Il soprannome Spugna rende merito della capacità di assorbire e “rilasciare”, con ironia e preveggenza, l’immagine del mondo in cui viviamo, di cui è ampiamente dotato Tommaso Di Spigna, uno dei più talentuosi creatori di fumetti del panorama nazionale. Autore, tra l’altro, della mascotte tentacolare che compare sulla locandina della terza edizione del BiComix, il festival del fumetto e del cosplay che si terrà dal 19 al 21 agosto a Bisceglie. Una rassegna che si preannuncia multiforme proprio come la sua mascotte: una creatura che da lontano può incutere timore, ma che poi, a guardarla bene, ritrae solo un innocuo bagnante che ha voglia di fare due tuffi e godersi qualche bella giornata di fine estate.
“Allo stesso modo, speriamo che tutti coloro che non conoscono il mondo del fumetto e lo considerano superficialmente come qualcosa di frivolo ed eccentrico possano vincere la loro diffidenza, visitando il BiComix e scoprendo, magari, una forma di espressione e narrazione che è meno paurosa e strana di quel che può sembrare”, spiegano gli organizzatori, quasi tutti under 30, che dopo il successo dell’edizione 2021 hanno deciso di strutturarsi fondando l’associazione Urca, dedicata alla promozione del fumetto e delle diverse forme di espressioni grafiche.

Spugna ha esordito, come molti giovani autori, con l’autoproduzione e la piccola editoria indipendente, conquistando sempre più terreno e notorietà, fino ad essere riconosciuto oggi come una delle giovani promesse del fumetto indipendente italiano. Si è cominciato a parlare molto di lui dopo la pubblicazione nel 2017 di The Rust Kingdom per Hollow Press, volume che all’epoca trionfò nella categoria Nuove Strade del Premio Attilio Micheluzzi e fu nominato per il Gran Guinigi, uno dei riconoscimenti nazionali più ambiti nell’ambito fumettistico, consegnato ogni anno durante il Lucca Comics.
Da lì Spugna ha cominciato a sgomitare fino a farsi spazio anche nel mainstream, arrivando a pubblicare nel febbraio 2022 una storia scritta e disegnata da lui sul Color Fest di Dylan Dog e ad esporre i suoi lavori in una mostra personale di tavole originali alla Cart Gallery di Roma. L’artista bresciano sarà a Bisceglie il prossimo agosto insieme a Marco Taddei, gloria nazionale del fumetto indipendente, conosciuto dai più per essere uno dei due creatori di Anubi, opera cult che lo ha consacrato all’interno del settore. Spugna e Taddei presenteranno al pubblico del BiComix il loro nuovo fumetto La Quarta Guerra Mondiale, edito da Feltrinelli Comics. Un’opera strabordante in cui la satira antimilitarista di Bonvi e Otto Dix si mescola con il body horror di Giger.
Il festival vero e proprio si svolgerà nelle giornate del 20 e 21 agosto, che saranno caratterizzate dallo svolgimento di talk con gli autori, firmacopie, workshop, sessioni di gaming, e da un’estesa area market per l’acquisto di fumetti e dall’artist harbor, che vedrà la presenza di decine di illustratori pugliesi, a cui sarà offerta la possibilità di esporre le proprie opere e di entrare in contatto con un’ampia fetta di appassionati del genere (la scorsa edizione del festival ha fatto registrare più di cinquemila presenze in due giorni sulla darsena biscegliese). Tra gli ospiti di rilevanza nazionale che arriveranno a Bisceglie nei giorni del BiComix, vale la pena citare Giovanni “Jioke” Dell’Oro, Leonardo Berghella, Alessandro Starace, Salvatore Vivenzio, Federico Fabbri e Francesco Catelani. Il sabato sera si concluderà con un evento musicale, ovviamente a tema fumetto e animazione, con l’esibizione de Le Stelle di Hokuto, mentre domenica il festival saluterà tutti con un incontro dedicato all’illustrazione digitale con due talenti del territorio: Giulio De Toma e Adolfo Di Molfetta. Il programma completo è disponibile sui canali social ufficiali del festival.
Ovviamente tornerà la sfilata cosplay, che lo scorso anno si è rivelata un appuntamento di enorme attrattività. Il BiComix è il primo festival di fumetto che si organizza in una città che negli anni si è specializzata, con eccellenti risultati, nell’ambito letterario, e proprio grazie alla presenza dei cosplayer rivendica anche plasticamente la sua diversità, che sta nel promuovere una forma di narrazione, d’espressione, di letteratura, che è principalmente visiva. La presenza colorata e festosa dei cosplayer si impone allo sguardo anche di chi si trova a passeggiare distrattamente lungo la darsena nei giorni di svolgimento del festival.

Il BiComix è un’iniziativa che s’inserisce sempre più in maniera organica nel progetto, che non è mai stato codificato ma che di fatto già esiste nella realtà: Bisceglie “Città del libro” e “Città che legge”. Nella consapevolezza che un festival può crescere e svilupparsi solo se inserito e articolato all’interno di un ben preciso contesto socio-culturale, l’obiettivo degli organizzatori, quest’anno, è aprire una finestra sul panorama editoriale del fumetto nazionale, che soprattutto negli ultimi tempi ribolle di nuove idee e stimoli culturali, in maniera tale da porre Bisceglie sulla mappa di fumettisti e case editrici con un evento che non è soltanto celebrazione festosa ma anche occasione di presentazione delle novità editoriali.
Da qui la scelta di anticipare la terza edizione del festival con una lezione pubblica (venerdì 19 agosto) del professor Daniele Barbieri, uno dei massimi studiosi di semiotica del fumetto, che da anni dedica la sua ricerca alla ricezione testuale e, più in generale, ai problemi riguardanti il visivo e la narrazione per immagini. Barbieri, agli inizi del suo percorso da accademico, è stato uno degli allievi prediletti di Umberto Eco, relatore della sua tesi di laurea e poi supervisore del suo dottorato di ricerca in semiotica. Pur mantenendo l’idea della “festa”, gli organizzatori del BiComix hanno quindi cercato di mettere a punto un programma in grado di restituire uno sguardo coerente su quello che è attualmente il panorama fumettistico italiano, indipendente e non, e di aprire spazi di discussione sul medium del fumetto nelle sue varie implicazioni.
Questa terza edizione del BiComix sarà un’edizione che affiancherà alla componente ludica e giocosa, anche una corposa presenza di fumettisti, editori, autoproduzioni e fumetterie. “Le direzioni in cui il festival continuerà ad evolversi sono due: da un lato un evento cittadino sempre più atteso e riconosciuto dalla cittadinanza, intesa nella sua trasversalità e nelle sue differenti componenti anagrafiche. Dall’altro, un evento qualificato e di settore, in cui fumettisti, collettivi, editori, commercianti e studiosi del fumetto possano trovare uno spazio di dialogo e di confronto utile. Tutto ciò nella convinzione che un festival debba nutrirsi della linfa propria di un territorio e di una comunità e che viceversa un territorio debba trovare in un festival nuovi stimoli vitali, in un processo di stretta reciprocità”, concludono gli organizzatori.
Foto e immagini sono tratte dalla pagina fb del BiComix