Ho un ricordo assai caro di quand’ero bambina che riguarda Domenico Modugno e la sua musica. Era una bellissima mattina d’estate e il sole filtrava tra le persiane socchiuse. Mia nonna Carmela aveva una radio, che accendeva sempre mentre ricamava: quel giorno lasciò che le note si diffondessero per la stanza e spalancò la finestra. La radio suonava un brano bellissimo di Domenico Modugno. il mio preferito in assoluto, e, ai miei occhi di bambina, vedere i raggi del sole riempire il soggiorno e mia nonna sedersi sulla sedia, alle prese con quelle che Leopardi avrebbe definito “opre femminili”, mi sembrò davvero meraviglioso.
È così che ci s’innamora della musica o di un cantante, ed è così che si iniziano ad apprezzare i momenti di pura magia che la vita ci offre, insieme a tanti di dolore. Meraviglioso è un inno alla bellezza del mondo, alla sua poesia, al suo incanto. E a ripensare a quella finestra, alle mani di mia nonna che muovevano sapientemente ago e filo, alla voce potente di questo cantante, non posso che concordare con uno dei suoi brani più celebri.

Da ieri e fino a domani 8 settembre, Polignano ricorderà Modugno nato proprio sulle sue spiagge, a trent’anni dalla sua scomparsa. Alcuni dei più grandi interpreti della canzone si esibiscono in un grande festival a lui dedicato, Terra ca nun senti – Viaggio a Sud tra Modugno e Buttitta, con la direzione artistica di Carmen Consoli. La cantante si è esibita nella prima serata con la sua band, formata da Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica, Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino.
La “cantantessa”, com’è stata definita nel corso della sua carriera, ha presentato e interpretato brani tradizionali siciliani firmati dal poeta Ignazio Buttitta e da cantautori di grande spessore, quali Franco Battiato e Rosa Balistreri. Non sono mancati, poi, quegli artisti che hanno interiorizzato e fatta loro la musica di questa colonna della musica italiana e internazionale, tributando molteplici omaggi nel corso della loro carriera. Tra questi non poteva mancare Max Gazzè, protagonista della settima edizione di Meraviglioso Modugno, nel 2017. Ad accompagnare il cantautore, Ginevra di Marco, Erica Mou, Ghemon, Francesca Michelin, Mauro Ermanno Giovanardi, in una sinfonia che ripercorre la carriera e i grandi successi del cantante di Polignano. Ad impreziosire la serata, le letture di Lunetta Savino.
Oggi sarà presente sul palco del festival l’Orchestra Sinfonica di Sanremo con Peppe Voltarelli, e gli interpreti pugliesi provenienti da Area Sanremo nello spettacolo intitolato Modugno 30 – Omaggio a Domenico Modugno con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e Peppe Voltarelli e alla direzione il maestro Giancarlo De Lorenzo. Direzione e arranggiamenti saranno affidati alle sapienti mani di Valter Sivilotti, con i testi originali e voce narrante di Davide Mancini. Domani sera lo spettacolo Dalla Puglia a Sanremo: le più belle canzoni del Festival con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, prporrà giovani interpreti pugliesi provenienti da Area Sanremo, e a seguire, a vent’anni dall’uscita dell’album che ha segnato la carriera di Enzo Avitabile, l’artista napoletano con i Bottari di Portico, canterà Salvamm ‘o munno, un brano che intreccia il vecchio e il nuovo, tra ritmi mediterranei e sound africano.

L’intero festival intende mostrare il grande impatto che Modugno ha avuto sulla musica italiana, accostando ai brani più celebri e meno noti di Modugno i nuovi successi della musica italiana. “Sono moltissimi anni che porto avanti una mia ricerca personale e un progetto artistico intorno alla musica tradizionale siciliana e dallo scorso anno questo percorso si è sintetizzato e concretizzato in ‘Terra ca nun senti’, un progetto che ho particolarmente a cuore”, spiega Carmen Consoli. “La musica popolare è un elemento fondamentale della nostra storia collettiva, ma in ognuno di noi con essa si intrecciano una storia personale e familiare altrettanto importanti” conclude.
“Un’occasione imperdibile – la definisce il sindaco di Polignano, Vito Carrieri – e siamo orgogliosi di celebrare anche quest’anno il nostro illustre concittadino Mimi’ Modugno”. In occasione del trentennale dalla sua morte, la città ha voluto celebrare questo straordinario artista non limitandosi al consueto appuntamento del 6 agosto, ma celebrando il suo cantautore anche in queste tre serate.
“Modugno è stato il cantante italiano più noto all’estero con oltre 60 milioni di dischi venduti”, ricorda Giancarlo De Lorenzo, direttore artistico della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo. “Il suo ‘Nel Blu dipinto di Blu’ è ancora oggi un brano cantato in tutto il mondo, adattato e tradotto dal finlandese al cinese. La sua musica è universale, per questo sarà una serata per tutti. Abbiamo portato in giro per l’Italia questo concerto; esibirsi a Polignano a Mare dove Modugno è nato renderà tutto ancora più emozionante, per il pubblico e anche per noi”, osserva.

Il festival si svolge in piazza Suor Maria Laselva alle 21, in uno dei punti nevralgici della città. Una piazza da cui si può scorgere l’azzurrino mare di Polignano, mentre si passeggia. “È uno dei luoghi più identificativi della città – sostiene il sindaco – e, udendo le onde del mare infrangersi contro gli scogli, è impossibile non innamorarsi ancora di più delle note di Modugno”. Questo bimbo che si diceva che fosse nato con il maestrale e che, per questa ragione, fosse sempre in movimento, con quei suoi capelli ricci, da cui deriva il soprannome “u r’zzìll”, che gli davano vicini e parenti, non si è mai fermato e non si è mai arreso, portando la sua personale visione della musica nel mondo.
“È definito il primo cantautore italiano – sostiene Carmen Consoli – e io ho un forte debito di riconoscenza nei suoi confronti. La musica e l’arte di Domenico Modugno fanno parte delle mie radici familiari, dei momenti più intensi e felici del nostro quotidiano con mio padre e mia madre, quando ascoltavamo con papà gli amati vinili di Mr Volare. La sua ‘presenza’ è sempre stata così centrale nelle nostre giornate che l’ho ricordato e cantato anche ne ‘L’ultimo bacio’, un mio pezzo di ormai 25 anni fa, nel quale citavo alcuni versi della struggente ‘Piove’ dell’immenso Modugno. Avere la possibilità di fondere in un unico evento tutte le mie radici musicali, sia tradizionali che personali, per me non è solo un onore, è un dono. Grazie Polignano!”, conclude.