Il Teatro Traetta è un simbolo di cultura e antichità di cui Bitonto può menare gran vanto. Incastonato nel perimetro delle mura cittadine, caratterizza con la sua elegante architettura della prima metà dell’ottocento uno degli angoli più suggestivi del centro antico. Palcoscenico già di numerosi e talentuosi artisti, a testimonianza della centralità dei centri di provincia nella fortuna di ogni spettacolo teatrale, si appresta ad accogliere per la nuova stagione un’altra serie di celebrità: da Sergio Castellitto a Elio Germano, da Elisa Barucchieri, che ha curato diversi corsi di teatro-danza proprio presso il Traetta, a personalità del calibro di Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato ai bitontini Mimmo Mancini e Raffaello Fusaro.
Una stagione teatrale (clicca qui) che, dunque, non mancherà di riservare diverse sorprese, con spettacoli e appuntamenti uno più interessante dell’altro. Come si preannuncia, il 25 novembre – giornata contro la violenza sulle donne – la messa in scena di Lisistrata, commedia tra le più divertenti e significative di Aristofane, diretta e riadattata da Ugo Chiti. Un’opera al femminile, che può rivelarsi efficace nel raccontare le donne e il modo in cui l’intervento delle stesse può dimostrarsi risolutivo persino in guerra. Uno spettacolo antichissimo ma reso in chiave moderna, grazie anche alle abilità interpretative di Amanda Sandrelli, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti e Lucianna De Falco. Un modo intelligente per ironizzare e riflettere sull’insensatezza delle logiche maschili e sperimentare con mano l’immenso potere delle donne, in grado di cambiare una società e di far valere le loro idee, sfruttando armi e tattiche prettamente femminili.
Interessanti le due produzioni realizzate direttamente dal teatro bitontino: Vivo sempre gettato nel futuro, performance basata sull’appassionante primo tempo della vita di Pier Paolo Pasolini, con Raffaello Fusaro (drammaturgia di Nicola Pice), in scena il 2 novembre, e Ombra cara amorosa, omaggio al genio musicale di Tommaso Traetta nel 250° anniversario della prima rappresentazione dell’Antigona a San Pietroburgo l’11 novembre 1772, con Rossella Giugliano e la partecipazione straordinaria di Elisa Barucchieri, l’11 novembre. Da non perdere, lo spettacolo in programma l’8 febbraio, quando il pubblico del Traetta conoscerà Dante e il suo trentatreesimo canto del Paradiso, in un modo del tutto innovativo, grazie alla voce di Elio Germano e di Teho Teardo, con la regia di Simone Ferrari. Riflettori accesi sul mistero dei suoi versi e su come il Sommo Poeta sia riuscito a rappresentare l’immensità di “colui che move il sole e l’altre stelle” servendosi unicamente delle parole, quell’italiano ancora in fase embrionale, che si schiuderà e arricchirà grazie proprio al padre della nostra letteratura.
Il 23 febbraio andrà in scena uno dei classici di Pirandello, scritto nel 1917 e ancora perfettamente attuale: Così è (se vi pare), un’opera che non manca di spunti e che sarà curata dal regista Geppy Gleijeses, con gli attori Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato. Il 10 marzo toccherà, invece, a Il malato immaginario, capolavoro comico di Molière. Uno spettacolo ironico e divertente, che ha fatto il giro d’Italia e di molti teatri della regione. A Emilio Solfrizzi il difficile compito di interpretare un personaggio divertente sì, ma anche complesso, e di lanciare una luce chiarificatrice sul presente. L’adattamento e la regia spettano ancora una volta a Guglielmo Ferro. Con Vi Faremo sapere (20 aprile), spettacolo che porterà in scena Mimmo Mancini e Paolo De Vita, si affronterà il tema dell’ “unione” in un’estensione più universale, di cui i Fratelli Capitoni con la loro ironia e poesia sono il simbolo.
A chiudere la stagione Zorro un eremita sul marciapiede, spettacolo tragicomico con Sergio Castellitto nei panni di un vagabondo che ripercorre la storia della sua vita, con tutte le scelte che lo hanno portato come per caso a vivere sulla strada. Una riflessione sull’imprevedibilità dell’esistenza e della condizione umana.
“Presentiamo una stagione che segna la completa ripartenza – ha spiegato il sindaco Francesco Paolo Ricci – che e può contribuire a riannodare nella nostra comunità quei legami sfilacciati da due anni di pandemia. Abbiamo co-progettato con il Teatro Pubblico Pugliese il cartellone, riflettendo proprio sull’alto valore sociale del teatro, simbolo di tutta la comunità. Lo abbiamo fatto, tra i primi atti dopo l’insediamento della giunta, con largo anticipo per poter allestire senza problemi di scelta un cartellone importante e trasversale, in grado di interessare le diverse anime della città. A partire dai giovani sulla cui formazione intendiamo investire molto perché rappresentano il pubblico di domani. La nostra ambizione è attirare l’attenzione anche del pubblico dei centri vicini”.
Come ha dichiarato Sante Levante, direttore del Teatro Pubblico Pugliese: “Bitonto è una piazza importante per il circuito pugliese, con un pubblico appassionato e un teatro storico tra i più valorizzati. Questa è un’occasione per ricostruire il rapporto con il pubblico e, per non costringerlo a fare delle scelte, abbiamo deciso di puntare su una formula unica di abbonamento, riducendo sensibilmente il costo, augurandoci che in questo modo il Traetta possa confermare e rafforzare il suo essere sede del confronto cittadino e di crescita collettiva della comunità. Senza teatro e senza cultura, che comunità possiamo essere?”.
Un concetto, quello del teatro come “luogo del confronto, della riflessione e della crescita morale e sociale”, ripreso da Nicola Pice, presidente della Fondazione De Palo-Ungaro, che ha collaborato alla stesura del programma. Non resta, dunque, che attendere il magico momento del ritorno in sala, quando il pubblico, seduto sulle comode poltroncine di velluto, potrà pregustare il momento in cui le luci iniziano a calare e il sipario, magicamente, si leverà su un mondo altro, alternativo, lontano dai problemi di ogni giorno ma forse proprio per questo più autentico e interessante.
Nella foto di Valla, in alto, il pubblico all’ingresso del Teatro Traetta a Bitonto. Le altre foto sono tratte dal sito del Teatro Pubblico e Pugliese e dalla pagina fb di Mimmo Mancini