Da mezzo secolo è il musico della canzone italiana d’autore, diventato celebre alla fine degli anni Settanta con la filastrocca Alla fiera dell’Est e poi con i brani La pulce d’acqua e Cogli la prima mela.
Con il concerto Confessioni di un malandrino, Angelo Branduardi, atteso mercoledì 31 luglio (ore 21,15) all’Arena del Castello di Mola di Bari per l’AgìmusFestival diretto da Piero Rotolo, presenta una versione particolare dei suoi brani più famosi in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin, compagno di viaggio da ormai diversi anni.
L’esibizione tiene insieme il violino e la chitarra di Branduardi con la “piccola orchestra” di Valdemarin che, oltre al pianoforte a coda, suona chitarre e fisarmonica.
Il repertorio prevede brani che si rifanno alla musica del periodo classico, incluso nella raccolta Futuro antico e comprendente ben otto episodi diluiti nel tempo. Ma non mancano i pezzi più celebri, accanto ai quali si potranno riascoltare alcune delle composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo meno amate.
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