Un’esperienza di contaminazione e sconfinamento di culture, luoghi e persone. Un esercizio di collettivizzazione del sapere in cui la ricerca universitaria diventa pop, argomento di discussione tra i tavoli di un raffinato apericena, ogni volta personalizzato a seconda del tema, scelto tra i più attuali e discussi del dibattito pubblico e accademico. Prende il via a Bitonto sApericena – La cultura a piccoli morsi, rassegna culturale organizzata da Primo piano nell’ambito del cartellone dell’Estate Bitontina, all’interno della “Rete dei festival 2023 – Vivere Bitonto”.
La filosofia che ispira l’iniziativa è trasformare uno dei simboli per eccellenza della cultura giovanile dell’evasione e del consumismo, l’apericena, in un momento culturale. Un progetto che punta a incrociare fra loro la piazza e il pub, creando un’esperienza di scambio e crescita reciproca, nell’ottica di una comunità che sviluppa le differenze.
Nel corso della conversazione con gli speaker, i partecipanti arricchiscono il momento di socialità (convivium), bevendo assieme (symposium) e degustando un apericena ispirato all’argomento della serata, curato da Ancaranvs e Il Manicaretto. Il target cui l’iniziativa si rivolge è prevalentemente ma non esclusivamente, giovane. L’obiettivo è, infatti, intercettare un’utenza quanto più possibile trasversale ed eterogenea. La sfida di sApericena è credere, che non esista un “popolo della movida” separato dal “popolo della cultura” ma che siano due forme di socialità che possano coesistere, specie tra i più giovani, e meritino di essere sempre più valorizzate.
Ospiti del primo incontro, dal titolo Un banchetto per danzare, ridere, morire, in programma questa sera alle ore 19 in Largo Teatro, saranno Andrea Maraschi, assegnista di ricerca presso il Centro Interuniversitario di Ricerca Seminario di Storia della Scienza (Università degli Studi di Bari) e docente di Antropologia dell’alimentazione presso l’Università di Bologna, e Mario Resta, cultore della materia Storia del Cristianesimo e delle Chiese e Letteratura cristiana antica presso l’Università degli Studi di Bari e postdoc researcher presso l’Università di Erfurt.
I due giovani ricercatori stimoleranno la curiosità del pubblico in un dialogo sul ruolo sociale e identitario dei rituali conviviali dalla Tarda Antichità al Basso Medioevo, nella secolare affermazione della civiltà cristiana, costantemente perturbata dall’eco degli antichi costumi pagani. Mangiare non è solo un’esigenza necessaria alla sopravvivenza, ma anche un’azione che determina l’identità di un individuo o di una società. Come è noto, il cibo è l’espressione più immediata di una certa storia ‒ che è fatta di incontri e scontri, condivisioni e conflitti – e la condivisione della tavola è da sempre sinonimo di condivisione della vita e di un definito sistema valoriale e culturale.
Il programma proseguirà venerdì 28 luglio con Seraja Zona: né bianco né nero, con Giorgia Cutino, dottoressa di ricerca in Filosofia presso l’Università di Bari e direttore Centro Studi Europeo Nikolaos, e Daniele Mastrolitti, laureato in lingua russa presso l’Università di Bari e fotoreporter. Venerdì 4 agosto si parlerà di intelligenza artificiale e realtà virtuale nell’appuntamento intitolato Verso un nuovo Umanesimo Tecnologico: sfide e opportunità, con Marina Ricci, dottoranda di ricerca in Industria 4.0 presso i Politecnico di Bari, e Andrea Pazienza, postdoc researcher Computer science all’ateneo del capoluogo. La rassegna si chiuderà l’11 agosto con Giulia Agrosì, architetto e fondatrice di SmartCity Corporation, prima start up femminile europea ed extraeuropea di progettazione e creazione di città intelligenti, e Matteo Losapio, laureato in Filosofia all’Università di Bari e in teologia presso la Facoltà Teologica Pugliese. Tema dell’incontro La città intelligente: dalla costruzione all’abitare.
Responsabile del progetto, realizzato in collaborazione con Ancaranvs e Il Manicaretto, è il presidente dell’associazione Realtà riVista, editrice del giornalePrimpiano.info, Mimmo Larovere. L’ideazione e la realizzazione è curata dai redattori Adele Porzia, Pier Girolamo Larovere, Davide Sette e Walter Larovere.