Leggere libri per imparare ad amare di più

Le iniziative delle scuole di Bitonto per "IoLeggoPerché" costituiscono un prezioso stimolo per gli studenti a trovare narrazioni a cui "affidare" il proprio destino

La settima edizione di #ioleggoperché 2023, iniziativa promossa a livello nazionale dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e presieduta da Ricardo Franco Levi, si è da poco conclusa riscuotendo un grande successo e una notevole partecipazione. Per quasi una decina di giorni, cittadini-lettori affamati di cultura hanno donato un libro alle scuole recandosi presso le librerie convenzionate con i relativi istituti scolastici. Nell’ottica di un progetto che mira ad ampliare le biblioteche scolastiche e che – si spera – favorisca il sorgere di nuovi “polmoni culturali” sui territori.

Studenti del Liceo classico – linguistico “C. Sylos” leggono brani di libri insieme ai loro compagni dell’Istituto comprensivo Sylos presso la Cartolibreria del Corso

Un piccolo contributo, certo. Ma dal valore simbolico fortemente pregnante. La lettura è un lungo e straordinario processo che accompagna l’essere umano per tutto il corso della sua esistenza. Fin da bambini in ciascuno di noi si nasconde un piccolo lettore il quale, coltivando questa passione, troverà un giorno il libro giusto o i libri giusti che gli cambieranno la vita. Leggere è un gioco entusiasmante e, al tempo stesso, divertente. E la biblioteca scolastica ha un peso centrale in questo.

Cogliendo l’opportunità offerta dal progetto come spunto per riflettere sull’importanza di promuovere la lettura tra bambini e ragazzi, affinché tutti, indipendentemente dalle loro possibilità (non è forse la biblioteca un luogo pubblico, di tutti e per tutti?) abbiano a disposizione molti libri e di vario genere, abbiamo deciso di fare il punto sulle attività realizzate dalle scuole bitontine che hanno aderito all’iniziativa. Ad accogliere il nostro invito, il Liceo classico, linguistico, economico sociale, scienze umane “Carmine Sylos”, il Liceo scientifico – artistico “Galileo Galilei” e L’istituto comprensivo Sylos.

Poiché i dati dell’edizione da poco archiviata non lasciano dubbi sul successo dell’iniziativa, le testimonianze dei docenti e degli studenti confermano che con i libri-padre cresciamo mentre nei libri-madre ci incarniamo. I libri-padre ci insegnano a vivere, i libri-madre ci fanno vivere. Tutti gli altri libri, senza una parentela generativa, si dimenticano: ci fanno passare il tempo, ma non ce lo salvano, come i libri-padre, o non ce lo donano come il libro-madre. Ecco, dunque, i contributi delle scuole.

Studenti liceali con il loro banchetto di libri davanti alla Cartolibreria Atlante

PROF, CI GIOCHIAMO UN LIBRO?

Con i campionati studenteschi di lettura il Liceo scientifico “Galileo Galilei” partecipa all’iniziativa #ioleggoperché

Contagiare i ragazzi con l’entusiasmo della lettura è possibile. È come giocare una partita: si vince solo se avremo scelto bene le nostre carte”, scrive Giusi Marchetta nel suo saggio Lettori si cresce. È questo lo spirito con cui si è svolta presso il liceo scientifico-artistico la prima edizione dei campionati studenteschi di lettura, alla presenza di una prestigiosa giuria presieduta dal prof. Nicola Pice e dalla dirigente scolastica prof.ssa Angela Pastoressa. Una sfida “all’ultima riga” su due romanzi di Viola Ardone.

I componenti della giuria: da sin. la dirigente scolastica Angela Pastoressa, l’assessore all’istruzione Christian Farella, il presidente della fondazione De Palo – Ungaro, prof. Nicola Pice, la titolare della Libreria Hamelin Gianna Lomangino, il prof. Domenico Sgobba e l’artista Angela Rapio (foto del prof. Emanuele Filograna)

Promotori dell’iniziativa, patrocinata dalla Fondazione De Palo Ungaro e dal Comune di Bitonto, i docenti di lettere, che si sono avventurati, con i loro studenti, in un emozionante viaggio nella storia italiana del Novecento.

Amerigo, protagonista de Il treno dei bambini, lasciatosi alle spalle una Napoli distrutta dalla guerra e una madre inaridita dalla miseria, all’età di otto anni sale su uno dei treni della felicità diretti in alta Italia. Vi troverà piatti caldi, il tepore degli affetti e soprattutto il genio della musica.

