Massimo Coppola: una cristallina ricerca di attimi eterni

Cristallino è il terzo disco del cantautore Massimo Coppola, originario di Grottaglie

Cristallino è il terzo album del cantautore Massimo Coppola, originario di Grottaglie: la sua carriera musicale cominciò proprio in Puglia, tra le canzoni suonate e cantate con l’immediatezza di una chitarra in braccio e la passione originaria per la batteria, che lo portava in contesti jazz. Il disco segue i due album The Answer (2011) e Sinceri Oroscopi (2013) e mescola diversi generi musicali, dall’elettronica al jazz, al funk rock. Cristallino è un concept album che ha preso forma nel periodo di permanenza del cantautore a Praga (2015-2017); il percorso artistico di Massimo Coppola l’ha visto spostarsi per l’Italia e per l’Europa, collaborando con artisti come Mario Rosini, Gianluca Grignani, Pier Foschi, Renzo Arbore, Fausto Mesolella e i Neri per Caso.

In Cristallino suonano: Massimo Coppola (voce, chitarra e programming), Vince Pastano (chitarre elettriche), Bruno Farinelli (batteria), Federico Malaman (basso elettrico), Fabio Valdemarin (pianoforte), Davide Bonetti (fisarmonica), Giorgio Santisi (basso elettrico), Kuba Dolezal (sassofono, Hammond Keys).

Cosa ricorda del Massimo Coppola che comincia ad esprimersi musicalmente a Grottaglie?

Ricordo tutto. Conservo intatto l’entusiasmo e la voglia di sognare. L’ideale è sempre quello: trasferire dei contenuti attraverso le note, rendere un momento leggero (come ascoltare una canzone) un momento intenso e semanticamente pregno, un’esperienza di riconoscimento e adesione ai percorsi comuni della vita. Già all’epoca, appunto, provavo a condensare le esperienze nelle canzoni con la freschezza di quell’epoca e, forse, una ancor maggiore speranza; ma continuo tutt’oggi a farlo, possibilmente con maggiore disincanto e a tratti con la rabbia di aver capito che non sempre è facile sognare. Resta tuttavia la voglia di crederci, “la voglia di vedere il sole anche dove il sole non può stare” (come nel testo di Leggero). Della Puglia c’è il sole, inteso come il calore e il coinvolgimento rispetto a quello che abbiamo suonato. Da allora quella passione c’è sempre. Mai sopita.

Cosa racconta la copertina di Cristallino?

Spesso si utilizza la metafora del pesce fuor d’acqua come identificativa dell’essere fuori dai giochi, un outcast, un diverso, incapace di adattarsi e di nuotare nel mare sociale. Ebbene nell’illustrazione di copertina (opera di Marco Paci), la testa del naufrago rappresenta appunto la situazione di chi, suo malgrado, nel mare sociale è costretto a viverci, a incastrarsi, a inventarsi. E guarda speranzoso i pesci fortunati che, procedendo con la metafora, rappresentano le menti, i corpi, le persone, i “noi” che sono in grado di sfuggire alle gabbie sociali, ai percorsi segnati, al conservare, e sono invece coraggiosamente e instancabilmente alla ricerca di un altro da sé, di un’altra parte del mondo, sconosciuta, non ancora sondata, ma non per questo meno attraente, meno fascinosa, anzi potenzialmente ancora più desiderabile in quanto misteriosa.

Cosa significa essere Cristallino?

Il significato di tutto quello di cui facciamo esperienza nel mondo è sotteso, complesso, sfidante, sorprendente ma altrettanto disvelato e cristallino una volta che ne abbiamo accettato i meccanismi, rinunciando alla perfezione e al controllo. È cristallino che il nostro è un percorso volto alla ricerca della felicità e di attimi eterni che superino “i limiti imposti dalla fisica del tempo”.

La carriera musicale di Massimo Coppola è stata costellata da diversi salti geografici

Ogni luogo ha avuto il suo perché. Ogni spazio ha accompagnato delle esperienze del cuore e dell’anima, degne di essere ricordate, nel bene e nel male. Il girovagare non ha fatto altro che arricchire, espandere, allargare gli orizzonti. Il viaggio, metafora della vita, continua ricerca di equilibrio tra rabbia e speranza, tra sogni infranti e nuove consapevolezze. Per cercare quella “pace interiore” tanto agognata. Una dimensione atarassica in grado di superare le difficoltà contingenti traguardandosi a uno scenario altro, distante, autentico in cui il percorso corrisponda al piacere di percorrerlo.

Massimo Coppola è un sognatore deluso?

No. Non lo sono. Alla fine vince la speranza. Quasi sempre. Ma è indubbio che il percorso della vita a volte fa mancare il fiato e tutto questo può annebbiare, fa sbandare. Il protagonista di Cristallino è deluso dal sentirsi incastrato in un luogo e in un tempo a cui non si sente di appartenere, da un vivere sociale che percepisce distante, da dei modelli imperanti che a lui sembrano inappropriati e privi di significato. Alla fine per fortuna scopre che, liberandosi dai vincoli e cominciando a vivere autenticamente con se stesso e con gli altri, rinunciando a perfezione e controllo, può dare spazio al suo cuore e a quella pace che in esso trova rifugio.