Per la politica bitontina sono giorni densi di novità. La “rivoluzione” di Palazzo Gentile è cominciata lo scorso novembre con l’approdo in aula di Sud al Centro, movimento con riferimento regionale in Anita Maurodinoia, a cui hanno aderito i consiglieri Giuseppe Fioriello e Giuseppe Santoruvo, eletti tra le file di 70032 – Città in Movimento, e Vito Labianca e Marida Milo Milo di Iniziativa Democratica.
Una svolta a cui ha fatto seguito, poche settimane dopo, il passaggio di Michele Daucelli, Emanuele Sannicandro e Cosimo Bonasia di Insieme per la Città proprio alla lista Iniziativa Democratica, del consigliere regionale Alfonso Pisicchio, rimasta senza rappresentanza, passata dalla maggioranza all’opposizione.
L’inizio del nuovo anno ha fatto registrare ulteriori scosse di assestamento: l’enfant prodige delle amministrative 2017, Arcangelo Putignano, ha scelto di aderire anch’egli al movimento della Maurodinoia, abbandonando la lista Tra la Gente.
Una scelta dettata da diverse motivazioni. In primis, la nomina a coordinatore di Terroni 2.0, progetto giovanile, costola di Sud al Centro. Un impegno accolto con entusiasmo dal delegato sindaco di Palombaio, che – come chiarito ai taccuini di Primo piano – rappresenta un forte stimolo ad adoperarsi per portare alla politica i giovani, in un periodo storico in cui questi guardano alla politica con diffidenza”.
La decisione di Putignano, in realtà, si è subito trasformata in un casus belli, suscitando polemiche non solo tra le file dell’opposizione, ma anche tra i banchi della maggioranza, dove l’adesione dei cinque consiglieri comunali alla proposta politica della Maurodinoia non ha ricevuto unanime consenso.
“Abbiamo cercato un riferimento regionale con cui poterci confrontare e a cui rivolgere le istanze dei cittadini –ha spiegato Giuseppe Fioriello, capogruppo di Sud al Centro- trovando disponibilità da parte della consigliera regionale Maurodinoia, impegnata ad espandere l’area di consenso del suo movimento tra le realtà civiche di centrosinistra del territorio barese”.
La campagna acquisti che la “lady preferenze” del Comune di Bari sta portando avanti per le Regionali 2020 ha fatto, dunque, centro anche a Bitonto, dove oggi nel simbolo di Sud al Centro si riconoscono ben cinque consiglieri. Il gruppo consigliare più nutrito dell’intera assise: “il nostro obiettivo -prosegue Fioriello- è quello di continuare a collaborare con la giunta, semprechè ruoli e assetti all’interno della stessa non dovessero cambiare, ponendoci nella necessità di esprimere e far valere convintamente il nostro punto di vista”.
Il riferimento più immediato è all’ingresso in maggioranza del Partito Democratico, dopo mesi di trattative. L’intesa dei Dem con il sindaco Abbaticchio e i suoi alleati potrebbe condurre, infatti, ad ulteriori polemiche, a partire proprio da Sud al Centro. “Un eventuale rimpasto in giunta, con l’arrivo del Pd in maggioranza, non ci vedrebbe certo silenziosi”, fanno sapere da quella parte.
Giuseppe Santoruvo, tra i consiglieri più suffragati del movimento, non fa mistero, infatti, che nonostante i due delegati sindaco e il presidente del consiglio comunale, Sud al Centro potrebbe reclamare una poltrona in giunta. E potrebbe essere lo stesso Santoruvo a pretenderla, magari in qualità di responsabile dello sport, forte di una non trascurabile esperienza nel settore. “Ci sono alcune deleghe che non sono ancora state affidate. Quella allo sport potrebbe interessarmi, come ho avuto già modo di chiarire in maggioranza”, spiega.
Intanto, le consultazioni europee si avvicinano. Molte sono le voci che danno per certa la partecipazione alla tornata elettorale del sindaco Michele Abbaticchio, coordinatore regionale di Italia in Comune. Qualora il primo cittadino decidesse di avviare la propria corsa verso Strasburgo, le liste in giunta saranno sicuramente invitate a garantirgli sostegno. Resta da capire se il partito di Abbaticchio siglerà, come previsto, un accordo con il Pd e il resto del centrosinistra, o sceglierà di gareggiare in autonomia. Inutile sottolineare che da questa mossa potranno dipendere le scelte di alcuni esponenti della politica locale, legati insieme sia alla figura di Abbaticchio sia al Partito Democratico.
“Avere un europarlamentare bitontino sarebbe una grande opportunità e, quindi, non avremmo alcuna difficoltà ad appoggiare la candidatura di Abbaticchio. E se non dovesse trovarsi un accordo tra Italia in Comune e Pd, noi sosterremmo comunque la sua candidatura”, spiegano i consiglieri di Sud al Centro.
Una nuova era per la politica bitontina è appena cominciata. Il sindaco Abbaticchio, al momento, può contare sul sostegno di 17 consiglieri su 24, ovvero su quasi i 2/3 dell’intera assise. Se l’amministrazione non è mai stata così numericamente influente e, sulla carta, compatta, dall’altra parte, però, la sua egemonia potrebbe rivelarsi meno efficace di quanto si possa immaginare. Sono nove i gruppi consiliari in giunta e alcuni di questi, probabilmente, sarebbero propensi a pretendere una svolta nel modus operandi del primo cittadino, abituato ad un controllo personale quasi maniacale dei propri supporters.
Un sistema che fino ad ora ha sempre prodotto i suoi frutti, ma non è detto che possa rivelarsi vincente anche in futuro. “I problemi in città sono tanti e Bitonto sembra essere ferma. Si sente la mancanza di quella spinta politica che ha caratterizzato la prima giunta Abbaticchio”, spiegano i consiglieri di Sud al Centro. La prima, tenue spia di certo un disagio a stare in maggioranza.