Editori, librai e lettori sulla stessa barca al “Lungomare di libri”

Il punto di forza della rassegna barese sta nell'aver creato una comunità di persone e di intenti, come spiega Marco Pautasso, segretario del Salone del Libro di Torino

Goccia dopo goccia, come pagina dopo pagina, il Lungomare di libri è diventato un’onda inarrestabile. La quarta edizione della manifestazione barese è stata intrisa delle atmosfere, delle suggestioni, dei significati, deglli echi e delle analogie che rinviano al mondo del mare. Proprio come suggeriva il titolo scelto per quest’anno: La memoria e il mare. Il mare e tutta la memoria che porta con sé, quella storica ed epica, quella vitale e sentimentale, ma anche quella tragica e drammatica.

Bari con le sue innumerevoli iniziative culturali, va finalmente riscoprendo la ricchezza costituita dall’affacciarsi e dal vivere sul mare. Una ricchezza che non può esaurirsi solo nei termini di nuovi e crescenti flussi turistici, pronti a dare “l’assalto” alla città.

La rassegna letteraria è un crocevia di incontri con autrici e autori da tutta Italia, nei luoghi simbolo della città: dal percorso lungo la Muraglia fino a Largo Vito Maurogiovanni, dal Fortino Sant’Antonio a Piazza del Ferrarese, dal Mercato del pesce allo Spazio Murat. Un’immennsa libreria in riva al mare, con i tanti chioschetti che spuntano come isole felici in cui gli appassionati, ma anche i curiosi e i passanti, trovano sicuro ormeggio per fare scorta delle proposte editoriali suggerite dai librai indipendenti, la colonna portante dell’intera manifestazione, realizzata con la regia del Salone Internazionale del libro di Torino.

Così, tra le casette di legno lungo via Venezia, è stato possibile leggere e ascoltare le poesie proposte da Millelibri, mentre i bambini hanno sfogliato gli albi illustrati e disegnati gli altri, seduti ai tavolini di Svoltastorie o di Billini di Grumo Appula, e delle altre librerie dedicate all’infanzia.

La rotta di questa piacevole e proficua navigazione nel mare di libri, prende il via dall’ex mercato del pesce: all’interno ampio spazio è dedicato all’editoria indipendente, fatta di quaranta realtà del territorio, che grazie all’Associazione Pugliese degli Editori, sono riuscite a promuovere autori in grado di salpare verso mari letterari davvero pescosi anche fuori della regione. E’ il caso di Gabriella Genisi, che con i suoi romanzi dedicati a Lolita Lobosco, è conosciuta e apprezzata in tutto il paese ed è riuscita a incrementare l’appeal della Puglia.

A impreziosire il cartellone della rassegna, le lectiones magistrales di Annalisa Camilli, giornalista e scrittrice (l’attualità e la tragedia delle migrazioni attraverso il mare), lo scrittore Björn Larsson (il mare fonte di spirazioni in letteratura), Silvio Perrella, scrittore e critico letterario (la poesia del mare) a cui si sono aggiunte le presentazioni di libri di Emanuele Aldovrandi (Il nostro grande niente), Saba Anglana (La signora Meraviglia), Luca Bizzarri (Non hanno un amico), Elvio Carrieri (Poveri a noi), Cristina Cassar Scalia (Il Castagno dei cento cavalli), Filippo Ceccarelli (B. Una vita troppo), Gabriella Genisi (Giochi di ruolo), Francesco Carofiglio (La stagione bella), Lorenza Gentile (Tutto il bello che ci aspetta), Marcello Introna (Oro forca fiamme), Andrea Piva (La ragazza eterna), Alessandro Vanoli (Il podcast Storia del mare), Antonella Viola (l tempo del corpo. Il sole, il sonno e il ritmo della vita). E ancora, il laboratorio per bambini Mare Matto di Vittoria Facchini, il ricordo dell’autore e poeta Vito Maurogiovanni (Castelli di Puglia) e l’opera di Nicolò Carnimeo. E, a latere, le tavole, esposte al Museo Civico, dei libri Isola Mediterraneo, realizzate dall’illustratore Armin Greder.

Il mare unisce diverse provenienze e sensibilità e i libri sono la barca pronta ad accoglierle. Una fruttuosa sinergia resa più fertile dalla collaborazione tra il Salone del libro di Torino, l’amministrazione locale e gli operatori culturali. Una sintonia evidente sia nei titoli proposti dai librai sia negli incontri con gli autori, mirata a far dialogare in modo utile e propositivo i talenti locali con quelli nazionali, con la letteratura più blasonata e commercializzata.

