Con un omaggio al mito, debutta la stagione del Traetta

"Amore e psiche", dramma con le musiche di Traetta e l'interpretazione di Amanda Sandrelli, inaugura stasera il ricco e variegato cartellone del teatro bitontino

Con Amore e Psiche. La favola di Apuleio con le musiche di Tommaso Traetta, in scena alle ore 18 e in replica alle 21, prende il via, stasera, la nuova stagione del Teatro Traetta di Bitonto: un ricco e variegato calendario di appuntamenti, che terrà compagnia al pubblico bitontino e a quello proveniente dai centri limitrofi, da oggi sino a giugno del prossimo anno.

Interpretato da Amanda Sandrelli, insieme a Donatella De Luca (soprano), Alessandra Gaeta (danzatrice e coreografa), il Coro Lirico Città di Bitonto, coordinato da Giuseppe Maiorano, e l’Ensemble del Traetta Opera Festival diretto da Gianmaria Fantato, Amore e Psiche si avvale della drammaturgia di Nicola Pice e Maurizio Pellegrini.

Amanda Sandrelli

Il primo, come si diceva, di una lunga serie di spettacoli che abbracciano prosa, welfare culturale e spettacoli per le famiglie, raccolti sotto il titolo La scena dei ragazzi e, infine, la rassegna di danza contemporanea Arte dello spettatore del Network Internazionale Danza Puglia, con coreografi e danzatori di caratura internazionale.

Molti i protagonisti dell’intera scena nazionale pronti a calcare il palcoscenico del Traetta: da Paolo Rossi (Da questa sera si recita a soggetto 13 novembre) a
Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello (L’amore è rivoluzionario 1 dicembre), da Geppy Gleijeses (Il fu Mattia Pascal – 5 dicembre) a Enrico Loverso (Le città visibili – 1 febbraio), Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia (La strana coppia – 7 febbraio), Luca Saccoia (Natale in casa Cuppiello – 16 febbario), Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli (L’anatra all’arancia – 12 marzo), solo per citare i più noti.

Paolo Rossi

In programma, anche opere dal forte impatto emotivo e sociale, capaci di stimolare riflessioni su temi di grande attualità. Interpretato da Eva Robin’s, figura iconica del movimento transgender, insieme a Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, Le serve (22 marzo) affronta le dinamiche di potere e il rapporto tra genere e società. Altra piéce di notevole effetto è La madre di Eva con Stefania Rocca (7 marzo) tratto dal romanzo di Silvia Ferreri, che esplora il delicato e complesso tema del percorso di trasformazione di genere di una giovane donna e delle implicazioni emotive e psicologiche per chi le sta vicino.

Oltre alla prosa per adulti, il Traetta punta a coinvolgere il pubblico più giovane, attraverso la rassegna La scena dei ragazzi. Un aspetto interessante è l’approccio scelto per avvicinare i più piccoli al mondo del teatro, ispirandosi al linguaggio videoludico e definendo la sezione come Il prossimo livello, obiettivo a cui mira il teatro, cercando di creare un legame tra il mondo dello spettacolo e i videogiochi, ormai parte integrante della vita quotidiana dei giovani.

GeppY Gleiyeses

Tra gli spettacoli di questa sezione, Come un gatto con gli stivali (15 dicembre), con Dino Parrotta e Loris Leoci, La Favola di Peter (5 gennaio), con Silvio Gioia, Nella pancia del lupo (23 febbraio) con Adriana Gallo.

La stagione del Traetta pone grande attenzione anche al tema del welfare culturale, con una serie di spettacoli pensati e realizzati con lo scopo di generare consapevolezza tra gli spettatori. Sollecitati questi ultimi a riflettere su alcune grandi questioni di carattere sociale, a cui solo il teatro riesce a conferire quel particolare spessore emotivo in grado, più di ogni altra dimensione artistica, di incidere profondamente nelle coscienze.

Eva Robin’s, al centro, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna

Tra gli spettacoli di questa sezione, I figli della frettolosa con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (16 novembre), che esplora il tema della cecità sia fisica che metaforica, e Stai Zitta! (12 gennaio) con Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque, una produzione ironica e dissacrante sul linguaggio di genere, ispirata all’omonimo libro di Michela Murgia.

Insomma, un programma pensato per coinvolgere un pubblico il più ampio possibile e per offrire stimoli diversi, grazie ai quali riuscire a leggere la realtà che ci circonda e a indagare le vaste e complesse profondità dell’animo. Insieme, ovviamente, a tanto divertimento e comicità. Non è questo, in fondo, il compito del teatro?

Adriana Gallo