Anche quest’anno la riapertura delle scuole, dopo le festività natalizie, è fonte di incertezza e preoccupazione. Il lungo e faticoso braccio di ferro, imposto da alcuni presidenti di regione all’esecutivo del presidente Draghi, non è valso a far invertire la rotta di marcia tracciata a inizio dell’anno scolastico: domani gli alunni di tutte le scuole del paese torneranno in aula. Una scelta che pone sul tappeto una serie di questioni particolarmente delicate, nel mutato scenario epidemiologico, caratterizzato da un’impennata dei contagi soprattutto tra le fasce più giovani della società. Con tutto quanto ne consegue sul piano delle ulteriori difficoltà da parte degli istituti a garantire le migliori condizioni per lo svolgimento delle lezioni.
Tra aule troppo piccole, distanziamento recuperato a fatica, personale falcidiato dal virus, quarantene in atto e altre all’orizzonte, nuovi protocolli da gestire, la scuola annaspa tra mille incertezze. Per garantire un rientro in presenza il più possibile sereno, alcune amministrazioni scolastiche hanno, tuttavia, deciso di far ricorso alle tecnologie più avanzate, come quelle dei purificatori d’aria di ultima generazione, in grado di sanificare gli ambienti e abbattere la presenza di virus e batteri.
“Un’importante e indispensabile funzione di tutela contro il rischio dilagante di contagio che incombe nelle classi, spesso troppo piccole per accogliere 28-29 studenti”, dichiara la prof.ssa Giovanna Palmulli, dirigente scolastica dell’IISS Volta – De Gemmis di Bitonto, che già da ottobre si è attivata per potenziare i livelli di sicurezza dell’istituto. “Ai 43 purificatori già installati nella sede centrale, se ne sono aggiunti 13 all’Agrario di Terlizzi e 26 al Traetta, gli altri plessi del nostro istituto. Abbiamo anche utilizzato i laboratori al fine di garantire il dovuto distanziamento”, prosegue.
Grazie ai purificatori si riuscirà a garantire, unitamente all’aerazione naturale, una maggiore praticabilità delle strutture scolastiche, soprattutto in classi molto numerose. “Ovviamente, dinanzi all’ondata dei contagi, destinati a salire ulteriormente nei prossimi giorni, non si tratta di un intervento risolutivo ma sicuramente saremo in grado di offrire un servizio di maggiore protezione agli studenti” spiega Giovanna Palmulli.
“Quarantatré sanificatori sono già stati installati tra ottobre e novembre dello scorso anno, posizionati in tutte le aule e i laboratori della sede centrale dell’istituto” precisa il prof. Antonio Petrone, responsabile, tra le altre mansioni, dell’ufficio tecnico della scuola. “Nel corso delle feste natalizie – aggiunge – abbiamo anche provveduto a sanificare tutti gli ambienti e in modo particolare la sede centrale, oggetto di lavori di manutenzione, pitturazione e ripristino di varie strutture”. “Insomma, un grande sforzo organizzativo e logistico, reso possibile grazie all’impegno di tutto il personale scolastico, in particolare i responsabili di settore, che ancora una volta ha dato prova di grande competenza professionale e attaccamento alle sorti della scuola”, riprende Giovanna Palmulli. “Con l’unico e imprescindibile obiettivo di sostenere i ragazzi e consentire un prosieguo delle lezioni il più efficace possibile anche in questi tempi così difficili e complessi”, conclude Palmulli.