A ridosso del mare, del centro storico e delle mura del Paraticchio, Piazza Plebiscito, anticamente denominata “il paniere del sabato”, è ancora oggi la sede del mercato settimanale. Al centro della piazza – realizzata “a memoria del quesito referendario che si tenne a Barletta il 21 ottobre 1860, sulla proclamazione di Vittorio Emanuele II re d’Italia, come recita la targa stradale – sopra un alto basamento in pietra, troneggia una grande statua della Madonna Immacolata.
Fu il cardinale Luigi Traglia, più di sessant’anni fa, ad inaugurare il monumento all’Immacolata Concezione, per la cui realizzazione si fece promotore don Antonio Larosa, assistente dell’Arcidiocesi Nazarena di Barletta degli Uomini di Azione Cattolica. La statua in bronzo, fu realizzata da Mario Ferretti, scultore toscano di San Piero a Sieve nel Mugello; progettista del basamento l’ing. Biagio Vita.
È questa la storia di uno dei luoghi più noti e caratteristici della città, oggi un vero e proprio centro di aggregazione sociale grazie alla riqualificazione messa in campo dall’associazione Ambulatorio Popolare di Barletta. Ma uno stagno biologico, panchine ed una vasta area verde, curata direttamente dai membri dell’organizzazione no-profit, non sono bastati a fermare gli atti di vandalismo di cui la piazza è vittima da anni.
“In realtà si tratta di una piaga sociale molto diffusa a Barletta, con particolare riferimento proprio alle aree verdi. Chiaramente noi dell’Ambulatorio, considerata la vicinanza della nostra sede a piazza Plebiscito, abbiamo un riflettore puntato su questa zona. Ciò che fa riflettere – spiega Cosimo Matteucci, presidente dell’associazione – è che queste azioni partano soprattutto dai più giovani, mai controllati e neppure rimproverati dai propri genitori. Per non dire di quei soggetti che non accettano di buongrado il cambiamento positivo della piazza”.
Il crocevia di spaccio e prostituzione – ciò che era la piazza in passato – oggi è infatti solo un brutto ricordo: una flora e una fauna rigogliose, con tante piante ma anche tartarughe, anatre e pesci, che vivono nella vasca intorno al basamento della Modonna, hanno radicalmente trasformato il sito.
“Ogni mattina, tuttavia, dobbiamo fare la conta dei danni, cercando di porvi rimedio. La violenza è tanta – sottolinea Matteucci – e sembra non finire mai. Nel 2021 alcune tartarughe, donate all’associazione, furono estratte dall’acqua e lanciate in aria o contro le pietre della colonna che sostiene la statua della Madonna, tra le risate e il divertimento squallido dell’autore del gesto e dei suoi compagni. Per non parlare dell’avvelenamento di oltre cinquanta pesci e di moltissime piante acquatiche. A dicembre 2022 abbiamo assistito invece alla vandalizzazione di un intero filare di aiuole, con tantissime piante spezzate o sradicate e fiori calpestati.”
La violenza contro gli animali non è, d’altronde, un fenomeno locale. Stando ai dati diffusi dalla Lega Anti Vivisezione, solo nel 2017 sono stati circa 9.500 i reati contro gli animali, 26 i casi di maltrattamento al giorno, uno ogni 55 minuti. Stime in realtà, molto parziali, che non tengono conto dei maltrattamenti di cui non si è a conoscenza.
Molteplici sono state le denunce contro ignoti depositate dall’Ambulatorio Popolare di Barletta per i furti, i danneggiamenti e gli atti vandalici in piazza Plebiscito, insieme alle richieste di accesso alle immagini dell’impianto di videosorveglianza ed alla segnalazione alle autorità dei proprietari che non raccolgono le deiezioni canine. Ma niente riesce a tenere lontani i vandali dalla piazza nemmeno nell’anno corrente.
“Nuovi sfregi in piazza Plebiscito” è il titolo di un recente post di denuncia, pubblicato sulla pagina facebook dell’Ambulatorio. Le parole dei volontari questa volta sono piene di stanchezza: “L’abbiamo adottata la piazza, abbiamo iniziato un’opera di riqualificazione totalmente a nostre spese. Avevamo da poco riseminato il prato comprando semi, terriccio e concime e oggi, lunedì 29 maggio, abbiamo visto ulteriori sfregi sul verde. Sabato era tutto perfetto: difficile non pensare ad un ulteriore sfregio. Andremo avanti come sempre. La fatica però e tanta.”
“Manca la cultura ed il rispetto del bene comune – spiega Matteucci -. Se persino un bambino non conosce e non rispetta la bellezza di un fiore, significa che non c’è educazione. L’appello è a tutte le persone che invece hanno questi valori. Aiutateci a salvaguardare le aree verdi e tutte le vite che le abitano, non solo in piazza Plebiscito ma in tutta la città. Aiutateci ad insegnare i valori umani più belli, in modo da poter anche solo sperare in una società migliore.”
Ma l’Ambulatorio Popolare, assicura il presidente, continuerà a fare la propria parte. Dell’associazione, d’altra parte, fanno parte cittadini impegnati da tempo con slancio e determinazione in quel circuito virtuoso attraverso cui promuovere un’effettiva emancipazione sociale ed economica della città. Basti pensare alle attività a favore delle fasce più deboli, come la distribuzione gratuita di alimenti e abbigliamento o il doposcuola per i bambini. Una grande e complessa attività di volontariato, sostenuta dalle donazioni di cittadini consapevoli della necessità di dover aiutare quanti si pongono in maniera del tutto gratuita al servizio della collettività. E così, c’è da scommetterci, anche la battaglia per la piazza dell’Immacolata, sarà alla fine un vittorioso plebiscito!
Nella foto in alto, piazza Plebiscito a Barletta