Oliva Denaro, protagonista dell’omonimo romanzo, nel pieno della sua adolescenza e nell’immobilismo della Sicilia degli anni Cinquanta, troverà in se stessa la forza di ribellarsi ad un destino già scritto per lei come per tante giovani donne del Sud.

Non pensavo che un libro potesse prendermi così tanto. In certi momenti mi è sembrato di essere salito io stesso su quel treno insieme ai compagni con cui ho condiviso l’avventura della gara”, dice Flavio, portavoce della squadra vincitrice di uno dei gironi della sfida. Dello stesso parere, Teresa: “Ho ammirato moltissimo il coraggio e la determinazione di Oliva. Non so se al posto suo avrei avuto la forza di denunciare il mio aguzzino. Per fortuna lei ha potuto contare su un padre di poche parole, che l’amava tanto!

Gli studenti del “Galileo Galilei” nella palestra della scuola durante i campionati di lettura “Giochiamoci un libro” (foto di Alessandro Calamita, IV B)

La gara è stata una straordinaria occasione anche per i docenti. “Una bellissima partita anche per noi – rivela la prof.ssa Rondello – che ci siamo appassionati ad un modo nuovo di vivere la scuola, fuori dalle aule e fuori dagli schemi!” Per ora la partita della lettura è vinta. I risultati finali il prossimo 12 dicembre, nell’auditorium del liceo. (I docenti di lettere)

DIVENTARE MAGGIORENNI ATTRAVERSO LA LETTURA

Tra letteratura antica e moderna, il Liceo classico “Carmine Sylos” propone letture pubbliche in occasione della manifestazione IoLeggoPerchè

Si è conclusa da alcuni giorni la maratona di lettura che annualmente il Liceo Sylos di Bitonto organizza nell’ambito dell’iniziativa nazionale IoLeggoPerché. Dall’8 all’11 novembre, gli studenti del liceo classico, in collaborazione con le librerie di Bitonto Atlante, del Corso, del Teatro, Hamelin e Mondadori Point, hanno proposto la lettura di pagine della letteratura classica, italiana e straniera, cogliendone la trama di motivi comuni e temi condivisi, ma al contempo l’attualità dei messaggi e la loro validità universale.

Un momento dell’iniziativa all’ingresso della Cartolibreria del Corso

L’iniziativa, finalizzata a promuovere la lettura tra i giovani e a implementare la dotazione libraria delle biblioteche scolastiche, è stata salutata positivamente dallo stesso ministro Giuseppe Valditara, che l’ha definita “un’iniziativa di eccellenza per l’intero sistema scolastico”. Nel suo discorso presso la libreria milanese dove ha effettuato la sua personale donazione, il ministro ha sottolineato come i libri favoriscano nei giovani la creatività, ne affinino la sensibilità e ne promuovano la crescita umana e culturale.

Nel Liceo Sylos la collaborazione di studenti, docenti di Lettere e  librerie gemellate, sostenuta dalla Dirigente scolastica, professoressa Francesca Rosaria Vitelli, ha consentito di organizzare un evento di lettura articolato su più giorni che ha visto studenti di tutte le classi avvicendarsi nelle sedi delle librerie gemellate per leggere, interpretare, animare pagine particolarmente significative della letteratura di ogni tempo, legate dai temi dell’inclusione, dell’amore per la vita, della cura dell’altro e del diverso da sé.

Novità assoluta di questa edizione è stata l’organizzazione di momenti di lettura con la metodologia del peer to peer, che ha consentito agli studenti del liceo di farsi mentori degli alunni di alcune classi terze degli Istituiti comprensivi Cassano-De Renzio, Modugno-Rutigliano e Sylos, accompagnandoli nella riflessione sui temi della guerra, della parità di genere e dell’educazione alla bellezza, declinati attraverso le pagine di Omero, Platone, Morante, Pavese, Calvino, Baricco. La lettura condivisa, intervallata da intermezzi musicali, coreografie e flashmob, è stata un’esperienza entusiasmante e coinvolgente che ha permesso agli studenti di esprimere le loro più disparate attitudini, quali la capacità di lettura espressiva, di interpretazione di testi letterari in pubblico utilizzando i diversi linguaggi dell’arte e di gestione di un evento culturale aperto alla cittadinanza.

Gli studenti eseguono le loro performance presso la Libreria del Teatro

I ragazzi hanno lavorato su sé stessi, cercando di vincere le resistenze a leggere in pubblico, superando timidezza e insicurezza. Hanno colto i significati, i valori, i motivi che connettono opere letterarie lontane nello spazio e nel tempo, la facoltà che esse possiedono di consegnare all’eterno l’effimero, di offrire la chiave per interpretare quanto accade ogni giorno intorno a loro nella consapevolezza che la lettura è vita, anzi è infinite vite.

