Disegnano l’amore a passo di danza attraverso sinuosi intrecci di gambe, mani e piedi che sembrano ampie pennellate su una tela. Un’alchimia corroborata dalla forza del sentimento e della passione che li lega nel ballo, come nella quotidianità, dal 2015. Deborah Minafra e Jonathan Lucarelli si sono riconosciuti simili fin da subito, imparando a trasformare ogni piccola diversità in un catalizzatore di energie e in un collante che li rende uniti, desiderosi di proseguire insieme il lungo ed entusiasmante percorso chiamato vita.
Due ragazzi di provincia, di quel sud tanto florido di talenti ma così inerme da lasciarseli scappare via in cerca di un futuro migliore. Lei ventiseienne, bellissima ballerina ruvese; lui ventisettenne originario di un paesino del Molise in provincia di Isernia, Castelpetroso, ma ormai ruvese di adozione. Sono loro, i protagonisti del secondo piazzamento al Campionato Italiano Assoluto FIDS (Federazione italiana danza sportiva) disputato a Riccione dall’11 al 15 gennaio. Non una competizione qualsiasi, ma una gara che raduna tutte le coppie d’Italia professioniste in danza sportiva.
“Abbiamo gareggiato nella categoria ‘adulti’, combinata 10 danze, poiché siamo specializzati sia in danze latine sia standard, superando i primi due step e arrivando poi in finale dove si confrontano le ultime sei coppie rimaste in gara”, raccontano i due giovani atleti. “La nostra giornata è iniziata alle 7.30 del mattino con una preparazione fisica e mentale durata ore, fino alla discesa in pista alle 14.30. Ci siamo sentiti indistruttibili insieme. Dopo esserci cimentati in 30 balli, stanchi e sudati abbiamo atteso il risultato dinanzi al podio”, continuano.
Hanno vissuto senza troppe aspettative quel fatidico 13 gennaio, appagati dal caloroso supporto di amici, parenti e genitori pronti a tifare per loro a bordo pista, ai quali hanno regalato emozioni indimenticabili: “La giuria ha annunciato il quinto classificato, poi il quarto, il terzo e finalmente ecco annunciare i nostri nomi. Gratitudine immensa, emozioni indescrivibili, seguiti da abbracci, baci, foto e video con i nostri sostenitori lontani e vicini”, ricordano estasiati. Un’escalation di sensazioni irripetibili, coronate dalla certezza che l’amore può tutto e la loro storia ne è la prova.
La tenerezza dei loro sguardi e la sensualità dei loro corpi che roteano, si dimenano, s’acquietano per ritrovarsi in un afflato carnale privo di eccessi, inducono la giovane coppia a riflettere sull’importanza del linguaggio fisico: “La danza per noi è la nostra stessa vita. Può sembrare una frase fatta ma è davvero così! Il nostro lavoro riguarda la danza parimenti alla nostra carriera. Non c’è azione o pensiero che non abbia come obiettivo finale il miglioramento e la crescita personale attraverso il ballo. La danza è per noi uno stimolo e al contempo un porto sicuro che riesce a darci sostegno e sfogo. Spesso è anche il nostro demone interiore, perché rimanere concentrati non è semplice, in virtù degli standard da far rimanere elevati e un continuo perfezionamento che spesso diventa un grande peso da gestire per via delle alte aspettative”.
È proprio questo “conflitto interiore”, come amano definirlo, che li sprona per il futuro. Ma il domani parte dall’oggi, da quella fitta intelaiatura di legami umani e sogni nel cassetto che hanno cementato e custodito nel tempo. Non c’è amore senza spirito di condivisione e progettualità. Questo Deborah e Jonathan lo hanno imparato camminando insieme mano nella mano, appianando tutte le diversità con il desiderio di costruire una vita insieme e una scuola di ballo per insegnare ai giovanissimi tutti i segreti che un tempo hanno appreso dai loro maestri.
Si chiama JD Art School Dance l’associazione di danza e fitness nata nel 2016 grazie al lavoro e al sacrificio di entrambi. Sono tanti gli allievi che i due ballerini preparano e avviano all’attività agonistica. È con questi che Deborah e Jonathan si premurano di instaurare un rapporto di fiducia e stima reciproca. Le dimostrazioni di affetto da parte dei ragazzi restano il motore più potente che consente loro di essere ambiziosi, di guardare in grande e continuare a sognare: “Il nostro percorso non si ferma, parte proprio da qui. Grazie a questo piazzamento saremo convocati nella nazionale italiana ma soprattutto parteciperemo al campionato europeo e alla coppa del mondo in rappresentanza dell’Italia nella categoria adulti 10 danze. Obiettivi importantissimi per la nostra carriera che affronteremo senza dubbio con slancio e tutto il rigore della disciplina”, affermano visibilmente emozionati.
Una carriera tutta in ascesa per Deborah e Jonathan che si premurano di lavorare in silenzio, senza troppi riflettori, coltivando progetti e puntando sempre al massimo. E, se come cantava Ligabue “il meglio deve ancora venire”, la vera luce proviene dall’autenticità della loro anima, di quel temperamento molto simile che li ha avvicinati facendoli perdere la testa uno per l’altro. Così perfezionisti, cocciuti ma sempre propensi al dialogo e all’empatia. Sorride Deborah quando ripensa a come si sono innamorati. Erano forse solo due adolescenti ansiosi di crescere, con un mucchio di sogni tra le dita e tanta strada ancora da percorrere. Quella strada che hanno avuto la fortuna di intraprendere insieme, uniti, inseparabili, stretti in una morsa romantica di protezione e dolcezza.
Nella foto in alto, Deborah Minafra e Jonathan Lucarelli ai campionati nazionali di Riccione. Le foto sono tratte dalla pagina fb di JD Art School Dance