Se un secolo è “breve”, mezzo secolo è “lungo”

S'inaugura stamane a Bitonto, il convegno nazionale del Centro Ricerche su cultura, società ed economia nella prima metà del Novecento in città e in Puglia

Le vicende culturali, politiche, sociali ed economiche che hanno attraversato Bitonto, Bari e tutta la Puglia nella prima metà del ‘900, “il secolo breve”, come scrive Hobsbawm, ma che ancora oggi continua a regalare tanti interessanti spunti di riflessione.

Questi i temi al centro del convegno nazionale Bitonto e la Puglia nella prima metà del Novecento (qui il programma completo) organizzato dal Centro Ricerche di Storia e Arte, in programma nella città degli ulivi. L’iniziativa, a cui porteranno il proprio contributo studiosi ed esperti provenienti da tutta Italia, “offre l’occasione per delineare la fisionomia di una città, oltre che del territorio pugliese, tracciando nuove rotte nei principali ambiti di studio e gettando nuova luce su un periodo storico senza dubbio complesso, segnato da speranze di pace e prosperità, ma anche dalle devastanti conseguenze di due guerre mondiali”, come spiega Marino Pagano, presidente del Centro Ricerche.

A dare lo start ai lavori, nella suggestiva cornice di Palazzo Gentile, sarà stamane Piero Ricci, presidente dell’ordine pugliese dei giornalisti: la prima sessione avrà per tema Territorio e politica e porrà l’accento, dapprima, sull’analisi del territorio pugliese, con le importanti modifiche geologiche e le profonde trasformazioni e innovazioni tecnico-colturali. A seguire, si indagheranno i movimenti politici, con approfondimenti sul ventennio fascista e sulle ideologie che hanno modificato il quotidiano, lambendo il contesto scolastico e sportivo.

Secondo appuntamento domani venerdì 3 maggio, al Teatro Traetta, con un focus su Personalità e luoghi: le persone che hanno segnato la vita politica, sociale e culturale del Mezzogiorno costruendo l’identità dei luoghi, da Giovanni Modugno a Giuseppe Caiati, da Tito Spinelli a Gaetano Salvemini. Tra le numerose personalità, un ritratto a tutto tondo di Francesco Campione, bitontino, fondatore dell’Università di Bari.

Il 4 maggio, sempre al Traetta, un concerto a cura dell’Orchestra sinfonica di fiati “Davide Delle Cese” diretta dal maestro Vito Vittorio Desantis, omaggio ai grandi musicisti ai quali la città ha dato i natali, a cominciare dai maestri d’orchestra Vincenzo Bellezza e Pasquale La Rotella.

Dopo queste prime tre giornate consecutive, il convegno ripartirà il 9 maggio alla Galleria Nazionale della Puglia con la sessione Grazia e colore, un’analisi inedita dell’immagine pubblica della donna nelle arti e dei preziosi luoghi di formazione di artisti e artigiani, quali le scuole di disegno. E, ancora, un’ampia panoramica su artisti baresi come Nicola Colonna, artefice del rinnovamento del quartiere umbertino nel capoluogo, i fratelli Prayer, inventori del liberty pugliese, e i bitontini Francesco Speranza e Gaetano Spinelli, noti in tutta Italia.

Il ciclo di seminari si concluderà venerdì 10 maggio, sempre alla Galleria Devanna, con la conferenza Pietra e luce, un’imperdibile occasione per esaminare il rinnovamento edilizio che ha interessato nel primo ‘900 città come Bari e altre in Puglia, e per accendere i riflettori sull’attività teatrale, con le compagnie di musica e prosa, sulla mondanità legata all’alta moda francese nelle collezioni pugliesi, ma soprattutto sulle sale cinematografiche, con l’arrivo dei primi film muti e dei set cinematografici. Attesa la proiezione di documentari dell’Istituto Luce, a testimonianza dei cinematografi ambulanti in Puglia, e del film muto Idillio Infranto.

Il convegno si avvale del contributo di numerosi enti e gode del patrocinio di Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bitonto, Fondazione Banco di Napoli, Direzione Regionale Musei Puglia, Galleria Nazionale della Puglia, Università di Bari, Politecnico di Bari, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Ordine degli Architetti, Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni”, Società di Storia Patria per la Puglia, Istituto Pugliese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. La collaborazione con Università e Politecnico di Bari, Ordine degli Architetti della Provincia di Bari e Ordine dei Giornalisti della Puglia, consentirà agli iscritti di raccogliere crediti formativi seguendo i diversi seminari. 

Il Novecento è stato, dunque, davvero un secolo breve? Per disambiguare la celebre citazione basterà partecipare a questa serie di seminari, rivolti a dirimere le contraddizioni di un fascinoso quanto denso periodo storico, in grado di donare non poco bagliore alla nostra quotidianità.

Nelle immagini, la statua del milite ignoto, logo del convegno