L’architettura come non l’avete mai vista

Con Open! il 18 e 19 maggio gli studi di tutt’Italia aprono le porte per mostrare le visioni che i professionisti hanno delle città e dei territori

Sono tempi difficili, questi, per la libera professione nel Belpaese. Alla generale condizione di sfiducia si associa una confusione dei ruoli, a causa dell’inestricabile groviglio di competenze che operano negli stessi ambiti lavorativi.

Fra i professionisti che più ne fanno le spese, gli architetti, demiurghi delle città del futuro, spesso relegati ai margini delle scelte progettuali rivolte ai territori. Eppure, la preparazione tecnica, unita all’educazione alla bellezza e a una spiccata sensibilità per le dinamiche sociali, fa di questo professionista un consulente indispensabile nelle complesse organizzazioni dei nostri centri urbani.

Questa situazione spinge il consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori a promuovere iniziative di divulgazione delle tematiche inerenti alle attività della categoria. Una di queste è “Open!” (studiaperti.com).

Il 18 e 19 maggio, gli studi di architettura di tutt’Italia aprono le porte per mostrare le visioni che i professionisti tecnici hanno delle città e dei territori, mediante esposizioni di lavori, performance e incontri.

Organizzata in collaborazione con gli ordini territoriali, la manifestazione non si rivolge solo agli addetti ai lavori ma intende coinvolgere un pubblico molto più ampio. Giunto alla seconda edizione, “Open!” unisce idealmente tutti gli studi italiani, in una due giorni di iniziative che mirano a creare occasioni di confronto, utili a stimolare nuove riflessioni collettive.

Per questo motivo, negli ambienti lavorativi sono organizzati, oltre a mostre e allestimenti, anche eventi collaterali utili ad avvicinare l’architetto al cittadino. Nell’area metropolitana barese i temi trattati sono una ventina.

Nel capoluogo saranno aperti gli studi Lan, Ideam, 3af con Martina Ottaviano, Laboratorio di architettura e design, a.b. di Santo Spirito. Grande partecipazione anche da parte degli architetti di Polignano a Mare, con studio AAM44 di Antonella Mari, Nicola Giuliani, studio M+T di Lucrezia Montalbò e Domenico Tanese, Paolo Pellegrini, studio Ciasca, Matteo Lorusso, Annamaria Modugno, Aurelia Pacelli e Alessandra Passiatore, Mariella Annese e Giove Zeus Daresta. Altre aperture si avranno a Giovinazzo, con Sara Spadavecchia, Molfetta, con Antonella Scarimbolo e Atelier Attico10, Castellana Grotte, con studio Aiuera, Putignano, con Piero Russo, Altamura, con Laboratorio di Architettura, Ruvo di Puglia, con studio ARCHeDECO’.

Le tematiche trattate sono le più svariate e gli approfondimenti spaziano dall’edilizia al design, dalla tutela dell’ambiente agli aspetti della società contemporanea.

Dallo spazio domestico fino alla scala extraurbana, l’opera dell’architetto progettista segue metodologie in parte ancora poco conosciute. Questo contribuisce ad alimentare il clima di incertezza e disordine che riguarda le professioni operanti nei settori dell’edilizia e dell’urbanistica, ma anche a limitare gli ambiti in cui le specializzazioni, l’intuito e la creatività degli architetti potrebbero fare a differenza.

“Open!” rientra in una politica di rivalutazione dell’intera categoria, portata avanti dal consiglio nazionale e dagli ordini territoriali, che ha un appuntamento fondamentale nel congresso nazionale in programma a Roma i primi di luglio. Un punto basilare in agenda per gli architetti è quello di chiedere alla classe politica di occuparsi di una “legge sull’architettura” che garantisca per le città un elevato livello qualitativo, degno di un paese come l’Italia.