Nei primi sette mesi del 2025, la provincia di Bari ha registrato un drammatico incremento del 50% nei decessi sul lavoro rispetto allo stesso periodo del 2024. Secondo i dati diffusi da Inail Puglia, si contano 12 vittime (11 uomini e 1 donna), contro le 8 dell’anno precedente.
Il dato locale si inserisce in un quadro regionale altrettanto allarmante: in tutta la Puglia, le morti sul lavoro sono state 38, con un aumento dell’11,76% rispetto al 2024 (Pugliapress puglia.ugl.it). La regione si colloca tra le più colpite d’Italia, con un’incidenza di 15,3 vittime ogni milione di occupati, ben al di sopra della media nazionale.
Un aspetto significativo emerso dai dati è la differenza di genere: gli uomini perdono la vita prevalentemente durante lo svolgimento delle mansioni lavorative, mentre le donne risultano più esposte agli incidenti “in itinere”, ovvero nel tragitto casa-lavoro. La combinazione di stress, mezzi di trasporto non sempre sicuri e ritmi frenetici contribuisce a rendere pericoloso anche il semplice spostamento quotidiano.
Per contrastare questa emergenza, è fondamentale che le aziende adottino misure concrete: valutazione dei rischi, formazione continua, fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI), manutenzione regolare di attrezzature e ambienti. Anche i lavoratori devono fare la loro parte, rispettando le procedure, indossando correttamente i DPI, mantenendo ordine e segnalando tempestivamente situazioni di pericolo.
La sicurezza sul lavoro non può più essere rimandata: è una priorità che riguarda tutti.