La “rivoluzione gentile” di Retake per la rinascita di Bari

Dalla riqualificazione degli spazi pubblici ai progetti con le scuole, l'impegno dei volontari dell'associazione barese per una cittadinanza attiva e solidale

Retake Bari è un movimento di volontari che collabora, ormai da alcuni anni, con il comune del capoluogo pugliese nella riqualificazione dei luoghi pubblici, minacciati dal degrado e dall’abbandono di rifiuti. Un fenomeno divenuto sempre più grave negli ultimi tempi: l’esponenziale aumento del take away, a causa dell’emergenza sanitaria, ha infatti  imposto la consumazione degli alimenti al di fuori dei locali, favorendo di fatto l’accumulo e la dispersione di imballaggi, lattine e bottiglie.

Per far fronte all’emergenza, l’associazione avrebbe bisogno di un maggior supporto da parte delle istituzioni, perchè la mole di lavoro rischia di essere davvero insostenibile. Ma Fabrizio Milone, responsabile nonché fondatore di Retake Bari, non si perde d’animo e pianifica nuovi interventi, contando sul contributo di una ventina di ragazzi, tra uomini e donne, che costituiscono l’anima del movimento e che offrono costantemente e gratuitamente il loro aiuto per migliorare la città.

   

Grazie all’utilizzo di Facebook e Instagram, l’associazione organizza periodicamente dei “clean up”, interventi che richiedono il coinvolgimento di un maggior numero di persone, progettati con il Comune di Bari e in collaborazione con Amiu Puglia, che fornisce ai volontari l’attrezzatura necessaria per raccogliere i rifiuti. Un’attività che risulta particolarmente impegnativa, in quanto richiede l’ausilio di più volontari e un preavviso di alcune settimane per coordinare le operazioni di raccolta e di smaltimento.  

Retake è un movimento che nasce dalla libera volontà dei cittadini, che non si limitano ad intervenire concretamente sul campo ma che sono impegnati in un’opera costante di sensibilizzazione: una “rivoluzione gentile”, grazie a cui far riscoprire la bellezza dei luoghi pubblici e sollecitare la partecipazione attiva alla cura degli stessi. Per contrastare il degrado di particolari zone, Retake ha coinvolto alcuni artisti nella realizzazione di splendidi murali, come quello ultimato recentemente in memoria del maestro Ennio Morricone in Corso Italia, al fianco dell’AncheCinema.

L’ambizioso progetto di coinvolgere il maggior numero di cittadini nella cura degli spazi pubblici parte dalle scuole, dai ragazzi, nei quali infondere il valore dell’impegno a difesa dell’ambiente urbano. Il progetto Retake Scuola prevede una serie di interventi per migliorare gli ambienti scolastici coinvolgendo i giovani, che possono imparare ad apprezzare la loro scuola come se fosse un po’ la propria casa.

L’obiettivo di Retake Scuola è diffondere l’amore per la città, utilizzando l’arte e la cultura per migliorarne il volto, come nel caso della parete esterna della scuola “Mazzini-Modugno” di via Fornari, su cui l’artista Giuseppe D’Asta ha disegnato una sirena che salva dei bambini migranti.

“Ciò che abbiamo riscontrato è che, spesso, dove vi è una minor cura dell’ambiente è perchè la gente non si sente ‘proprietaria’ di quei luoghi, dimenticando che la città appartiene a tutti i cittadini e che tocca soprattutto a loro aver cura degli ambienti in cui vivono”, spiega la responsabile del progetto, Sarah Regina. Che prosegue: “É importante, dunque, che tutti partecipino attivamente alla riqualificazione di quei luoghi, sentendoli come parte integrante della città per poterli valorizzare sempre di più”.

Tra gli interventi più significativi svolti da Retake, quello al Liceo classico “Orazio Flacco”, durato più di un anno a causa della particolarità della facciata della scuola, che ha costretto gli operai e i volontari a un costante confronto con la Sovrintendenza. “È stato molto gratificante vedere alunni e operai, che insieme hanno collaborato per riportare la bellezza in una scuola così storicamente importante per la città”, racconta con entusiasmo Sarah.

Il futuro del movimento Retake sembra assumere sfumature di colore verde: al centro dei progetti futuri vi è, infatti, quello di realizzare il primo vero “bosco urbano” di Bari. “Ci siamo resi conto che la nostra città è rimasta tra le poche a non avere una vera e propria green zone. Per questo con la collaborazione di Legambiente Puglia e Parco Gargasole, stiamo progettando il primo bosco urbano” spiega Sarah.

L’attività di Retake non conosce soste. L’obiettivo dei soci è approfondire temi che troppo spesso vengono trascurati dagli enti pubblici, instillando nei cittadini la cultura della tutela degli spazi cittadini, combattendo il degrado e l’inquinamento. La rivoluzione gentile è ormai avviata!

Nella foto in alto, il murale sulla parete della scuola Mazzini-Modugno di Bari dell’artista Giuseppe D’Asta