“Dipingo la natura per rinascere ogni giorno”

"Tempora", personale dell'artista barese Marialuisa Sabato, a Santa Teresa dei Maschi a Bari, è un'esplosione di bellezza, antidoto a questi tempi difficili

Come si possono dimenticare le immagini degli animali che solcano le strade con i marciapiedi deserti, durante i mesi del lockdown? Riprendendosi parte del proprio spazio vitale, a cui sono stati costretti a rinunciare per il caos cittadino, il traffico delle auto, i rumori delle officine? Al sicuro dalla minaccia dell’uomo, rinchiuso in casa per l’emergenza sanitaria, queste creature hanno provato ad allargare il proprio raggio d’azione. E poi: si possono dimenticare le foto dal satellite che mostrano il cielo più limpido, grazie alla drastica riduzione delle emissioni delle automobili e degli impianti industriali?

Marialuisa Sabato alla personale di Santa Teresa dei Maschi

Osservando le installazioni di Marialuisa Sabato, presso la chiesa di Santa Teresa dei Maschi a Bari, la mente torna, quasi per contrasto, al periodo delle restrizioni del 2020. Nasce spontanea una riflessione sull’attività predatoria dell’uomo nei confronti di madre natura, che impone soluzioni sempre più complicate per salvare il pianeta. Un dato è certo e paradossalmente confortante: l’alternarsi delle stagioni non si arresta mai e, sebbene spesso l’una si sovrapponga all’altra nella manifestazione dei fenomeni meteorologici, l’uomo difficilmente potrà padroneggiarle. Ma può continuare a lasciarsi ispirare dalle stesse stagioni e dal tema del tempo.

Tempora è il titolo della mostra dell’artista barese, allestita nel suggestivo scenario del centro storico del capoluogo pugliese. Quattro grandi installazioni, ognuna delle quali suddivisa in altre quattro tavole – nell’intento di scandire i tempi di mutazione di ogni singolo periodo – descrivono le luci, le atmosfere, gli elementi che caratterizzano le singole stagioni. Con il risultato di produrre un’unica, potente, irresistibile esperienza sensoriale. Forte l’impatto cromatico: dalla delicata combinazione delle tinte nasce una narrazione inclusiva, calda, a tratti dirompente della natura, che si esprime in modi diversi in primavera, autunno, estate e inverno. “Ogni stagione – attraverso i passaggi cromatici – esprime le sensazioni olfattive, le emozioni visive ed emotive che ogni giorno la singola stagione trasmette, in un percorso che inizia all’alba e termina con la notte”. All’interno della giornata si sviluppa la vita, cambiano le sfumature dei paesaggi, la natura si anima.

Per tutte le arti, soprattutto per l’arte visiva, la natura è sempre stata punto di riferimento e formidabile fonte d’ispirazione. L’uomo, da sempre, si lascia sedurre dall’alternarsi delle stagioni e si pone domande sul senso del mistero, sull’energia e sulla caducità che essa trasmette. Oltre all’infinita capacità immaginativa, tangibile nei quadri dell’artista barese. Proprio in questa relazione, a tratti anche conflittuale, la creazione è sempre in grado di consegnare insegnamenti alle creature: “Dalla natura riusciamo ad imparare la capacità di rinascere sempre e comunque – osserva Marialuisa – nonostante i tentativi dell’uomo di dominarla provocando danni. Eppure essa dimostra di saper risorgere sempre dalla proprie ceneri”. “Il rapporto con la natura non è mai stato semplice e soprattutto oggi – prosegue – i tempi frenetici delle nostra vita non sono a misura d’arte. Questa mostra, perciò, è una piccola sfida all’interno del complicato contesto storico e pandemico che stiamo vivendo. E’ innegabile che abbiamo tutti bisogno di momenti di pausa, di riflessione, nei quali alimentare la nostra anima con la bellezza”.

Entrando nella mostra si viene accolti da quattro grandi lenzuola decorate, che richiamano i colori predominanti delle raffigurazioni delle quattro stagioni, all’interno del percorso espositivo: le sfumature della primavera, suggerite dalla dolcezza delle pennellate, accompagnano il ciclo di vita dei fiori, che ondeggiano delicatamente insieme alle rondini; il calore dell’estate, catturata dallo sfondo rosso che s’impadronisce del cielo azzurro, si nutre della gioia della vita, tra papaveri, farfalle e pappagalli che si riflettono sulla linea del mare; il cielo arancione dell’autunno è un desiderio di rifugio e protezione, di sapori e profumi, con uno scoiattolo che trova riparo sotto i funghi; l’inverno, che rende i fiocchi di neve trame di un mandala giapponese, è carico delle gradazioni del blu e del turchese, che travalicando il gelo e il freddo, ispirano un senso d’infinito, con gli orsi polari sospesi sui ghiacciai.

Predominano i contrasti e i giochi di luci con tocchi di pennello brevi e lunghi; la natura in questo modo s’illumina venendo fuori dal cielo come un prolungamento della luce. Sul suo sfondo Marialuisa ha predisposto i particolari degli animali e della vegetazione in un concerto della natura capace di regalare ad ogni stagione un particolare senso di gioia. Per la pittrice, che ha anche curato i testi che guidano ogni singolo dipinto, suggellando con la parola l’impressione e l’emozione particolare data dai passaggi dal buio alla luce, dalla notte al mattino passando per il pomeriggio e la sera, Tempora rientra tra le oltre dieci mostre personali organizzate in diversi città della penisola.

E’ la summa del suo percorso artistico, ricco di esposizioni anche all’estero, come all’Agora Gallery di New York o al Rathaus di Stoccarda. Sempre attratta dal tema della natura, affascinata dal mondo degli animali, dai fiori e dalla vegetazione, riesce con l’abilità dello stendere i colori ed evidenziare i contrasti, a esprimere la delicatezza del paesaggio, potente sì, ma capace di sospendere quel tempo a favore dell’immaginazione. I soggetti raffigurati nelle stagioni co-abitano nell’atmosfera dei colori su cui sembrano fluttuare, offrendo al visitatore l’emozione di una fiaba o di una realtà onirica. “I dipinti nascono da una sensazione che innesca un progetto; successivamente – spiega l’artista – si sviluppa la componente istintiva e immaginativa insieme allo studio delle forme, degli animali e delle piante. L’istintività è presente sullo sfondo dei dipinti grazie alle luci prodotte dalle pennellate colorate. La natura insegna che tutti i colori si possono accostare con risultati eccellenti”.

Marialuisa è riuscita a realizzare il proprio, originale percorso artistico con la passione e lo studio, raccogliendo il successo di interessanti e significative esperienze culturali, rassegne e mostre. “E fondamentale studiare tanto e poi non dimenticare il valore della storia, senza la quale non potremmo proiettarci verso il futuro o pensare a qualcosa di innovativo. Sarebbe inutile senza approfondire le radici”, questo il pensiero che l’artista rivolge a quanti, soprattutto tra i giovani, vogliano intraprendere la difficile strada dell’arte. “Con le mie opere – conclude – provo a catturare ogni istante della vita, ogni particolare della natura, con la consapevolezza di essere parte di un grande progetto di creazione e, quindi, custode di una bellezza che abbiamo il dovere di custodire per consegnare alle prossime generazioni.”

Nelle foto, le tavole in mostra a Santa Teresa dei Maschi a Bari