Dopo anni di attesa, il Museo della Città e del Territorio di Corato torna finalmente ad accogliere il pubblico nei suggestivi spazi dell’ex carcere di via Trilussa, chiuso dal 2019 e temporaneamente adibito a biblioteca comunale.
Il museo, rinnovato e arricchito, ospita in questi giorni la mostra Abbiamo bisogno di colore dell’artista pugliese Francesco Ferrulli, che dialoga con le testimonianze storiche e artistiche locali: reperti archeologici, affreschi, mappe storiche e oggetti della tradizione agricola.
La riapertura degli ambienti museali coincide con l’avvio dello Smico (il Sistema Museale Integrato di Corato), un progetto ambizioso che mira a valorizzare in rete i principali luoghi della cultura cittadina: oltre al museo, la necropoli di San Magno, il dolmen Chianca dei Paladini, la Corato sotterranea e la biblioteca Imbriani. Promosso dal Comune, il progetto è coordinato da VivArch con il supporto di numerose realtà locali.
“Abbiamo voluto costruire un museo di comunità”, spiega Mimmo Lorusso, responsabile dello Smico. Che così prosegue: “Un luogo vivo, aperto al territorio e alle collaborazioni”.
Il museo sarà visitabile cinque giorni su sette, con aperture estese in occasione di eventi. In programma, il ciclo Paesaggi e racconti, con visite guidate nei luoghi simbolo della città. “Smico è un sistema che mette a valore patrimoni spesso difficili da gestire singolarmente”, sottolinea il vicesindaco Beniamino Marcone.
L’interesse del pubblico è già alto: le prime attività hanno registrato numerose adesioni, segno di un bisogno culturale sentito e condiviso.


