C’è da ritirare dal supermercato la spesa donata dall’università della Terza età, mi spiega al telefono la volontaria del centro d’ascolto. Mi ha telefonato per chiedere la mia disponibilità a prelevare i pacchi destinati ai cittadini più bisognosi, che ormai sono in aumento.
Inizia così la mia giornata insieme ai volontari e a don Stefano Trio, viceparroco della chiesa del Preziosissimo Sangue in San Rocco, nel quartiere Libertà a Bari. Don Stefano sta spiegando a una tv locale che a causa dell’emergenza sanitaria, tutti i giorni giungono alla parrocchia, guidata dai missionari di San Gaspare del Bufalo, una cinquantina di richieste di generi di prima necessità e che sono oltre cento le famiglie bisognose di sostegno.
Con mascherina e guanti, quando occorre, centellinando le uscite da casa, cerco di dare una mano ai volontari. Arrivo, così, al supermercato in macchina e riempio portabagagli e sedili posteriori della spesa donata, con tanta generosità, dall’università della Terza Età.
“E’ il primo segnale della carità che non smette mai di lasciare a bocca aperta”, osserva don Stefano. Arrivato in parrocchia, i volontari mi aiutano a scaricare. Seguo le loro indicazioni per sistemare ordinatamente gli alimenti tra gli scaffali e nelle stanze adibite alla distribuzione e alla mensa. Il loro è un lavoro quotidiano fatto di puro spirito cristiano, spesso silenzioso.
Intanto sono in arrivo altre donazioni. Nel cortile della parrocchia, luogo di svago e di giochi per tanti bambini e ragazzi dell’oratorio e del catechismo, arrivano altri volontari con l’auto stracolma di alimenti. Un’altra spesa generosa. Questa volta di un privato. E’ il secondo segnale della forza della carità che non smette mai di lasciare a bocca aperta.
Si continua a sollevare pacchi di pasta, confezioni di legumi e di olio: la macchina della carità gira a pieno regime. Don Stefano dà una mano, dopo aver terminato l’intervista con la tv, e così si riesce a sistemare tutto in tempo, prima dell’arrivo di un altro carico. “Sta per arrivare un camion della polizia -avverte il viceparroco-; è molto grande”.
Poco dopo dal cancello un grosso mezzo del IX reparto della Polizia di stato di Bari fa il suo ingresso nel cortile. Volontari e poliziotti scaricano enormi quantità di acqua, caffè, pasta e latte. Con quel carico, giunto grazie alla generosità delle forze dell’ordine, su segnalazione della Caritas diocesana, i volontari del centro d’ascolto parrocchiale sono pronti a dare supporto a tante famiglie, prevalentemente del quartiere Libertà. Una boccata d’ossigeno (fate voi se con mascherina o senza…) per tanti cittadini.
E’ il terzo segnale dalla forza della carità che non smette mai di lasciare a bocca aperta.
Mi lascio coinvolgere anch’io: è da tanto tempo che non scaricavo beni alimentari per le famiglie in difficoltà del mio stesso quartiere. Da “operaio dell’ultima ora” sono anche un po’ a disagio tra tutte queste persone di “buona volontà”, impegnate oggi contro l’emergenza coronavirus ma, in realtà, tutti i santi giorni a favore dei cittadini più bisognosi. Evidentemente ho perso l’abitudine a “sporcarmi le mani”, come facevo quando ero più giovane, grazie all’insegnamento di persone che mi avevano fatto comprendere il senso più vero della vita.
Don Stefano, giovane siciliano e missionario del Preziosissimo Sangue, davanti a tanto “ben di Dio”, a queste tre generose donazioni della giornata, esprime il suo ringraziamento anche attraverso il nostro giornale: “Desidero ancora una volta ringraziare tutti voi cari amici che state facendo arrivare in parrocchia beni di ogni tipo per le famiglie in difficoltà. È un grazie che la parrocchia sente di dire a ciascuno, insieme a tutti i volontari che da giorni oramai sono impegnati in questa emergenza. Grazie a Dio non mancano le forze!”
E conclude: “È un momento di grave difficoltà per le istituzioni civili, militari e religiose. È un momento di profondo dolore per la perdita di tante vite umane. Tre sono i modi per non adattarci al disagio presente: solidarietà, senso di comunità e la certezza che Dio non ci abbandona”. La forza della carità non smette mai di lasciare a bocca aperta…
Nell’immagine in alto, i volontari della parrocchia del Preziosissimo Sangue di Bari con gli agenti di polizia mentre scaricano i pacchi di alimenti