La caratteristica di Lungomare di libri è l’armonia, la collaborazione, lo scambio di idee ed esperienze che caratterizza il rapporto tra i diversi librai, gli editori, gli organizzatori e le istituzioni locali. Vero punto di forza, che rende unica la manifestazione rispetto alle altre che proliferano in molte località pugliesi nel periodo estivo.

Un aspetto su cui insiste Arcangelo Licinio della libreria Prinz Zaum, presidio culturale nel quartiere Madonnella che accoglie il pubblico all’interno del bar/libreria con preziosi eventi culturali: concerti, seminari, incontri con autori. “Spero che l’appuntamento di ‘Lungomare di libri’ possa essere confermato nei prossimi anni. Sarebbe un peccato non continuare a organizzare e migliorare questa manifestazione”, spega.  Anche se l’amministrazione comunale è cambiata, il positivo processo innescato in questi quattro anni da questa rassegna non può essere interrotto. Portare i libri in strada è certo un bene per tutti. E poi, come sottolinea Licinio: “la rassegna rappresenta un momento davvero importante per i librai; è un’esperienza di conoscenza e di confronto con i colleghi del settore”.

E proprio i librai hanno avuto l’onere e l’onore di inaugurare la manifestazione, nel corso di un incontro in cui hanno offerto i classici “consigli per le letture”. A testimonianza del lavoro di qualità che svolgono quotidianamente anche se talvolta si tratta di un lavoro poco visibile. “Il clima è estremamente positivo – afferma Marina Leo, della Libreria Quintiliano, presidio culturale nel quartiere Poggiofranco -: per noi librai è un’occasione unica per poter entrare in contatto con il pubblico. E’ piacevole osservare tanta gente che passeggia incuriosita tra le miglliaia di volumi in mostra”.

Tra una presentazione e l’altra, sullo sfondo di un incantevole tramonto sull’azzurro del mare, Marco Pautasso, segretario generale del Salone Internazionale del Libro di Torino esprime compiacimento per il successo della manifestazione. “Questa quarta edizione segna il consolidamento di un’esperienza che è unica e per certi versi straordinaria, perché mette insieme, sotto la guida del Salone del Libro di Torino, tanti soggetti come il Comune di Bari, il Presidio del Libro, la Regione Puglia che sostengono le 26 librerie del territorio e i 41 editori pugliesi. Un’esperienza unica, proprio per l’idea di condivisione di un progetto di promozione della lettura, cresciuto di anno in anno”.

Pautasso sottolinea gi aspetti più significativi in questi tre giorni: “Siamo soddisfatti sotto ogni punto di vista per presenza di pubblico e partecipazione, per attenzione mediatica, per vendita dei libri. Tutto ciò è la prova che la manifestazione non può far altro che bene alla promozione del libro, della lettura e della cultura”.

E’ facile constatare come iniziative culturali di questo tipo implementano l’immagine di Bari, che già da qualche tempo a livello turistico sta riscuotendo grande interesse: “Bari è diventata una straordinaria città turistica e la manifestazione è l’opportunità per molte persone di approfittare, durante le vacanze in città, per partecipare ad alcuni degli incontri in programma”, prosegue Pautasso.

“Credo occorra investire molto nella promozione dei libri; permettere alle librerie di uscire dai loro luoghi del quotidiano, aprendosi al pubblico più ampio, mostrando la loro offerta, grazie alla capacità dei librai di saper dialogare efficacemente con il pubblico, di intercettare nuovi lettori, soprattutto bambini e giovani, credo sia utile per tutti”, prosegue. Anche Pautasso ammira le casette dei libri sulla Muraglia, che mostrano la bellezza unica dei luoghi storici di Bari con il mare che offre uno splendido panorama. La rassegna letteraria barese non è la classica vetrina commerciale, ma è pensata per abbracciare un pubblico più largo possibile, dando visibilità ad autori pugliesi al fianco di quelli più popolari.

Gli ingredienti del Lungomare di libri, senza dubbio, favoriscono l’interesse dei baresi che hanno la possibilità di avvicinarsi ulteriormente alla lettura e alla cultura, in un modo che fino a pochi anni fa sembrava lontanissimo.

Ecco perchè il valore e il talento degli addetti ai lavori, nell’arco degli anni, risulta preziosissimo e la “passerella” del Lungomare di libri è più che meritata. Una sana competizione tra librai, di cui proprio Pautasso spiega la sfumatura: “Con i librai e i lettori siamo tutti sulla stessa barca: si lavora auspicando ci sia maggior vendita di libri. Tutti insieme appassionatamente, impegnati in una vera competizione: “cum-petere” nel senso latino, uniti per fare qualcosa di più per la lettura”. Insomma è tempo di cavalcare l’onda sfogliando le pagine dei libri.