arcidiocesi di Taranto (sede metropolita), la diocesi di Oria, la diocesi di Castellaneta. La provincia ecclesiastica di Foggia comprende l’arcidiocesi di Foggia-Bovino (sede metropolitana), l’arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, la diocesi di San Severo, la diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, la diocesi di Lucera-Troia.

La liturgia, per chi non potrà andare in cattedrale, sarà trasmessa in diretta televisiva su FEDE TV al canale 886 del digitale terrestre, in streaming sul sito www.fedetv.it e la sua relativa pagina fb e sulla pagina fb della diocesi di Bari-Bitonto.

In alto una foto del pallio, come quello che sarà imposto sulle spalle dell’arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano