Tutti pazzi per la ceramica!

Grande successo per il laboratorio dei maestri ceramisti a Bitonto, con i lavori più belli che saranno esposti in una grande mostra al Torrione

Si intitola Mediterraneo. Viaggi, viaggiatori, storie e racconti il laboratorio di ceramica creativa, performativa e artistica promosso dall’associazione culturale Angeli Eventi ETS, in collaborazione con la sezione bitontina della Fidapa Bpw (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari), nell’ambito del format In.centro – Bitonto ideato dall’assessorato ai servizi sociali. 

Il corso, svolto presso il Laboratorio Urbano Officine Culturali, ha coinvolto i cittadini interessati all’arte della ceramica; in particolare, le donne e i ragazzi del centro storico ai quali offrire un’occasione di formazione e socializzazione, promuovendo al contempo le bellezze di un luogo ancora poco valorizzato dagli stessi cittadini. A dirigere il laboratorio, i maestri Pino Lacava e Antonio Vestita, ceramisti grottagliesi che hanno fatto della loro passione un’arte da trasmettere alle generazioni future.

I maestri ceramisti, Antonio Vestita (a sin) e Pino Lacava, alle Officine Culturali

Plasmare e decorare la ceramica è un’attività nata migliaia d’anni fa nella “terra tra i due fiumi”, l’antica Mesopotamia, quando l’uomo ha miscelato l’argilla con una certa quantità d’acqua, ottenendo oggetti della forma desiderata e, solo a quel punto, cuocendoli ad alte temperature. Inizialmente questa tecnica veniva utilizzata per la costruzione di utensili da cucina; ma successivamente è servita a creare anche oggetti decorativi, di design come diremmo oggi. Di ceramica, come ha spiegato il maestro Pino Lacava, erano fatte le maschere degli attori del teatro greco: quelli che oggi sono reperti preziosi, un tempo erano strumenti per amplificare la voce, che doveva coprire rumori e schiamazzi, e suggerire al pubblico le tipologie dei personaggi in scena.

Le qualità della ceramica sono davvero tante: non solo serve a creare oggetti utili e opere da ammirare, ma il suo utilizzo è totalmente sostenibile se si considera che si tratta di una materia del tutto naturale. Il fascino della ceramica è senza tempo e Grottaglie, terra natale dei due maestri, è conosciuta come la “città della ceramica” grazie alle cave di argilla con cui si producono gli oggetti che hanno reso florida l’economica locale. Le botteghe artigiane punteggiano tutta la città, e in particolare il “quartiere delle ceramiche”, dove hanno sede le più note botteghe artigiane, come quelle dei maestri Lacava e Vestita, in cui nascono pezzi unici da spedire in tutto il mondo.

Il corso di ceramica alle Officine Culturali ha riscosso un grande successo, con allcuni partecipanti giunti anche da città vicine, come Andria e Corato. Un successo che si spiega non solo con il grande interesse nei confronti di un’arte così antica, che richiede estrema precisione ma regala tanto divertimento. Perché, in realtà, a rendere più interessante il laboratorio è stata soprattutto la lezione di due celebri maestri, pronti a svelare ogni segreto della lavorazione della ceramica: sotto la loro guida, ma in piena libertà creativa, su quattro grandi tavoli da lavoro sono state realizzate, tra le altre, opere molto complesse, come le famose maschere e alcuni alberi di argilla.

La passione di Pino e Antonio è contagiosa e la loro disponibilità nello sciogliere qualsiasi dubbio ha aiutato quanti hanno preso parte al corso a sentirsi a proprio agio durante le varie lezioni. “Un distributore inarrestabile. Una fabbrica di Arte. Pino Lacava non dissimula se stesso, non mente affatto, niente nell’Arte sua vuole raccontare fandonie”, scrive Loredana Ballo in Volare in azzurro, testimoniando la dedizione e la cura che il maestro ripone nel suo lavoro. Lo stesso Antonio Vestita si considera un suo allievo e deve molto della sua arte proprio alle parole e all’opera del suo mentore.

L’entusiasmo dei maestri ceramisti, trasferito ai loro allievi, è riuscito a produrre opere di grande effetto, con dettagli molto realistici. “Sono stati bravissimi”, osserva Lacava nel descrivere le creazioni dei suoi allievi: così belle da essere esposte, insieme ad alcune altre davvero preziose dei celebri docenti, in una grande mostra in programma al Torrione angioino dal 4 al 9 giugno. Un evento che sarà condotto dalla giornalista Adele Porzia, e a cui porterà il suo contributo Nabil Salameh, cantautore e giornalista palestinese.

Il successo del laboratorio di ceramica rende merito all’impegno profuso sul territorio da Angeli Eventi ETS e dalle socie della Fidapa. L’obiettivo di quest’ultima associazione è sostenere le donne nel campo delle arti, professioni e affari, accompagnandole nel percorso di crescita e affermazione nella vita sociale, politica e amministrativa, creando spazi di confronto e occasioni di interazione tra i cittadini.

A conclusione delle attività, i partecipanti potranno raggiungere in bus Grottaglie per visitare le botteghe dei maestri nel famoso quartiere delle ceramiche. Una cinquantina, scavate nella roccia, talune che conservano ancora le antichissime fornaci, davanti alle quali in una gamma di colori e contrasti sorprendente fanno bella mostra di sé i tipici galletti, i caratteristici cavalieri e le pupe variopinte: simbolo di una tradizione e di una cultura sempre vive e affascinanti.

Nella foto in alto, Pino Lacava parla alle allieve del corso di ceramica