In coerenza con la ratio dell’esperienza, suggerita dallo slogan lanciato dal progetto nazionale “Un libro ti fa grande”, i ragazzi hanno compreso che la lettura rende grandi perché amplifica il desiderio di conoscenza, nutre la curiosità, alimenta l’amore per la cultura, dilata lo spazio e il tempo della vita di ciascuno. “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro” ci ricorda Umberto Eco. E allora diventare grandi con i libri non significa accogliere una goccia di infinito in noi? (Le docenti Mariapia Marrone e Luciana Del Vecchio)

IL RACCONTO DELLE GIORNATE LETTERARIE DELLA CLASSE III C

Il giorno 9 novembre 2023, noi studenti della III C del Liceo Classico “C. Sylos” di Bitonto, in collaborazione con gli alunni di alcune classi terze dell’Istituto Comprensivo Cassano-De Renzio, abbiamo partecipato all’iniziativa Io leggo perché, che per noi quest’anno ha rivestito un significato particolarmente profondo. Mentre le pagine più belle della letteratura di ogni tempo stimolavano la curiosità del nostro sguardo invogliandoci alla lettura, i notiziari riproponevano senza sosta le immagini impietose dei bombardamenti in Palestina.

E così quegli occhi curiosi proprio non potevamo chiuderli su questo abisso di dolore, che pretendeva di essere raccontato. Lo abbiamo fatto con i versi tratti dall’Iliade di Omero di Alessandro Baricco, con le parole de La Storia di Elsa Morante e de La casa in collina di Cesare Pavese, tragicamente consapevoli che l’irragionevole sofferenza della guerra, di ogni guerra, è la medesima dappertutto e in ogni tempo. Solo questa consapevolezza e l’assunzione di responsabilità che la guerra è “affar nostro” anche quando scoppia lontano da noi, può aiutare la nostra umanità disorientata a rifiutarla.

Leggendo i versi di Omero e di Baricco abbiamo colto soprattutto la disperazione delle donne, dei bambini, dei vecchi: su di loro ricadono le conseguenze nefande della guerra. Muti davanti al dolore di Priamo, padre affranto che non esita a implorare la restituzione del corpo del figlio Ettore proprio al suo carnefice, in quel gesto abbiamo rivisto i padri palestinesi che recano tra le braccia i figli uccisi dai bombardamenti, tragiche sequenze che rimbalzano dai notiziari ogni giorno, scuotendo le nostre coscienze. Nella tenera inconsapevolezza di Useppe della Morante che, nella sua logica innocente, chiama lioplani i velivoli che bombardano i quartieri romani disseminando morte, abbiamo riconosciuto l’infanzia violata, strappata ai bambini di ogni guerra, la negazione del loro diritto di crescere e di fare meraviglie della propria vita.

Leggere chi lo ha compreso prima di noi, sposarne pensieri e parole – perché, come afferma Bertolt Brecht nella lirica Generale, “…l’uomo fa di tutto. Può volare e può uccidere. Ma ha un difetto: può pensare” – ci aiuta a fidarci del pensiero che salva l’uomo e lo spinge ad agire nel giusto. La nostra scelta è stata dettata, oltre che dal desiderio di avvicinare alla lettura chi si fermava ad ascoltarci, anche dalla volontà di sensibilizzare sui temi di stringente attualità, che abitano le pagine più belle della letteratura di ogni tempo, come anche la nostra quotidianità.

“Ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione”: sono queste parole di Cesare Pavese tratte da La casa in collina ad aver ispirato il nostro percorso di lettura culminato nella realizzazione di un flashmob al termine della nostra performance. Sperando di essere riusciti nel nostro intento e fiduciosi di aver trasmesso qualcosa a chi ci ha ascoltato, avvertiamo il bisogno di continuare ad interrogare i libri, a dialogare con loro e a proporre alla lettura pagine di impareggiabile bellezza ogni volta che ne avremo l’occasione. Come vecchi amici su cui contare, i libri sapranno sempre cosa risponderci. (Angelica Piscopo e Silvia Frascella)

LA VOCE DELLA BELLEZZA: PELLE A PELLE CON LE PAROLE

Rinverdire la vita attraverso la letteratura è la via intrapresa dall’Istituto comprensivo Sylos per la settimana dell’iniziativa IoLeggoPerchè

La voce della bellezza è proprio nella pelle delle parole. Che poi è la stessa del cuore. E l’Istituto comprensivo “Sylos” ci tiene a promuovere la meraviglia del vivere leggendo. Anche quest’anno è stata colta con entusiasmo dalla dirigente, prof.ssa Filomena Bruno, e dalle docenti la proposta di Io leggo perché “Un libro ti fa grande”. Cos’è che poi davvero ci fa grandi? La scoperta del bello degli incontri, dei ponti da costruire, dei legami da consolidare. E tutto ciò è stato possibile viverlo nei vari momenti di lettura organizzati dalla nostra scuola.

