Danzando sotto la doccia in anteprima

Un assaggio di Either Way è l'omaggio di Sarah Cerneaux alla quinta edizione di “A Maglie Larghe”, la rassegna di danza organizzata da Rigenera a Palo del Colle

In abbigliamento sportivo, emblema di un progetto in fase di sperimentazione, Sarah Cerneaux è immersa nello spazio teatrale total black del Laboratorio Urbano Rigenera di Palo del Colle. La coreografa e performer francese avvia, a porte chiuse, quella che lei stessa definisce una “danza sotto la doccia” sulle note incalzanti di Cymbal Rush (The Field Late Night Essen Und Trinken Remix).

Dancing in my shower è, infatti, il titolo del primo quadro della sua nuova produzione, presentata in forma di studio in apertura della rassegna A Maglie Larghe. La performance della Cerneaux, Either Way, trasmessa successivamente in streaming sulle pagine facebook di Factor Hill e Network Internazionale Danza Puglia rinnova la collaborazione fra queste due importanti realtà, nell’ambito della quinta edizione della rassegna in scena a Palo del Colle.

Diretti rispettivamente dai danzatori Alessandra Gaeta ed Ezio Schiavulli, l’associazione Factor Hill e il NIDP hanno dato vita alla permanenza artistica di Sarah Cerneaux. Un periodo durante il quale l’artista francese ha portato a termine la fase di ricerca per la produzione del suo nuovo spettacolo. “Ho iniziato questo lavoro dopo un periodo molto intenso sia professionalmente sia personalmente. Mi sentivo come se mi fossi spogliata, consumata, persa”, racconta. “Ho iniziato a lavorare in studio -prosegue- perché ero ossessionata da un’immagine, dal bisogno di sbucciare strati e strati per vedere cosa restava di me. La necessità di approfondire ciò che è sopravvissuto, come un cercatore che allontana la carne, smaltisce il superfluo per ottenere una visione chiara di ciò che lo costituisce”.

L’esperienza che la danzatrice porta in scena negli spazi di Rigenera rappresenta il primo step di questa fase di studio a cui seguirà il periodo di produzione vera e propria, a partire da settembre 2021 fino a gennaio 2022, stando a quanto la stessa coreografa francese ha chiarito nel talk seguito alla performance. Per assistere allo spettacolo nella sua forma compiuta e definitiva bisognerà attendere, dunque, marzo 2022, quando è prevista la messa in scena di Either Way nell’ambito della prossima edizione del Network Internazionale Danza Puglia.

Un assaggio, però, la carismatica performer lo ha offerto al pubblico collegato online rendendo ben chiaro da subito, anche in fase di sperimentazione, l’intento della sua ricerca. “Sentivo il bisogno di liberarmi di ogni strato, di mettermi a nudo, spogliandomi sia degli aspetti tristi sia di quelli piacevoli”, spiega. Un’immagine che pian piano si concretizza nello spazio scenico in cui la performer, ‘colpita’ da luci bianche, quasi come il getto d’acqua di una doccia, lava via dal suo corpo ogni sensazione, ogni stato d’animo.

Il talk con Sarah Cerneaux

Sia ciò che la fa sorridere ma anche ciò che provoca in lei il pianto. Un alternarsi di contrastanti espressioni del suo volto associate ad energie che si contrappongono all’interno di un corpo che appare pieno di elettricità. Movimenti a scatti di ogni singolo arto o parte di esso lasciano poi il posto alla fluidità di un corpo che mette a nudo la propria anima. Either Way mira ad approfondire il rapporto con la perdita e le vie per ritrovare un percorso smarrito. Nella nozione di perdita l’artista include ciò che offriamo consapevolmente o meno, ciò che dimentichiamo, ciò che ci viene strappato o ripreso, ciò a cui rinunciamo, ciò che offriamo senza contare, cosa rifiutiamo, cosa seppelliamo.

Una danza sotto la doccia che probabilmente, nel lavoro definitivo della Cerneaux, avrà una durata di diciotto minuti, stando alle affermazioni dell’artista, e che vedrà partire la musica, appositamente composta per la coreografia, ancor prima che il pubblico si accomodi in sala. Proprio come quando si sta per entrare nella doccia, iniziando a far scorrere l’acqua prima di mettersi a nudo, prima di cominciare a “strapparsi” i molteplici strati che allontanano un corpo dalla sua natura.

Nella foto in alto, la performance di Sarah Cerneaux