Bisceglie capitale pugliese del libro e della lettura. Più che un titolo o una suggestione, un’abile invenzione di comunicazione da parte di uffici stampa ed esperti di comunicazione, quella di Bisceglie come centro nevralgico di un intero sistema culturale che ruota attorno ai libri è una realtà che, in questi ultimi anni, sta prendendo sempre più forma. Se quindici anni fa la città poteva contare su una sola libreria – specializzata in titoli per l’infanzia – oggi, sulla scia anche della felice intuizione del festival Libri nel Borgo Antico, Bisceglie può vantare la presenza di tre librerie, attive con il proprio calendario di eventi e presentazioni, e una fumetteria.
In una recente intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, lo scrittore e filosofo Marcello Veneziani, biscegliese, ha parlato proprio di questo cambiamento: “Libri nel Borgo Antico è stato l’unico elemento di novità nella storia di Bisceglie negli ultimi 20 anni. Non solo un evento di immagine. L’iniziativa ha creato una familiarità con i libri e un’attenzione nei confronti del pensiero, generando positivi cambiamenti. Ho lasciato un paese fondamentalmente contadino e un po’ marinaro quando sono andato via. Il rapporto con la cultura era marginale, ristretto a pochi. Ora è diverso”.
Una dichiarazione che trova fondamento, ad esempio, nella sempre più ampia e variegata programmazione culturale offerta dalle Vecchie Segherie Mastrototaro, una delle librerie nate in questi ultimi dieci anni e diventata punto di riferimento fondamentale a livello nazionale. Un vero e proprio centro culturale che durante tutto l’anno accoglie i principali autori di narrativa e saggistica, oltre che personalità di spicco della cultura e della società civile, facendo registrare sempre ottimi riscontri in termini di presenze e di interesse da parte del pubblico rispetto agli eventi proposti.
Quest’anno, e non è certo scontato per una città di provincia con poco più di 55mila abitanti – Bisceglie ha ospitato, a distanza di poche settimane, i finalisti dei due principali concorsi letterari nazionali: quelli del Premio Strega (consuetudine ormai consolidata grazie alla collaborazione delle Vecchie Segherie Mastrototaro con la Fondazione Bellonci), e quelli del Premio Campiello, giunti in città per l’anteprima della quindicesima edizione di Libri nel Borgo Antico. Anche in quest’ultimo caso, si è avviata una collaborazione destinata a durare nel tempo, come testimonia anche la recente iniziativa, all’interno del festival letterario biscegliese, dedicata al Premio Campiello Giovani. Stefania Zuccolotto, membro del comitato di gestione del Premio Campiello, ha incontrato i giovanissimi volontari del festival per spiegare e approfondire le modalità di accesso al concorso letterario rivolto ad aspiranti scrittori di età compresa fra i 15 e i 22 anni.
Il coinvolgimento delle giovani generazioni è da sempre uno dei punti fermi del festival, che da qualche anno ha anche avviato un progetto, I Sognalibri, patrocinato dall’Università Luiss Guido Carli e strutturato come un percorso di avvicinamento alla lettura e incontro con le professioni culturali da svolgersi nei mesi estivi e nelle settimane antecedenti alla kermesse letteraria. I ragazzi coinvolti, poi, vengono chiamati sul palco della manifestazione per condurre alcune delle conversazioni con gli autori ospiti, mettendo così a frutto le competenze acquisite nel corso del progetto. La scelta di puntare sui più giovani è d’altronde fondamentale se davvero si vuole rendere stabile e duratura questa vocazione “letteraria” della città.
Lo conferma anche il recente successo del BiComix, altro festival tutto biscegliese, organizzato da un gruppo di ragazzi under 30 che in soli cinque anni hanno trasformato un piccolo esperimento dedicato ai fumetti in una delle manifestazioni più attese e partecipate attorno alla cosiddetta “nona arte”. Un festival che, come dichiarato pubblicamente da Michael Rocchetti, in arte Gli Scarabocchi di Maicol&Mirco, tra i fumettisti italiani più amati e seguiti, sta diventando una delle “manifestazioni più importanti di questo momento storico, capace di crescere edizione dopo edizione assieme agli ospiti”. Il segreto? “Pochi contenuti, sviscerati a fondo, in una cornice da sogno. Un festival mobile, navigabile e gratuito, come il mare che lo ospita”. Anche in questo caso – e differentemente da molti altri festival dedicati ai “comics” – il BiComix non punta soltanto al facile intrattenimento, ma anche su di una proposta culturale coerente, con l’obiettivo di valorizzare gli artisti che sul fumetto ci lavorano e di far conoscere quelle realtà indipendenti che spesso rimangono “nascoste” al pubblico più generalista.
Rispetto a quanto detto, quindi, Bisceglie ha tutte le carte in regola per essere riconosciuta, anche a livello nazionale, come una città impegnata tutto l’anno nella promozione dei libri e alla lettura, nelle sue diverse forme. Lo scorso agosto, finalmente, qualcuno se n’è accorto anche all’esterno: per dieci giorni la città del nord-barese ha catalizzato le attenzioni dei principali organi di informazione a seguito della tanto attesa riapertura della Biblioteca comunale Pompeo Sarnelli. Dopo cinque anni di chiusura, sono stati raddoppiati gli spazi con l’utilizzo di tutti e tre i piani dell’edificio, garantiti servizi sempre più tecnologici con badge di accesso alle sale studio, registrazione informatica degli utenti e del prestito librario e sei nuove postazioni pc, e ampliata l’offerta di libri, con circa 2mila volumi acquisiti negli ultimi anni, che vanno ad arricchire la collezione di oltre 20mila testi. È stato inoltre riconsegnato anche alla biblioteca e alla città, dopo un lavoro di restauro coordinato da Archivio di Stato e Soprintendenza di Bari, l’antichissimo manoscritto Pateat Universis.
Proprio nel chiostro della biblioteca si sono svolte alcune delle presentazioni nell’ambito di Libri nel Borgo Antico, mentre, qualche giorno prima, sul Porto Turistico, il BiComix ha richiamato decine di migliaia di appassionati grazie alla presenza di ottanta fumettisti e illustratori e ad un fitto calendario di attività con laboratori di disegno, sfilate di cosplayer, installazioni dedicate al fumetto sperimentale e decine di presentazioni di libri. Due settimane di grandi eventi che hanno fatto parlare di Bisceglie in tutto il paese, grazie anche all’eccezionale passa parola degli ospiti accolti nelle diverse manifestazioni. La sfida, adesso, è quella di creare davvero una rete di collaborazioni efficaci tra le diverse realtà private e mettere “a sistema” quegli spazi pubblici destinati principalmente alle attività culturali.
Insomma, che si parli di lungimiranti attività imprenditoriali (Vecchie Segherie Mastrototaro), di iniziative nate dal basso, dalla volontà di associazioni culturali composte principalmente da amici e appassionati (l’Associazione Borgo Antico così come l’Associazione URCA, che organizza il BiComix), o ancora di eventi promossi da reti come i Presidi del Libro – quello biscegliese organizza ormai da più di vent’anni la rassegna Libridamare, con lo scopo di coniugare la lettura con le altre arti nei luoghi suggestivi della città all’insegna della memoria e della lentezza – Bisceglie ha saputo davvero, e non solo a parole, riunire negli anni, attorno ai libri, una comunità di cittadini attivi, consapevoli, coinvolti direttamente nella costruzione dell’offerta culturale cittadina. Un esempio virtuoso anche per altre città.
Le foto sono tratte dalla pagina fb di “Libri nel Borgo Antico”