Termina con un’amara sconfitta per 2-1 l’avventura dell’USD Bitonto Calcio ai play-off di Serie D. I neroverdi si arrestano dinnanzi ad un Taranto più decisivo e prorompente. Sfuma, così, il sogno Serie C nello stesso luogo in cui era cominciato: proprio nello “Iacovone” di Taranto, dove, nel settembre dello scorso anno, la matricola Bitonto ha fatto la sua prima apparizione nel massimo campionato dilettantistico dopo otto anni di assenza.
L’avventura dei leoncelli affonda le sue radici ai primi di luglio, quando l’Omnia Bitonto, fresca vincitrice dei play-off di Eccellenza, decise di cambiare denominazione e di adottare gli storici colori neroverdi. Da quel momento, la città dell’ulivo è tornata ad avere una sola rappresentante, pronta a disputare la quarta serie nazionale.
Un inizio di stagione sfavillante, accompagnato dall’entusiasmo dei tifosi di poter finalmente tornare a sostenere i propri beniamini su terreni di gioco consoni alla storia quasi centenaria del Bitonto, ha permesso ai ragazzi allenati da mister Massimo Pizzulli di poter cominciare a sognare in grande.
Il sodalizio presieduto da Francesco Rossiello ha, infatti, dimostrato per tutto il campionato di poter tener testa anche ai più blasonati club della Serie D (come, per esempio, alla già citata Taranto a cui ha strappato un pareggio nella prima giornata d’andata o alla Fidelis Andria, caduta al “Città degli Ulivi” di Bitonto per 1-0) e questo ha condotto i neroverdi di Pizzulli a piazzarsi al quarto posto in graduatoria al termine della regular season. Un quarto posto che profuma di storia, perché mai prima di quest’anno i leoncelli sono riusciti a guadagnare 59 punti in classifica nel girone H di Serie D.
Il precedente record risale, infatti, all’indimenticata stagione sportiva 2007/2008, quando il Bitonto si fermò a 57 lunghezze, ma sfiorò di un passo una memorabile promozione in Serie C2.
A questo primato si è aggiunta la gioia di aver potuto affrontare, e sconfiggere, il Bari nel primo confronto ufficiale (1-0 al “San Nicola”, ndr) e i traguardi personali conseguiti da bomber Kikko Patierno, che proprio con il Bitonto è riuscito a superare quota 100 reti in carriera, e del quarantenne Nicola De Santis, che ha recentemente festeggiato la sua centesima presenza con la maglia neroverde.
Con 17 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte, gli uomini di Pizzulli si sono collocati, quindi, subito dopo la capolista Az Picerno, outsider dell’intero campionato, e le pugliesi Audace Cerignola e Taranto. Il Savoia, la Fidelis Andria e il Città di Fasano, invece, sono le tre compagini classificatesi subito dopo i neroverdi.
Un piazzamento finale che sancisce l’accesso ai play-off: privilegiato, se si considera che il Bitonto ha allestito una rosa di grande spessore, con tanti volti che nel corso della propria carriera hanno calcato campi prestigiosi (si pensi al tandem d’attacco Patierno – Picci o ai vari Turitto, Montrone, Anaclerio); ma a lungo agognato, perché la dirigenza neroverde non ha mai nascosto di voler tentare l’impresa di agguantare le prime posizioni in graduatoria nonostante la sua prima presenza in Serie D.
Ma, in fondo, il team del presidente Rossiello è ormai abituato ai record impossibili: in tre anni, infatti, è riuscito ad ottenere tre promozioni consecutive partendo dalla Prima Categoria ed arrivando in Serie D.
Ecco perché, una volta giunti ai play-off, i supporters neroverdi non hanno potuto far a meno che sperare in un ulteriore miracolo dei propri beniamini, che però non si è avverato, sancendo la fine dell’avventura dei leoncelli sul campo tarantino, dinnanzi a circa 300 tifosi bitontini.
L’annata 2018/2019 si chiude, pertanto, con l’amaro in bocca di non aver potuto assaporare una storica finalissima dei play-off contro l’Audace Cerignola, ma al contempo non può di certo definirsi deludente. Il Bitonto ha tracciato la strada da cui ripartire nella prossima stagione, certa di essere tra le compagini dilettantistiche pugliesi più temibili e, soprattutto, dotata di un progetto solido in grado di poter proseguire quella battaglia che vale un posto tra i professionisti.