Si è rivelata un autentico successo la mostra Miti, Eroi e Destino: Tesori dall’Apulia Felix, in corso in questi giorni al Jinsha Site Museum di Chengdu, nella provincia cinese di Sichuan. Frutto della collaborazione tra numerosi musei e istituzioni pugliesi, insieme a partner del paese asiatico, la rassegna, che sarà visitabile sino al 18 maggio, ha fatto registrare una straordinaria affluenza di visitatori già dalle prime giornate.
Inserita in un più ampio progetto di scambio culturale tra la Puglia e la Cina, la mostra si propone un ambizioso traguardo: promuovere la conoscenza reciproca tra due civiltà apparentemente lontane nel tempo e nello spazio, ma unite dal comune legame con il sacro, la spiritualità e il culto della tradizione. Non solo, dunque, un’interessante e importante vetrina dei tesori archeologici pugliesi, ma anche un vero e proprio ponte tra Oriente e Occidente.
Il grande successo registrato dall’inizaitiva non è, in realtà, un caso isolato: rappresenta, infatti, il culmine di anni di proficua collaborazione tra la Regione Puglia e la Cina. L’esposizione di Chengdu è la naturale prosecuzione di un ciclo iniziato con I doni degli dèi. Apulia Felix tra Greci, Indigeni e Romani, un’altra mostra che ha avuto un grande impatto, già ospitata a Nanchino e attualmente in corso a Canton. Proprio attraverso questo tipo di progetti, valorizzando il proprio patrimonio culturale e la propria storia millenaria, la Puglia ha consolidato il proprio ruolo nella repubblica popolare cinese anche da un punto di vista commerciale.
Il Jinsha Site Museum di Chengdu è un luogo simbolico, in quanto si trova sopra il sito archeologico della civiltà Shu, un’antica cultura che risale a più di 3.000 anni fa. La vicinanza tra le meraviglie esposte e le scoperte archeologiche locali rafforza ulteriormente il legame tra le due civiltà, quella cinese e quella pugliese. Come ha spiegato l’archeologa Anna Lucia Tempesta, curatrice della mostra insieme a Wang Fang del Jinsha Museum, l’esposizione crea un ponte tra la civiltà classica occidentale e quella antica cinese, unendo le due tradizioni nella riflessione sul sacro e sul rispetto per la storia e la natura.
Gli oggetti esposti a Chengdu, di grande valore e di indiscutibile bellezza, provengono dal Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, dal Museo archeologico Francesco Ribezzo di Brindisi, dal Museo Civico “G.Fiorelli” di Lucera, dal Museo Archeologico Santa Scolastica di Barie e dal Museo Civico di Foggia: costituiscono un percorso che parte dal VI secolo a.C. e arriva fino al V secolo d.C., testimoniando l’evoluzione della civiltà pugliese attraverso gli scambi con il mondo greco, romano e indigeno.
Tra i pezzi più interessanti, una statua incompleta di Eracle, un busto di Persefone, e una serie di crateri apuli che raffigurano scene di vita quotidiana. Alcuni reperti appaiono in mostra per la prima volta, dopo importanti interventi di restauro da parte degli esperti delle Soprintendenze pugliesi.
Particolarmente rilevante per la realizzazione della mostra è stato il contributo degli atenei pugliesi: gli studi e le ricerche dei Dipartimenti dei Beni Culturali delle università di Bari, Foggia e del Salento ha permesso di presentare al pubblico cinese una panoramica dettagliata della storia e dell’evoluzione della Puglia, come crocevia di antiche civiltà. Il pubblico cinese, immerso in un percorso che mescola arte, storia e mitologia, ha la possibilità di apprezzare anche la qualità dei restauri effettuati sui reperti, che si presentano oggi in uno stato di conservazione eccezionale, grazie alla paziente e meticolosa opera degli archeologi e restauratori pugliesi.
Ma Miti, Eroi e Destino va oltre la semplice esposizione di oggetti antichi: rappresenta un potente messaggio di unione, in cui la bellezza dell’arte e la profondità della storia si uniscono per abbattere le distanze tra popoli diversi. Come spiega l’assessora alla Cultura della Regione Puglia, Viviana Matrangola, il progetto s’inserisce in una visione più ampia di diplomazia culturale: “Conoscenza e sapere sono la chiave per un’evoluzione condivisa, e la Puglia, da sempre crocevia di civiltà, ha una tradizione di apertura e di contaminazione che si rinnova ogni giorno”.
Le parole di Pindaro, tratte dalle Liriche Nemee, scelte come obiettivo auspicato dalla mostra, racchiudono l’essenza di questo incontro culturale: “Una è la razza degli uomini, una è degli dèi”, un richiamo al fatto che, nonostante le differenze, gli esseri umani sono uniti da un destino comune, quello di evolversi attraverso la conoscenza e la bellezza.
Questa mostra non è solo un’opportunità di promozione internazionale per la Puglia, ma anche un’importante occasione di costruzione di un ponte culturale tra l’Occidente e l’Oriente. In un’epoca in cui le differenze culturali sono spesso fonte di incomprensione, eventi come questo dimostrano quanto l’arte e la cultura possano diventare uno strumento potente per superare le barriere e favorire il dialogo. La Puglia, con la sua ricca tradizione di accoglienza e scambio, si conferma punto di riferimento in questo processo di diplomazia culturale, che non solo celebra il passato, ma costruisce anche il futuro di una cooperazione sempre più profonda e solida tra le nazioni.
Nelle foto, la mostra “Miti, Eroi e Destino: Tesori dall’Apulia Felix” al Jinsha Site Museum di Chengdu in Cina