Gli studenti dell’Istituto comprensivo Sylos insieme alle loro docenti

Nella mattinata dell’8 novembre, gli alunni della classe V A della Don Milani, guidati dalle maestre Luciana Carbotta, Angela Pomponio e Maria Ciocia, hanno letto meravigliosamente passi dell’albo illustrato Tutti i colori della vita di Chiara Gamberale ai cinquenni dei plessi Arco Pinto, Via Rossini e Via Palombaio. Se non ci colorassimo, non potremmo combattere il buio e il grigio che ci circonda e incontrare la vita stessa nel sole e nella vivacità ridente di un mondo da scoprire.

I cinquenni hanno realizzato fantastici cartelloni con l’aiuto delle loro maestre Biagia Dimitrio, Irene Degennaro, Rosita Bonasia, Teresa Cervelli, Arcangela Pietro Maria e Maddalena Gambacorta, chiudendo l’incontro con un canto bellissimo che parla della vita come uno scorrere continuo di suoni e colori in una perfetta armonia. E se la bellezza ci venisse incontro anche passando attraverso la magia delle fiabe, delle poesie, di frammenti calviniani intrisi di memoria?

Grande anche la sfida accolta dalle docenti Antonia Saulle, Teresa Ungaro, Annalisa Noviello, Serafina Muzio e Giovanna Colapinto, le quali hanno preparato letture animate con i loro alunni delle classi I A, I C, I H, I I e II C. “Il progetto è stato molto bello perché siamo riusciti a mettere in mostra i nostri talenti” racconta un alunno al termine della manifestazione. E questo è sicuramente uno degli obiettivi che ci siamo posti organizzando questi momenti di lettura alla presenza delle famiglie nel pomeriggio della stessa giornata.

La bellezza del cuore conta tantissimo”, spiegano gli alunni della I A, i quali hanno letto La bella e la bestia, mentre gli studenti della I C hanno interpretato il monologo di Roberto Benigni tratto da La tigre e la neve. “Se non ci fosse la fraternità, il mondo sarebbe sicuramente più povero”, proseguono gli alunni della I H reduci dalla lettura delle avventure di Lupo Blu, ma “se non ci mettessimo il cuore superando tutte le difficoltà, non riusciremmo a raggiungere la strada della felicità”, sottolineano gli alunni della I I lettori del Mago di Oz.

Un tuffo nel passato, invece, per gli alunni della II C, i quali hanno letto la novella I figli di Babbo Natale tratta da Marcovaldo di Calvino: l’autenticità del Natale non passa attraverso il consumismo ma mettendo a nudo le proprie emozioni donandosi gratuitamente agli altri. Altamente significativo è stato il momento conclusivo della manifestazione che ha visto coinvolti gli alunni delle classi 1BL, 1ASU, 2 ASU e 4C del Liceo “Sylos” coordinati dalla docente Tiziana Minardi e gli alunni delle classi III E e III M del nostro istituto guidati dalle docenti Pasqua Cuoccio e Annalisa Noviello. Infine, presso la Libreria del Teatro in Largo Teatro gli alunni hanno letto passi tratti dal Fedro e dal Simposio di Platone, brani del racconto Il pescatore e l’anima di O. Wilde e alcuni stralci delle Città invisibili di Italo Calvino.

La bellezza di leggere, di incontrarsi, di scoprire insieme che quel che ci fa grandi davvero è la capacità di andare a fondo nella vita, nell’anima delle cose, di cogliere quel filo rosso che è la cultura del cuore. E se per Platone l’amore è tensione spirituale verso il bene, in Wilde l’amore è davvero l’arma più potente del mondo, anche se il suo pescatore e la sirenetta appartengono a due mondi completamente diversi.

Resta valida e attuale l’esortazione che troviamo nelle pagine finali delle Città Invisibili di calviniana memoria: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. Continueremo a lanciare semi di bellezza, certi che prima o poi il giardino del cuore li lascerà germogliare secondo i suoi tempi, per diventare “grande”. Grazie al supporto delle famiglie che hanno volontariamente acquistato dalle librerie gemellate, Hamelin, Libreria del Teatro, Mondadori Point e Hänsel e Gretel, libri da donare alla Biblioteca dei vari plessi. (Prof.ssa Angela Aniello, referente Progetto Lettura)