Da cicatrici a prezioso merletto? Io Posso!

Domani sera a Roma, Portici, Bitonto e Gallipoli si svolgerà l'iniziativa benefica a favore di quanti, affetti da disagio, sono ospiti d'estate della spiaggia di San Foca

Si può intitolare “cicatrici preziose” una cena tra amici? Ma certo! A patto che gli “amici” non siano legati solo dal desiderio di stare insieme per trascorrere una serata diversa, all’insegna della buona cucina, della musica e dell’allegria più frizzante. L’amicizia, in questo caso, dev’essere un vincolo vero e profondo, fondato sulla condivisione, sulla necessità di far fronte comune contro le difficoltà; sulla volontà di occuparsi concretamente di chi lotta giorno per giorno contro una particolare condizione fisica o mentale, con tutto quanto ne deriva sul piano della qualità della vita e delle relazioni sociali. 

Ogni anno l’associazione di volontariato sociale 2HECenter for Human Health and Environment di Calimera, nell’ambito del progetto Io Posso, organizza La Terrazza Tutti al mare!, un’iniziativa rivolta ad ospitare e assistere, in modo del tutto gratuito, sulla spiaggia attrezzata di San Foca (marina di Melendugno) persone il cui percorso di vita non è certo semplice. Si tratta, infatti, di uomini e donne che affrontano difficoltà fisiche (disabilità legate a malattie o traumi) o emotive (relazioni difficili, fatica ad essere accettati o ad elaborare un lutto). Ecco dunque le cicatrici.

Ma perché preziose? Perchè possono diventare l’occasione, una volta rimarginate, per guardare con maggiore consapevolezza alla vita; per aprire gli occhi sulla realtà e capire quanto siano importanti i valori della solidarietà, dell’inclusione e della condivisone. Le cicatrici che segnano l’esistenza di tanti nostri concittadini, ma anche la vita personale di ognuno di noi, possono essere il viatico, grazie a cui imparare a comprendere quanto davvero la vita sia straordinaria e meriti di essere vissuta sino in fondo.

Alcuni ospiti della Terrazza Tutti al Mare

Un po’ come succede con i cocci di un bel vaso giapponese che, grazie alla tecnica del kintsugi, che utilizza una colla dorata, torna “nuovo” dopo essere stato ridotto in tanti pezzi, splendendo di una luce e di un valore ancora più prezioso rispetto a quando era nuovo e perfettamente integro. È una metafora di vita: non possiamo evitare di ferirci, ma possiamo decidere cosa fare delle nostre ferite. Affrontate con lo spirito giusto, non saranno più qualcosa da nascondere o un dolore da celare, ma la traccia di un percorso di vita difficile ma che, se gestito bene, può condurre a vivere con autentica pienezza.

Per consentire a questi nostri amici – le cui ferite hanno reso ancora più interessanti e degni di rispetto – di continuare a frequentare La Terrazza Tutti al mare!, anche quest’anno, e siamo ormai alla settima edizione, è stata organizzata una cena di beneficenza, i cui proventi saranno devoluti all’associazione Io Posso.

Gli animatori della spiaggia attrezzata di San Foca

La cena, in programma domani sera, si svolgerà in contemporanea in quattro città  dislocate sul territorio nazionale: Gallipoli, RomaPortici e Bitonto. Per prenotarsi è sufficiente effettuare una donazione del valore di 50 euro a persona, comunicando i nomi di coloro per cui si prenota ed eventuali esigenze alimentari particolari. A Gallipoli la cena sarà organizzata presso Ecoresort “Le Sirené” (Patrizio – 3355464107), a Roma presso Agricoltura Capodarco – Mistica (Benedetta 3898761813), a Portici Ristorante LITHO55 (Michele – 3498656016) e a Bitonto a Tenuta Gurgo (Rossella – 3381829086). Tutti i particolari sono sul blog di “Io Posso” (qui il link).

E allora, diamoci da fare! Facciamo il possibile perchè tutte le cicatrici, comprese le nostre, possano diventare un merletto con cui impreziosire davvero la vita.