I volti umani di San Nicola

Tra le iniziative messe in campo per il ritorno della festa in onore del patrono di Bari, una serie di sei litografie, tra tradizione e modernità, della Fondazione Nikolaos

Maggio bussa alle porte del Levante in direzione di Bari che, dopo due anni, le ha potute finalmente spalancare ai cittadini, ai fedeli e ai turisti per tornare a festeggiare il patrono, San Nicola, uno dei santi più venerati al mondo. Un culto e una tradizione profondamente radicati nel capoluogo pugliese, testimoniati da una serie di iniziative di carattere religioso, culturale e folcloristico che costituiscono un circolo virtuoso per la città anche sotto il profilo economico.

Di particolare interesse è apparso il progetto della Fondazione Nikolaos, a cui si deve la realizzazione di una cartella di sei litografie, Volti nicolaiani, che offrono attraverso gli strumenti dell’arte un ulteriore contributo alla conoscenza della figura del santo. Le opere, frutto del talento di Lillo Dellino e Carmela Boccasile, interpretano il volto del vescovo di Myra che la tradizione nordeuropea e quella orientale rappresentano in modo differente, rendendo l’icona del patrono di Bari simbolo dell’ecumenismo. In esse l’aspetto umano si mescola a quello spirituale, consegnandoci un profilo a tutto tondo di Nicola: il santo degli uomini e delle genti, il taumaturgo, il difensore della fede e della dottrina, generoso e difensore dei deboli, dei poveri e dei bambini.

“Come una Stella d’Oriente”, opera di Lillo Dellino

Un progetto ispirato a una visione più “moderna” e certo originale della complessa personalità del santo, tra esperienza umana e grandezza mistica, rappresentata con un potente, dinamico ed efficace utilizzo del colore che sottolinea con sapienza la regolarità delle forme e lo spessore dei contenuti. Col risultato di produrre un’ulteriore e feconda sensibilità religiosa e culturale attorno alla figura del vescovo di Myra, inserendo quest’ulteriore rappresentazione, con gusto e temperamento diversi nella lunga, ricca e prestigiosa tradizione iconografica.

Una tradizione con testimonianze sparse in ogni dove: dalla Grecia alla Russia, dall’Italia alla Francia all’Inghilterra. San Nicola appare in numerosi dipinti bizantini: nelle icone della pinacoteca del monastero del Sinai (secc. X, XIII e XIV), del Museo d’arte occidentale e orientale di Kiev, nei mosaici della Cappella Palatina di Palermo e della basilica di San Marco a Venezia (XII sec.), negli affreschi della chiesa di Santo Stefano a Kastoria e della cripta di Santa Lucia a Brindisi (XIII sec.). Non meno ricca è l’iconografia nella tradizione occidentale: i rilievi sul fonte battesimale della cattedrale di Winchester, le vetrate delle cattedrali di Chartres e Bourges, i dipinti di Ambrogio Lorenzetti e Gentile da Fabriano (agli Uffizi di Firenze e alla Pinacoteca vaticana di Roma), di Carlo Crivelli (Muso d’arte di Cleveland), di Lorenzo Lotto (Chiesa dei Carmini di Venezia), e del Tintoretto (Kunsthistorisches Museum di Vienna). Solo per citare gli esempi più noti.

La nascita di San Nicola di Gentile da Fabriano (Musei Vaticani)

I Volti nicolaiani sono accompagnati e impreziositi dalle note esplicative e critiche di Michele Loconsole e da una prefazione di padre Cioffari, responsabile del Centro studi nicolaiani. Il progetto artistico, curato dallo Studio d’Arte Dellino e Grafica 080 è opera, come si è detto, della Fondazione Nikolaos, impegnata da anni nella promozione di eventi con l’obiettivo di creare occasioni di dialogo, scambio di conoscenze e confronto attraverso l’arte e la cultura soprattutto legate alla Puglia. Eventi che costituiscono l’occasione per sollecitare l’interesse e il coinvolgimento delle nuove generazioni, offrendo opportunità di aggregazione e di riflessione che promuovano il territorio.

San Nicola salva una nave da un naufragio, opera di Gentile da Fabriano (Musei Vaticani)

Una direzione di marcia che Vito Giordano Cardone, presidente della fondazione, così descrive: “Una progettualità che è segno di continuità e divenire, nel nome di San Nicola. Infatti, sin dal 2009, Nikolaos è impegnata nella promozione culturale, sociale e solidale attraverso azioni concrete che valorizzino le eccellenze artistiche locali come testimonianza viva del culto del Santo”. Dopo il furto dei gioielli, del medaglione con la manna e dell’evangeliario, fortunatamente ritrovati e ricollocati in basilica e, soprattutto, nel pieno della guerra nel cuore dell’Europa, celebrare San Nicola con le tonalità dell’arte rappresenta anche una decisa presa di posizione contro ogni gesto di conflittualità e un sincero invito alla pace.