Dalla sinfonia al tango, il Mozart che non ti aspetti

L'originale spettacolo di Iannone, in scena con l'AltraDanza a Corato, segna la ripartenza del progetto Storytellme del TPP per scrittori, fotografi e videomaker

Dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia, il Teatro Pubblico Pugliese torna a far parlare di sé con il progetto Storytellme, giunto alla quinta edizione. Appassionati di scrittura, fotografia e videomaking sono chiamati ad assistere agli spettacoli della stagione teatrale e a raccontare, attraverso i canali social (Facebook, Instagram, Youtube), la loro esperienza da “inviati speciali”. Una call completamente gratuita e senza scopo di lucro che conferma quanto il teatro possa costituire una finestra affacciata sul mondo, in grado di offrire uno sguardo alternativo sulla realtà, grazie al supporto dei mass media.

Una missione che può risultare ancor più gratificante se si dà risonanza ad un piccolo teatro di provincia, dove l’arte assume un valore socializzante e paideutico, divenendo forza motrice che anima l’esistenza di un’intera comunità e delle realtà vicine. In questa operazione di recupero e valorizzazione di contenitori culturali di esigue dimensioni, ma certo non di minore importanza rispetto ai templi dell’arte più conosciuti, si riscopre il gusto di ripopolare ambienti che custodiscono, opponendo una fiera resistenza al tempo e nel tempo, grandi patrimoni di arte e di storia.

Ambienti in cui si celebrano i fasti dello spettacolo: dalla lirica, senza dubbio capace di fondere i linguaggi del corpo con quelli della mente, connessi da un rapporto di reciproca influenza (pensieri, parole e musica sono atti a sostenere l’intero impianto della vicenda) alla prosa e alla danza che si concentrano, rispettivamente, sulla potenza evocativa delle parole, in grado di stravolgere alle volte gli sviluppi di un’intera vicenda, nonché sulla materialità di alcuni concetti che prendono forma attraverso i movimenti del corpo.

Come proprio nel caso di Mozartangosuite, ultimo lavoro del coreografo barese Domenico Iannone per la compagnia AltraDanza andato in scena al Teatro Comunale di Corato. Privo di una vera e propria linearità narrativa, che ne impedisce una completa lettura, lo spettacolo abbraccia le meravigliose sonorità classiche di Wolfgang Amadeus Mozart sino alle composizioni dell’indimenticato musicista argentino Astor Piazzolla, transitando abilmente dal barocco al contemporaneo. Un balzo temporale significativo reso possibile grazie alla destrezza di giovani ballerini che hanno tratteggiato con sinuosi passi di danza un percorso di evoluzione musicale dispiegatosi nei secoli.

La loro fresca fisicità trasuda dalle rapide torsioni dei muscoli e dai movimenti aggraziati dei corpi nei quali sembrano smarrirsi e poi ritrovarsi, sempre alla costante ricerca di un idillio d’amore mai pienamente raggiunto ma sofferto, conteso, toccato e nuovamente perduto. Quel leggiadro intrecciarsi di braccia e di anime, unite in un afflato di tenerezza e passione, fluttua in una scenografia scarna, valorizzata esclusivamente da effetti chiaroscurali, che imprime alla corporeità dei danzatori un tumulto quasi caravaggesco.

In un universo sospeso non soggetto a norme spazio-temporali, pervaso da un’eterna oscillazione tra passione ed oblio, a dominare è la gestualità dei performers, eternata negli scatti dello storyteller coratino Girolamo Aliberti, che conferiscono immortalità ad ogni singolo istante. Sono, dunque, la bellezza degli attimi oltre che la mutevolezza dei rapporti umani, in particolare quelli prodotti dai sentimenti d’amore, la vera colonna portante su cui si regge l’intera esibizione, che attrae, disorienta e al contempo tiene desta l’attenzione del pubblico accorso al teatro in una fredda serata d’inverno.

Le foto di Mozartangosuite sono di Girolamo Aliberti