Dopo i grandi successi riscossi l’anno scorso da See You in Texas di Vito Palmieri (il premio della giuria allo Shangai International Film Festival, quello del pubblico al Biografilm Festival e numerosi altri riconoscimenti in altri festival internazionali), il cinema realizzato da autori bitontini è di nuovo sotto la luce dei riflettori nazionali e internazionali.
Nel giro di poche ore, infatti, sono state diffuse due buone notizie che riguardano i lavori di altrettanti registi nati e cresciuti a Bitonto. Dei, primo film di finzione di Cosimo Terlizzi, già particolarmente apprezzato dalla critica italiana, si è infatti aggiudicato l’Explosive Talent Award 2018 dell’ultimo Giffoni Film Festival, mentre Il bene mio, secondo lungometraggio di Pippo Mezzapesa, è stato selezionato come Evento Speciale Fuori Concorso della 15esima edizione delle Giornate degli Autori, la rassegna autonoma all’interno della Mostra del Cinema di Venezia (sul modello della prestigiosa Quinzaine des Réalisateurs di Cannes) dove verrà presentato in anteprima mondiale.
Mezzapesa torna dunque al Lido dieci anni dopo che il suo Pinuccio Lovero – Sogno di una morte di mezza estate era stato scelto per un altro evento speciale, la chiusura della Settimana della Critica.
“Non potevo augurarmi vetrina migliore per un film a cui sono molto legato e che sento profondamente mio”, ha commentato il regista. “Un film che racconta la resistenza di un uomo nel tentativo di recuperare una comunità dissolta. Che parla di amore, di distruzione e dell’importanza del ricordo”. Una comunità perduta, distrutta dal terremoto, e un uomo che vuole a tutti i costi difenderne il ricordo.
Protagonista del film è Sergio Rubini, nel ruolo di Elia, ultimo abitante del paese fantasma di Provvidenza. Una voce fuori dal coro che non vuole abbandonare quelle strade deserte ma piene di ricordi, che non vuole dimenticare perché, solo attraverso il ricordo, quella ferita profonda potrà forse rimarginarsi.
“Il film di Mezzapesa è stato dal primo istante un film da farsi, per la sua forma diversa, poetica, saggia, commovente”, ha aggiunto il produttore Cesare Fragnelli, che ha spiegato come film di qualità come Il bene mio possano essere prodotti soltanto con il sostegno di Rai Cinema, Mibact e enti regionali come l’Apulia Film Commission.
Sostegno che, come ha spiegato lo stesso direttore generale della film commission pugliese, Antonio Parente, è stato ben ripagato perché “dimostra che chi viene in Puglia a girare i suoi progetti audiovisivi, non trova solo location di grande impatto cinematografico e sostegno economico, ma una vera e propria ‘macchina’ del cinema fatta di professionisti con decine di film alle spalle e che ormai ricoprono ruoli da capireparto”.
Accanto a Sergio Rubini, gli attori Sonya Mellah, Teresa Saponangelo, Dino Abbrescia, Francesco De Vito, Michele Sinisi.
Il film è stato girato tra la Puglia (Gravina e Poggiorsini) e la Campania (Apice), la fotografia è curata da Giorgio Giannoccaro, il montaggio da Andrea Facchini, la scenografia da Michele Modafferi e i costumi da Sara Fanelli.