Finalmente a Bari tutta un’altra MUSICA

La collaborazione tra Comune di Bari e un raggruppamento di imprese - col ruolo determinante giocato da Exprivia - ha permesso la realizzazione di innovative applicazioni informatiche per consentire al capoluogo pugliese di diventare una smart city

Prosegue il percorso di Bari come città agile e intelligente, grazie al progetto M.U.S.I.C.A. (acronimo che sta per Monitoraggio Urbano attraverso Soluzioni Innovative per Città Agili).

Ma cos’è esattamente una smart city, una citta intelligente? Le implementazioni tecnologiche, rese possibili dalle acquisizioni scientifiche di questi decenni, rendono possbile uno sviluppo sostenibile, oltre al miglioramento delle prestazioni urbane e della qualità della vita dei cittadini. Le tecnologie in questione riguardano, ad esempio, il campo della mobilità, della comunicazione, dell’ambiente, dell’efficienza energetica.

La città di Amburgo, in Germania, ha imboccato con decisione la strada della Smart City

Lo sviluppo delle smart city sta avvenendo proprio in questi anni, nelle grandi città straniere ma anche in quelle italiane. In Puglia, il Comune di Bari è impegnato convintamente in questa direzione grazie al progetto MUSICA.

Di grande rilievo i recenti risultati della collaborazione tra l’amministrazione barese e un Raggruppamento Temporaneo di Imprese, costituito da grandi aziende come Exprivia, Links e IBM, contando anche sul supporto tecnico di Tera per la componente di Smart Building. Lo scopo di questa sinergia è stato realizzare uno strumento di grande utilità per la governance urbana.

Tutte le informazioni vengono aggregate e analizzate su un unico cruscotto web, l’Urban Control Center. Immaginate di riunire e visualizzare – su un’unica e comoda mappa della città – tutte le comunicazioni provenienti da Polizia Municipale, Anagrafe, SIT Patrimonio e Asset Pubblici, Ripartizione Innovazione Tecnologica, Sistemi Informativi e TLC, ISTAT, ARPA, AMIU, AMGAS, ENEL, AQP e AMTAB, oltre che dalle videocamere di sicurezza.

Gli ambiti considerati sono quelli relativi all’ambiente, all’energia, alla sicurezza e al benessere dei cittadini. Si tratta, evidentemente, di uno strumento di grandissima utilità per qualsiasi amministrazione cittadina, di grande aiuto nelle decisioni operative e di carattere strategico. Anche questa creazione è da inserirsi nel progetto MUSICA.

Questo sistema informatizzato potrà, ad esempio, permettere di verificare che i rifiuti vengano conferiti correttamente; potrà ancora incrociare i dati del servizio meteo per gestire al meglio il traffico cittadino in condizioni di smog.

Il porto di Bari. Foto di Antonio Manfredonio

Pure i cittadini potranno però far sentire la loro voce, sia attraverso i social network del Comune, sia con l’intermediazione delle testate giornalistiche sia scaricando e soprattutto utilizzando la app BaRisolve, con la quale, ad esempio, segnalare rifiuti abbandonati, buche sul manto stradale, problemi relativi al verde pubblico. L’integrazione di questi strumenti nel progetto MUSICA consentirà di far arrivare la loro voce fino all’amministrazione.

Primo piano ha intervistato Felice Vitulano, chief technical officer di Exprivia S.p.A., gruppo internazionale la cui fondazione risale al 1983, che ha avuto un ruolo determinante nel progetto MUSICA.

Felice Vitulano, chief technical officer di Exprivia

Lei ha auspicato che Bari possa diventare una best practice di smart city a livello nazionale. Quali sono le città italiane che sono più avanti, in tal senso? Per MUSICA, si sono colti elementi da queste esperienze, da riportare a Bari?

Oggi le principali smart city italiane (con in testa Milano, Bologna e Firenze) sono tutte localizzate al centro-nord. Questo racconta l’ultima classifica redatta da Forum PA. È difficile però pensare a delle best practice che siano valide per ogni città. Ogni città è un microcosmo che va capito, interpretato, e per farlo serve un sistema di misura che faccia emergere i fattori chiave da monitorare in modo da valutare il risultato delle azioni fatte in maniera semplice e diretta. In particolare su MUSICA la focalizzazione è stata su alcuni aspetti specifici, ovvero: mobilità e trasporti, monitoraggio ambientale, sicurezza, consumi energetici, servizi al cittadino, well-being.

Per un’azienda come Exprivia, cosa ha significato essere parte di un raggruppamento temporaneo di imprese al lavoro su questo progetto? Può spiegare ai lettori che genere di impegno nella ricerca rappresenta il rapportarsi a strumenti così all’avanguardia come Big Data e Machine Learning?

Progetti di questa complessità richiedono competenze tecniche e di dominio importanti. Per il progetto MUSICA si è costituito un RTI con IBM, proiettata su un concetto di Smart Planet da anni, e Links, azienda molto presente nella pubblica amministrazione locale. Le competenze delle tre aziende hanno garantito una copertura piena delle esigenze espresse dal Comune di Bari e una competenza in grado di portare all’amministrazione pubblica esperienze maturate su altri clienti per progetti di questa portata. In particolare, la quantità di dati messi a disposizione dal Comune ha permesso di sperimentare nuovi modelli di analisi e tecniche di visualizzazione dei dati necessari per poter estrarre insights dai dati generati dalla città. Gli strumenti di Big Data Analysis e Machine Learning hanno permesso di creare una sistema capillare in grado di fare emergere dai dati grezzi fenomeni e processi su cui focalizzare l’attenzione.

Quanto sarà importante il coinvolgimento dei cittadini – grazie anche all’integrazione dell’app BaRisolve – per il buon successo di MUSICA?

La Smart City nasce per garantire una centralità del cittadino. BaRisolve è un esempio in cui il cittadino diventa un “sensore” intelligente per la città. Arriva lì dove l’amministrazione ha difficoltà ad arrivare e aiuta a far emergere situazioni di degrado o di rischio grazie ad un modello ormai consolidato che è quello del crowdsourcing. Il cittadino è quindi parte attiva del progetto MUSICA e le sue segnalazioni tramite BaRisolve sono una fonte preziosa, soprattutto per recepire informazioni sulla sicurezza e sul decoro della città. Siamo già in grado di interpretare i messaggi (con tecniche di Natural Language Processing), lasciate dai cittadini su BaRisolve e siamo in fase di sperimentazione nell’utilizzo di tecniche di Image Analytics al fine di poter sfruttare anche le informazioni implicitamente presenti nelle immagini inviate tramite la app, ad esempio per rilevare problemi specifici sul decoro urbano.

Ad alcuni mesi dalla presentazione del progetto, è già possibile apprezzare i primi risultati ottenuti grazie a MUSICA?

MUSICA oggi non è ancora una piattaforma a cui hanno accesso i cittadini ma è usata all’interno della organizzazione comunale. Non è possibile dare una indicazione numerica del vantaggio portato dalla soluzione ma è chiaro che oggi tutto il tempo dedicato alla raccolta dei dati, alla loro qualificazione e integrazione è azzerato grazie ai processi automatici di raccolta dati messi in piedi grazie a MUSICA. Oggi, quindi, il tempo è tutto speso nella fase di analisi e nella generazione di “Report” e “Cruscotti”. Abbiamo quindi lasciato fare alle macchine il lavoro a più basso valore aggiunto mentre gli analisti possono dedicarsi alla analisi dei dati “freschi” e, ove disponibili, recepiti in MUSICA in tempo reale.