Non solo un evento agonistico di notevole spessore ma anche uno splendido itinerario alla scoperta di alcuni degli angoli più suggestivi della Puglia. La tappa valevole per il Campionato italiano di ciclismo su strada si è svolta nel magico scenario dei trulli e delle gravine, lungo un percorso di 237 km da Marina di Ginosa ad Alberobello, attraversando i comuni di Castellaneta, Ginosa, Laterza, Palagianello, Mottola e Noci.
Evento agonistico, come si è detto, per la presenza di ciclisti di caratura internazionale: il campione Vincenzo Nibali tornato nel team dell’Astana, alla sua ultima partecipazione a un campionato italiano e premiato per la sua grandissima carriera (Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna) a Castellaneta; Giacomo Nizzolo (Israel Premier Teach), Andrea Vendrame (Ag2r Citroen), Simone Consonni (Cofidis), il campione olimpico su pista, Elia Viviani (Team Ineos), Domenico Pozzovivo (Intermachè-Wanty-Gobert), Davide Ballerini, Mattia Cattaneo e Fausto Masnada (Quick Step Alpha Vinyl), Matteo Sobrero (Team BikeExchange-Jayco), Giulio Ciccone, Filippo Baroncini e Antonio Siberi (Trek Segafredo), Matteo Trentin, Davide Formolo e Alessandro Covi (Uae Emirates), Stefano Oldani (Alpecin-Fenix).
Ma in realtà anche suggestivo itinerario tra alcune perle del paesaggio pugliese, nei territori di Taranto e Bari. Dopo il foglio firma e la sfilata a Castellaneta Marina, lungo il viale dei Pini e il lungomare, con i suoi cinque chilometri di stabilimenti balneari, spiagge libere e discoteche, il serpentone colorato dei ciclisti si è diretto a Marina Di Ginosa dov’era prevista la partenza ufficiale, e da lì, con un rettilineo di sedici chilometri, sino a Ginosa, dove la strada comincia a salire e a diventare tortuosa verso il centro abitato.
Terminato questo primo tratto, la carovana si è diretta verso Laterza, attraversando il centro, che si è offerto ad atleti e appassionati con il MUMA, il Museo della maiolica, il Santuario Maria Santissima Mater Domini, la Cantina spagnola, il Palazzo Marchesale, la fontana medievale e la spettacolare gravina con l’oasi della Lipu. Usciti da Laterza, percorrendo la Via Appia i ciclisti hanno pedalato verso Palagianello. Altro piccolo ma interessante centro, famoso per il villaggio rupestre, la chiesa della Madonna delle Grazie e il castello feudale strutturato su due piani. E da Palagianello a Mottola il passo è breve, ma duro: nel tratto cittadino sono presenti infatti tante curve e strettoie.
Fine della provincia tarantina e ingresso in terra di Bari: ecco Noci con le sue meravigliose chiesette e la Torre dell’Orologio, risalente ai primi decenni dell’Ottocento e collocata di fronte la piazza, autentico centro della vita cittadina. E poi le gnostre, le piazzette del centro antico, la cui caratteristica è la presenza di tre lati chiusi e di un solo lato aperto che porta sulla via principale. In realtà, vicoli chiusi che sfruttano lo spazio tra le abitazioni, determinando un’area semipubblica o semiprivata. Superata la cittadina di Noci, la carovana si è avviata verso il traguardo finale di Alberobello, lungo una strada che ha riservato non poche difficoltà per i numerosi tornanti e i diversi tratti in salita. Spettacolo! I trulli! I caratteristici edifici legati alla pragmatica dei Baronibus risalente all’età aragonese, precisamente all’editto del Regno di Napoli del XV secolo, passati successivamente ai conti di Conversano e agli Acquaviva d’Aragona. Ad aggiudicarsi il titolo tricolore, al termine della gara, Filippo Zana (foto in alto) della Bardiani-Csf Faizanè, battendo in volata i suoi compagni di fuga Lorenzo Rota, Samuele Battilstella e Andrea Piccolo.