Il mito di Marco Polo, oltre ogni “immaginazione”

I saggi raccolti da Simion e Burgio per i settecento anni dalla morte del celebre viaggiatore, ci restituiscono tutto intero il fascino del personaggio e del suo "Il Milione"

Medioevo e ricerca storica. Ecco una pubblicazione assai interessante, nel vivace e intrigante catalogo di Carocci, noto per la sua qualità in ambito storiografico: Marco Polo. Storia e mito di un viaggio e di un libro, a cura di Samuela Simion ed Eugenio Burgio. Una raccolta di diciotto saggi, pubblicata quest’anno in occasione dei settecento anni dalla morte del celebre viaggiatore. Un vero e proprio tributo a un uomo il cui nome è sinonimo di avventura, scoperta e connessione culturale.

Il libro, che unisce perfettamente scientificità e divulgazione, è un’opera che trascina il lettore in un’epoca che, contrariamente a quanto si possa pensare, era tutt’altro che chiusa. Marco Polo, con il suo Milione, scritto materialmente da Rustichello da Pisa, ci ha consegnato un racconto che, a distanza di sette secoli, continua a evocare l’Asia misteriosa ed allo stesso tempo la Venezia cosmopolita. Un viaggio che non solo racconta terre lontane, ma svela inoltre un mondo di commerci, ricchezze e costumi inattesi.

I curatori Simion e Burgio, rispettivamente docenti di Filologia medievale e umanistica e di Filologia romanza all’Università Ca’ Foscari di Venezia, insieme agli specialisti coinvolti, ci offrono un’analisi approfondita che celebra e, soprattutto, ‘interroga’ il mito di Marco Polo. Il volume s’inserisce in un contesto culturale dove la filologia e lo studio testuale hanno ripreso slancio, evidenziando quanto la narrazione del viaggio medievale sia ancora oggi un tema di grande fascino e complessità. La scoperta e l’incontro tra mondi diversi, tema centrale del Medioevo, sono analizzati con rigore e passione.

Il lavoro è, dunque, un invito a riflettere sul modo in cui leggiamo ed interpretiamo i testi medievali. Le ricerche ottocentesche di stampo storico-positivista lasciano spazio a un approccio più sfaccettato, che considera il libro nel suo contesto di creazione e nella sua fortuna critica. La questione filologica emerge potente, mostrando come la stratificazione del mito di Marco Polo sia il risultato di secoli di narrazioni e riletture.

Uno degli aspetti più affascinanti di questa raccolta (molto corposa, più di 500 pagine), ad esempio, è la riflessione sulla veridicità de Il Milione. Quanto di ciò che Marco Polo ha descritto corrispondeva alla realtà e quanto era frutto di un’abile narrazione e descrizione dell’altro? Questo incontro simbolico con il diverso è esaminato attraverso una lente critica che mette in luce le dinamiche di identificazione e di alterità che caratterizzavano i viaggi medievali.

Gli autori dei saggi, tra cui alcuni dei maggiori esperti di studi medievali, offrono un panorama completo dello stato attuale delle ricerche su Marco Polo e il suo libro. Il giusto equilibrio tra approccio scientifico e felice esposizione rende il volume accessibile e stimolante, capace di attirare sia gli studiosi sia i semplici lettori appassionati di storia.

Franco Cardini è un nome emblematico del rinnovato interesse per lo studio del Medioevo come epoca di incontri e scambi culturali. Ebbene, il libro di Simion e Burgio si inserisce perfettamente in questa corrente di storiografia e di pensiero, offrendo nuovi spunti e prospettive su un tema che, dopo tanto tempo, continua ad essere oggetto di dibattito e ricerca.

La seduzione che esprime Marco Polo deriva principalmente dalle sue avventure e dalla sua narrativa che ha introdotto l’Europa al mondo dell’Asia nel Medioevo e viceversa. L’illustre viaggiatore ha esplorato terre sconosciute agli europei dell’epoca. Le sue descrizioni di luoghi esotici, culture straniere e meraviglie come la Cina, il Palazzo dell’Imperatore Kublai Khan e la Via della Seta hanno attirato i lettori per secoli. Le sue avventure lungo la Via della Seta, le sfide affrontate durante i viaggi e gli incontri con persone di culture diverse aggiungono elementi di interesse alla sua storia.

I dibattiti sulla veridicità delle sue storie, cui già si è fatto cenno, con autori che suggeriscono che abbia esagerato o inventato dettagli, hanno aggiunto una dimensione di mistero alla sua figura e alle sue narrazioni, alimentando l’attrazione per il personaggio.

Marco Polo. Storia e mito di un viaggio e di un libro è molto più di una semplice raccolta di saggi. È un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, un invito a riscoprire il valore delle narrazioni medievali e a riflettere sulle nostre percezioni del passato. È un libro che celebra la meraviglia della scoperta e l’importanza della connessione tra culture, ricordandoci che, anche settecento anni dopo, Marco Polo continua ad ispirarci e ad insegnarci quanto il mondo sia vasto e affascinante. A partire dal mondo e dai ‘mondi’ medievali.

In alto, un dipinto di Marco Polo