Cosa c’entra Pier Paolo Pasolini con la città di Bari? Cosa ha fatto questo straordinario scrittore, intellettuale, regista, poeta per ispirare a un gruppo di volontari il grande murale in progetto in una delle strade principali del capoluogo? Retake è un’associazione che ha sedi in tutta Italia e che si distingue per iniziative rivolte alla salvaguardia di luoghi vandalizzati e relegati all’abbandono. Solo negli ultimi anni, a Bari, sono state “bonificate” una decina di scuole, con muri pericolanti e pieni di scritte razziste, e realizzati cinque murales insieme alla raccolta di rifiuti sulle spiagge. Molti sono anche i progetti con le associazioni studentesche e universitarie, finalizzati al recupero degli spazi urbani.
Sin dalla sua nascita, Retake si serve del gruppo facebook (clicca qui) e di due mail (bari@retakeroma.org e retakebari2@gmail.com) per rendere nota la propria attività, raccogliere le segnalazioni di degrado urbano e la disponibilità di chi voglia abbracciare l’impegno in difesa dell’ambiente cittadino. Ed è proprio tramite il profilo social che Retake si è rivolta ai cittadini baresi chiedendo suggerimenti sul prossimo murale da dedicare alla città. L’idea di rendere omaggio al poeta romano d’adozione – nato a Bologna e vissuto per tanti anni in un piccolo paesino del Friuli – nasce da una serie di felici coincidenze.
Quest’anno a Pier Paolo Pasolini sarà dedicata la tredicesima edizione del Bif&st, la famosa rassegna cinematografica barese, come annunciato dal direttore Felice Laudadio: “è giusto omaggiare un grande scrittore per l’Italia, ma anche un grande scrittore per Bari, che ha saputo cogliere la bellezza e la natura dualistica della nostra città, in quel suo celebre racconto ‘Le due Bari'(clicca qui) che scrisse in concomitanza col suo arrivo in città. Una città da cui rimase sin da subito colpito, come capita ancora oggi a tanti visitatori. Per questa e tante altre ragioni, l’edizione del nostro festival vorrà essere ricordo e tributo a questo grande artista universale, non soltanto italiano”.
I ragazzi di Retake hanno colto questa occasione per tributare il loro personale omaggio al regista, anche se ancora non sanno esattamente come realizzare il murale e, perciò, si affidano ai cittadini e al nuovo sodalizio con AncheCinema: “Un omaggio a modo nostro, certo – scrivono sulla loro pagina facebook – per un poeta che è simbolo dell’Italia stessa e, per farlo al meglio, abbiamo ritenuto doveroso coinvolgere quante più forze possibili. A cento anni dalla nascita di questo scrittore, Bari darà il suo contributo unico, sulla scia del murale di Jorit, nella zona di Scampia a Napoli”. E ancora in un altro appello: “Abbiamo già condiviso qualche idea con gli amici di AncheCinema ma siamo aperti a nuove proposte per onorare il poeta, rivalutando angoli di città o invitando la gente a percorsi cinematografici. Non ci spaventa l’entità del progetto, né tantomeno la sua complessità. Vogliamo che il murale sia una delle tante iniziative volte al recupero delle zone più dimenticate della città”.
“Quando Pasolini nel 1951 arrivò nella nostra città – ricorda il gruppo di volontari – colse l’energia della città ma anche la sua miseria. L’amore con la città probabilmente non sarebbe mai scoccato visto che non la scelse come ambientazione per i suoi film, ma le sue parole lasciano a tutti un’immagine nitida di Bari vista con gli occhi di un poeta”. Di questo e molto altro lo scrittore parla nel racconto ‘Le due Bari’, dedicato al capoluogo pugliese, rappresentando Bari come una città duplice.
Da una parte, una città quasi labirintica, nella quale è possibile perdersi, vivere avventure. Questa la città che appare al visitatore, che si ritrova a camminare nelle sue vie, come fossero il ricordo delle vie di tante città europee e italiane, eppure qualcosa di unico, col suo centro storico sempre in moto e la calma, lì dove si trova il mare. L’altra Bari è quella di chi l’ha vista tante volte, di chi la vive, percorre con allegria le sue strade, si immerge nel suo lavoro, nella bontà del suo cibo, nella bellezza familiare del suo mare. Chi vive in città è parte del suo fascino e non riesce a cogliere lo sbigottimento di chi, invece, osserva la città per la prima volta. Un ritratto, questo proposto da Pasolini, che sembra tanto distante da come appare la città di oggi, ma che in verità ancora trasmette una grande verità: il fascino e il senso di mistero che Bari promana.
Non ci resta, dunque, che attendere e confidare nella potente vena immaginifica dei soci di Retake e dei tanti baresi che vorranno dare il loro contributo: quando il murale sarà realizzato, c’è da scommetterci, l’omaggio a Pasolini sarà davvero bello e interessante e un’altra parte di città sarà stata bonificata.
Nella foto n lato, Pier Paolo Pasolini sul lungomare di Bari nel 1951. Le immagini sono tratte dalla pagina fb di Retake Bari