La biodiversità salverà il mondo. E se non proprio il mondo, almeno la Puglia. Da lunedì 20 a venerdì 24 maggio, dal Gargano al Salento saranno più di settanta gli eventi della Settimana della Biodiversità Pugliese, un “tavolo di confronto” intorno a cui sono pronti a sedere agricoltori, allevatori, ricercatori e istituzioni, mondo della scuola, associazioni e cittadini.
L’obiettivo è rintracciare, come propone il focus di questa settima edizione dedicato al connubio tra agrobiodiversità e alimentazione, il filo conduttore che unisce cibo, salute e biodiversità: una filiera assolutamente “naturale” (in senso logico e biologico), grazie a cui progettare e costruire interessanti ed efficaci esperienze d’ampio raggio in ambito alimentare, come auspicano l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia e il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università di Bari che, insieme alle università di Foggia e del Salento e a numerosi altre istituzioni del territorio regionale, sono i promotori della manifestazione.
Aria, acqua, animali; foresta, paesaggio, ambiente; progetti integrati per la biodiversità, scuole oltre agrobiodiversità e alimentazione, le sezioni, dunque, in cui sarà scandita la settimana. Ma come spiegano i curatori e autori Pietro Santamaria, Antonella Epicoco e Adriano Didonna, l’ambizione è trasformare la lunga teoria degli incontri in un altrettanto lungo e fascinoso racconto, in cui possano trovare riverbero le decine e decine di storie apprese nel dialogo con associazioni, agricoltori, studenti, insegnanti, fotografi, cuochi, scrittori, ricercatori e artisti. Per parlare di biodiversità ma “emozionandosi ad ogni singola parola” perchè discorrere di agrobiodiversità e alimentazione in Puglia significa evocare la magia dei paesaggi, il profumo di piante e colture, la fragranza e il sapore di cibi e alimenti irresistibili.
Un racconto che quest’anno si arricchisce della rassegna che porta il tema dell’alimentazione a teatro e tra la gente, Le parole del cibo (quale sarà il futuro del cibo/chi controlla i frutti della terra), progettata in collaborazione con Terra!, l’associazione ambientalista nata nel 2008 il cui l’obiettivo è trasformare i sistemi alimentari, rendendoli sostenibili dal punto di vista ecologico, ambientale e sociale. Terra! è parte della rete di associazioni che hanno costruito e voluto la food policy nella città di Roma. Il suo direttore, Fabio Ciconte, è il primo presidente del Consiglio del cibo di Roma, l’organo istituzionale che, insieme alla politica, si occuperà di redigere il primo Piano del cibo della capitale.
E ancora, seminari, convegni, visite guidate tra i boschi e in cantine e masserie, degustazioni, laboratori e ancora ingresso alla Banca del Germoplasma del CNR di Bari tra le più grandi d’Italia: un’occasione imperdibile (clicca qui per il programma completo) per riavvicinarsi alla terra e alla tematica della filiera corta, nella consapevolezza di come sia necessario attivare una cultura alimentare che eviti gli sprechi e il depauperamento delle risorse naturali.
E parlando di cibo e di sana alimentazione, il pubblico di riferimento non può non essere che quello dei giovani. Per questo con il concorso enogastronomico Agrobiodiversità a Tavola sono coinvolti gli istituti professionali per i servizi alberghieri mentre il premio fotografico Obiettivo Agrobiodiversità (leggi qui) è rivolto a tutti i cittadini pugliesi e agli studenti di ogni ordine e grado, chiamati a raccontare attraverso uno scatto ricette, materie prime, eventi legati alla cucina pugliese, veicolo di tradizioni e usanze del mondo contadino.
Lo start della Settimana della biodiversità è in programma domani, lunedì 20 maggio, Giornata nazionale della biodiversità agricola e alimentare. Il 21 maggio per Le parole del cibo al Teatro Kursal Santa Lucia di Bari andrà in scena il monologo Che fine ha fatto Rosmarina? di e con Fabio Ciconte, mentre dal 22 al 24, presso la Sala Leogrande del Centro polifunzionale studenti di piazza Cesare Battisti, sono in programma tre talk: Food, Estetica e Limite. Insieme a esperti di settore, critici enogastronomici, giornalisti e influencer sarà avviata un’importante riflessione condivisa sullo stretto legame tra tutela della biodiversità e sana alimentazione.
L’agrobiodiversità è parte della biodiversità: rappresenta la diversità dei sistemi agricoli coltivati (agroecosistemi) in relazione a geni e combinazioni di geni entro ogni specie, combinazioni di elementi biotici e abiotici che definiscono i diversi agro-ecosistemi. Un patrimonio da tutelare, salvaguardare e valorizzare, soprattutto a ivello locale. Già dal 2022 in Puglia sono attivi dieci Progetti Integrati per la Biodiversità, che saranno presentati nel corso della Settimana della Biodiversità Pugliese.
Uno “strumento” efficace per contribuire ad affermare l’identità regionale che la settimana in partenza domani vuole celebrare in maniera coinvolgente ma anche festosa e spettacolare, riscoprendo i riti popolari legati al mondo dell’agricoltura e le ricette della tradizione, facendo tesoro dei racconti e delle testimonianze che i biopatriarchi hanno tramandato fino ai giorni nostri. E dunque, che lo spettacolo cominci!