Classe 1952, campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca nel 1980, primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 e detentore del record italiano sino al 2018, La Freccia del Sud è l’unico duecentista della storia che si sia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive: dal 1972 al 1984.
Alle gesta memorabili di Pietro Mennea è dedicato il Mennea Day, il grande evento sportivo giunto alla sua nona edizione, svoltosi allo stadio “Cosimo Puttilli” di Barletta: un’autentica festa dello sport che ha visto protagonisti i bambini delle scuole elementari, insieme a diversi ragazzi ma anche adulti, accomunati dalla passione per l’atletica. Correndo i 200 metri, i piccoli e grandi corridori, suddivisi in categorie in base all’età, hanno voluto rendere omaggio al nome dello storico atleta barlettano e rappresentare la vivacità e il dinamismo dell’atletica in città.
La storia personale e sportiva di Mennea comincia in una modesta famiglia di Barletta: il padre sarto e la mamma casalinga, tre fratelli e una sorella. Pietro dopo le medie si iscrive a ragioneria, conseguendo il diploma nel 1971. Un curioso aneddoto racconta che all’età di 15 anni, su uno stradone di Barletta, abbia sfidato in velocità una Porsche e un’Alfa Romeo sui 50 metri, battendo entrambe e guadagnandosi le 500 lire in palio con cui Pietro pagò il biglietto d’ingresso al cinema. Iscrittosi all’ISEF di Cassino, divenne istruttore di educazione fisica nel 1975. Mennea è stato poi docente a contratto di Legislazione europea delle attività motorie e sportive presso la facoltà di scienze dell’educazione motoria dell’università “Gabriele d’Annunzio” di Pescara. Intanto torna nelle aule universitarie per laurearsi a Bari, una prima volta, in scienze politiche e, poi, in giurisprudenza, a Pescara in scienze motorie e sportive e, infine, a Salerno in lettere.
Ma Mennea non è stato solo un campione dello sport ma anche di umanità e solidarietà: nel 2006 dà vita, insieme alla moglie, Manuela Olivieri, avvocata e giornalista, alla Fondazione Pietro Mennea che, attraverso progetti specifici, effettua donazioni e assistenza ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive. Un grande campione, che aveva fatto del motto “La fatica non è mai sprecata. Soffri, ma sogni” la bussola della propria vita. Un motto che lo ha portato a una lunga stagione di vittorie, nonostante i difficili esordi nella sua città, in cui la carenza di impianti adeguati per l’allenamento era superata dalla presenza di figure che lo hanno formato nella vita e nello sport.
A dare il via al Mennea Day è stata la sfilata in pista dei ragazzi di scuola primaria e secondaria, a cui hanno fatto seguito le gare dei tesserati Fidal. A tutti, indipendentemente dai risultati raggiunti, è stata consegnata una medaglia, una maglietta con la foto di Pietro e una pergamena celebrativa, con il fine di promuovere, più che la competizione, la partecipazione di tutti allo sport.
Tra le associazioni coinvolte nell’organizzazione, la Fondazione Pietro Mennea Onlus, l’Avis Barletta, l’A.I.A.S., l’Olimpic Barletta, 19″72 Pietro Mennea, Sport e Salute, il CONI e il Comitato Puglia Fidal. Pietro Mennea è stato un promotore dell’atletica tra i ragazzi ed è proprio in questo spirito che va letta questa giornata in pista. “Il riscontro dei ragazzi è stato molto positivo – dichiara Pietro Corcella, docente di educazione fisica ed allenatore di atletica -. Abbiamo reclutato 300 bambini di scuola primaria e secondaria di secondo grado e si sono iscritti per le gare ufficiali Fidal altri 280 bambini. Senza contare i 30 ragazzi provenienti dalle palestre e i diversamente abili dell’Alias, tra cui anche un ipovedente. Una presenza che illustra il valore dell’inclusività a cui si ispira l’evento”.
A differenza dell’anno scorso, al Mennea Day hanno partecipato tutte le scuole di Barletta, mentre i tesserati Fidal sono giunti in gran numero da Lazio, Campania, Molise, Calabria. “La prova che quando si tratta di correre nel nome di Mennea, la risposta è sempre molto positiva. Il patrimonio di passione e umanità che ci ha lasciato Pietro è enorme. Girava sempre per le scuole per portare un importante messaggio: la vita non ha sapore senza un obbiettivo da raggiungere. Mennea è stato un grande atleta ma anche un uomo di cultura, un parlamentare, una persona sensibile e tanto altro ancora. Certamente ripeteremo il Mennea day il prossimo anno, cercando di migliorare ancora di più”, conclude Corcella.
Nella foto in alto, i ragazzi intervenuti al Mennea Day