
Una vibrata protesta si è levata dalla sezione pugliese della CIA – Agricoltori Italiani per i costi raddoppiati dell’acqua ad uso irriguo.
Il Consorzio di Bonifica Centro-Sud Puglia ha notificato le cartelle relative al conguaglio del servizio irriguo per il 2022. Il nuovo ruolo contempla una maggiorazione pari allo 0,73 euro a mc, rispetto al costo originario di 0,72 euro fissato per il 2022, portando la tariffa per lo stesso anno a 1,45 euro a mc.
“Una vera e propria mazzata che arriva, tra l’altro, in un momento particolarmente difficile per gli agricoltori, vessati da costi energetici e di produzione che stanno subendo un’ulteriore impennata”, spiega una nota della CIA regionale, che critica tra l’altro, in generale, il costo eccessivo dell’acqua per l’agricoltura.
“L’irrigazione è fondamentale per l’agricoltura”, rincara la dose Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale della CIA. “Il costo dell’acqua a uso irriguo ha un valore strategico per lo sviluppo del comparto: più alto è, maggiori difficoltà hanno le aziende agricole di incrementare quantità e qualità delle produzioni. Occorre che i produttori siano messi nelle condizioni di avere tariffe sostenibili ed eque in tutta la Puglia”, spiega.
La nota si conclude con l’appello all’assessore regionale all’agricoltura, Donato Pentassuglia, ad abbattere i conguagli, sanando la situazione nel miglior modo possibile.