L’ultimo raduno insieme al papa dei giovani cattolici di tutto il mondo risale al 2019, quando la pandemia era ancora un argomento confinato nei libri di storia. La giornata fu celebrata a gennaio, a Panama in centro America. Al termine dell’evento, papa Francesco indicò Lisbona, in Portogallo, come sede del successivo raduno che si sarebbe dovuto tenere nel 2022 ma che in realtà, per motivi di sicurezza sanitaria, si svolgerà solo tra qualche giorno.
L’attesa per la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù, la prima dopo il drammatico periodo della pandemia, è davvero alta: nella prima settimana di agosto migliaia di ragazzi e ragazze torneranno a far festa, a incontrarsi per condividere la fede e vivere l’esperienza di sentirsi, pur provenendo da ogni parte del mondo, fratelli e sorelle insieme al pontefice, impegnato a celebrare la sua quarta Gmg dopo Rio de Janeiro, Cracovia e Panama.
Non ci sono dati ufficiali ma i partecipanti dovrebbero superare il mezzo milione. Gruppi parrocchiali e diocesani convergeranno a Lisbona, eletta capitale mondiale dei giovani cattolici, rendendo possibile la propria partecipazione all’evento sulla base del volontariato tra parrocchie di diverse nazioni. Elemento che è un simbolo di apertura all’altro, di una “chiesa in uscita”.
Dalla Puglia si sono messi in viaggio 1500 giovani, molti dei quali vivranno l’esperienza del gemellaggio all’interno delle famiglie e delle parrocchie ospitanti. Nelle giornate precedenti l’arrivo del papa si creerà, infatti, un vero e proprio scambio di conoscenze, di curiosità, di visite culturali nelle diocesi portoghesi, momento di concreta convivialità e ospitalità. Il gemellaggio è un significativo momento di preparazione alle estenuanti ma meravigliose giornate da trascorrere insieme al vescovo di Roma. Giornate che in passato hanno segnato e cambiato profondamente la vita di molti giovani, nel segno della radicalità del messaggio evangelico. Basti pensare ai frutti generati dalla Gmg di Roma del 2000, in cui papa Giovanni Paolo II, promotore di questi raduni mondiali iniziati negli anni ’80, sollecitò i giovani ad essere sentinelle di pace in un mondo che guardava al nuovo millennio.
Sono 350 i giovani in movimento dall’arcidiocesi di Bari-Bitonto: molti dei quali vivranno la settimana di gemellaggio nella città di Cocujães, a quaranta minuti da Porto. I ragazzi pugliesi hanno partecipato alla festa del mandato in una giornata di metà luglio al seminario regionale diocesano di Molfetta. Evento che ha riunito gruppi e vescovi delle diocesi pugliesi, tra cui mons. Francesco Neri, neo arcivescovo di Otranto. Nei momenti di musica e animazione, l’arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, mons. Giuseppe Satriano, ha lanciato un messaggio pieno di entusiasmo e di gioia, riprendendo il tema del raduno di Lisbona: Maria si alzò e andò in fretta. “Maria è donna dal cuore giovane. Il cammino è giovane, appartiene a chi ha un cuore giovane, in chi si lascia toccare da Dio. La giovinezza così intesa ha sprigionato pace, bellezza e forza in Maria, che nell’incontro con la cugina Elisabetta ha permesso allo spirito di danzare”, ha osservato Satriano, invitando a vivere con la giusta motivazione l’esperienza del raduno in Portogallo. E ha continuato: ”La Gmg richiede postura pasquale; l’impegno di persone chiamate a mettersi in piedi per camminare. E’ l’occasione per mordere, abbracciare e amare la vita, lasciando gonfiare il cuore e andando lontano, abbandonandosi a Dio, lasciandosi prendere da Dio”.
Lasciarsi plasmare per riconquistare la libertà perduta: questo il senso dell’esperienza. “Sarà un pellegrinaggio che permetterà di specchiarci nelle storie che incontreremo e in questo modo di andare alla ricerca di noi stessi. Incontri e appuntamenti che ci faranno capire dove stiamo andando. Saremo in Portogallo coinvolti da amici, per vivere un’esperienza nuova, per incontrare un mondo nuovo”, ha detto Satriano, impegnato per la prima volta nella Giornata mondiale dei giovani cattolici. “Guardiamo a Maria – ha concluso – per vivere il senso e la gioia di questo pellegrinaggio. Se come la Madonna scopriremo di sentirci amati, rafforzeremo la nostra fede e capiremo che ogni fratello è amato”.
A Lisbona è previsto l’arrivo di 60.000 giovani connazionali. In Portogallo la chiesa sarà impegnata a rilanciare la propria missione, come già prima del lockdown: una chiesa pellegrina che si ispiri e punti sui giovani. Lisbona sarà, inoltre, il primo raduno che porrà al centro i temi dell’ecologia integrale promossi dall’enciclica Laudato si’. Un programma, una volontà espressa concretamente dalla piantumazione di 17.000 alberi, grazie all’impegno delle chiese e delle diocesi portoghesi. La capitale, come accade sempre in queste grandi manifestazioni, si trasformerà in un mosaico colorato e festante di giovani cattolici, impegnati a partecipare a concerti ed eventi culturali oltre che spirituali. Dall’1 al 6 agosto sono previste le celebrazioni insieme a Bergoglio: la messa d’apertura, la via Crucis, la veglia serale e la messa finale.
Il Festival della Gioventù è un insieme di eventi culturali, religiosi e sportivi, nei quali i pellegrini della Gmg potranno condividere l’esperienza cristiana con creatività e generosità. Un’esperienza di gioia, universalità e fede. Una chiesa viva e giovane, capace di utilizzare i linguaggi e le forme d’arte di oggi senza compromettere l’efficacia del messaggio evangelico. Lisbona sarà anche la sede della Città della gioia, uno spazio in cui unire la Fiera vocazionale, dove i giovani potranno conoscere associazioni, comunità, ordini religiosi e progetti sociali, e il Parco del Perdono, in cui ricevere il sacramento della riconciliazione.
La Giornata mondiale della gioventù è una vera e propria avventura, da vivere con spirito di adattamento e condivisione in gruppo e con gli amici, con impegno e fatica ma anche con slancio e gioia. Un seme che ogni singolo giovane può far germogliare nella propria vita di fede e di scelta, nella consapevolezza di non essere solo e il solo a credere in Cristo e nel vangelo. Il raduno di Lisbona vedrà affacciarsi un gran numero di giovani della nuova generazione, privati a causa della pandemia di significativi momenti di cammino parrocchiale e di crescita personale.
Il titolo del raduno mondiale è tratto da una “trilogia” di catechesi sul significato del verbo alzarsi: nel 2020 era “Giovane, dico a te, alzati!”, nel 2021, nel segno di San Paolo, “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto”, quest’anno, con rifermento alla scena evangelica di Maria che va in visita alla cugina Elisabetta in attesa del figlio Giovanni Battista, “Maria si alzò e andò in fretta”. La Vergine è l’immagine di riferimento della Giornata mondiale dei giovani, in continuità con quella organizzata a Panama dal titolo “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola”. Maria, donna forte e giovane, è stata capace di risvegliarsi alla vita, e accogliendo l’annuncio dell’angelo, di mettersi in cammino. “Anche noi come Maria, sentiamo l’irrefrenabile desiderio di aprirci alle urgenze del mondo, riscoprendo la vita non più come bene da trattenere ma come dono da offrire agli altri”, l’esortazione di mons. Satriano ai giovani che parteciperanno al raduno di Lisbona.